LECCE:

Falcone 7,5 – Il solito muro che ci mette i guantoni su un pari che senza di lui sarebbe difficilmente arrivato. Subito ben posizionato su Cambiaghi, è nella ripresa che l’Empoli cresce e lo tiene in scacco, costringendolo ad almeno tre prodezze. Per arrendersi il ginocchio di Rafia deve sfidare le leggi della fisica, altrimenti avrebbe preso anche quella

Gendrey 6,5 – Passo avanti rispetto alle precedenti uscite che, si spera, lo porti fuori dal momento non semplicissimo. Cancellieri è avversario tosto, il francese gli nega un gol forse fatto e di fatto chiude ogni porta, tant’è che l’Empoli attacca solo dalla sponda opposta. In avanti un paio di palloni non sfruttati dai compagni e tanta, tantissima corsa

Pongracic 6,5 – Il migliore dalla cintola in giù dopo Falcone, ancora una volta. Pronti-via di testa un super Berisha gli nega la gioia del primo gol giallorosso dopo una torsione precisa, poi è spostato a destra ed a sinistra dalle incursioni toscane senza averne colpe. Soffre, eppure ci mette il fisico in modo decisivo soprattutto sulle incursioni dalle fasce, salvando un gol fatto su incursione di Fazzini

Baschirotto 6 – Rispetto al croato molta più sofferenza, ma tutto sommato punte centrali agevolmente contenute. Resta in piedi nonostante le maglie azzurre arrivino da tutte le parti e gli facciano spesso capire poco, portandolo a sbagliare palla al piede. Fisico e generosità ed il compito è portato a casa

Dorgu 5,5 – Prestazione grossomodo in continuità con le ultime due, almeno per quanto riguarda il fatto di essere più presente e attento in fase offensiva che difensiva. In avanti spinge infatti alle spalle di Banda, pur non giungendo mai al cross, e ci prova con un missile dalla distanza troppo centrale. Dietro soffre Cambiaghi che lo induce in un paio di errorini che convincono D’Aversa al cambio

Gonzalez 6 – Ancora una volta fa il suo, con il Lecce che ne accusa non poco l’uscita dal campo. Ci mette grinta sin dal primo minuto, rimediando un giallo che non lo spaventa. Il centrocampo giallorosso fa meno bene di quello avversario e lo spagnolo ne soffre, mancando soprattutto in fase offensiva se non con un destro deviato in corner

Ramadani 5,5 – Il Lecce gira malino anche a causa di una regia davvero al minimo in termini di palloni toccati e non solo. Soprattutto l’albanese non riesce a metterci la protezione adeguata nel momento di furia empolese verso fine partita, tant’è che serve l’ingresso in campo di Kaba per ritrovare forza. Serata di grande sofferenza

Oudin 6 – La prima palla gol del match scaturisce dal suo mancino sempre preciso e tagliato per la testa di Pongracic, che costringe Berisha al miracolo. Poi un altro paio di belle giocate alle quali non riesce a dare seguito nel momento in cui cala il collettivo. Fuori nell’acme della difficoltà salentina

Sansone 5,5 – La non sufficienza probabilmente meno colpevole di tutte. Perché di palloni al numero 11 ne giungono meno di pochi, visto che il Lecce non supera troppo la metà campo e quando lo fa ci arriva dalla sponda opposta. Meglio, paradossalmente, nella ripresa quando si accentra ed è l’unico a giocare la palla in modo pulito, senza pasticci o frenesia

Piccoli 5,5 – C’è la solita fame, la solita verve ed anche una forma invidiabile. Purtroppo stavolta manca la precisione, soprattutto sulla girata mancina da pochi passi nella prima parte del primo tempo. Poi punge, si fa sentire ma molto meno che quando travolge gli avversari a gara in corso

Banda 7 – Gara che sarebbe stata tra le migliori del suo anno se guardasse meglio la linea della retroguardia avversaria. Fuorigioco a parte, è l’unico a saltare l’uomo ed a puntare la porta avversaria con convinzione, senza calcoli e con quella spregiudicatezza offensiva che oggi è totalmente mancata ai suoi. La rete fortunosa è l’ultima delle buone giocate del match: inventa per  Krstovic che spreca e dribbla con risultati positivi

Gallo 5,5 – Più ordinato di Dorgu, meno pericoloso in proiezione offensiva nonostante la solita fluidità di corsa. Soprattutto non riesce ad opporsi a dovere alle sfuriate empolesi che giungono di fatto tutte dalle sue parti, con Cambiaghi e Fazzini incontenibili. E quel cross deviato da Rafia non sarebbe dovuto partire

Rafia 5,5 – Non che abbia sulla coscienza il pareggio, tuttavia un più corretto posizionamento del corpo avrebbe portato ad una respinta anziché ad una deviazione. Al di là di questo, gioca il pallone bene a fasi alterne non meritando la promozione

Krstovic 5,5 – E gli vogliamo bene. Il montenegrino non ha il piglio ideale per reagire al momento di appannamento e lo si vede anche oggi, perché per venti minuti non tocca palla e quando lo fa sbaglia scelte, non facendosi trovare puntuale al cross e toccando mille volte in più del dovuto quando servirebbero rapidità e brillantezza

Blin 5,5 – Non riesce a dare continuità alla sostanza di Gonzalez. Soprattutto da un suo pressing superfluo ed azzardato nasce l’azione del pari toscano

Kaba 6 – Gli bastano pochi istanti di sostanza ed un paio di palloni sbrogliati per risultare il migliore tra i subentri

All. D’Aversa 6 – Sufficienza più di stima difficilmente esiste. Nel senso che il Lecce visto oggi è “giustificabile” dal momento di una squadra che ha bisogno di lavorare, crescere e dar valore passo dopo passo a quanto fatto in precedenza che vale anche come credito. Da salvare, però, ci sono solo risultato ed un buon primo tempo prima di una ripresa disastrosa, in cui la squadra che ha dimostrato più voglia di vincere ha a lungo preso a pallonate quella che è riuscita a gestire grazie più che altro a San Wladimiro

Qui le pagelle degli azzurri.