Luis Muriel non potrà dimenticare Lecce e il Lecce. Il 30 dicembre, la punta dei Cafeteros giocherà contro il Lecce, la piazza che lo ha visto esplodere dopo i successi giovanili in Sudamerica La storia europea di Muriel cominciò proprio dal giallorosso. Nell’estate del 2011, l’Udinese decise di prestarlo ai giallorossi, diretti da Osti e allenati da Di Francesco. Muriel fece subito capire la sua caratura. Aggregatosi al gruppo il ritardo dopo il mondiale Under 20, esordì in A il 26 ottobre con il Palermo (sconfitta 2-0).
Alla quarta presenza arrivò il primo gol. Il 4-2 rimediato a Napoli vide il destro vincente di Muriel su assist di Mesbah a disegnare il temporaneo 3-1. Proprio dopo quella gara, Eusebio Di Francesco lasciò il posto a Serse Cosmi.
L’allenatore oggi al Perugia fu il primo beneficiario delle giocate strabilianti del calciatore (troppo) spesso accostato al primo Ronaldo. Con Cosmi, Muriel diventa dapprima titolare inamovibile e, insieme a Juan Cuadrado, costruisce uno speciale duo colombiano che guida il Lecce verso una fiducia ritrovata.
Dal 19 febbraio al 4 marzo 2012, Muriel andò addirittura a segno per tre gare consecutive (Siena in casa, Cagliari in trasferta e Genoa in casa) entrando in un club dove ci sono attaccanti come Lucarelli, Muriel, Pasculli, Tiribocchi, Sesa, Baldieri, Vugrinec e Maurizio Rossi insieme a Marco Mancosu, autore del tris a settembre tra Torino, Spal e Napoli.
Ad aprile, contro la Roma, Muriel realizzò un’indimenticabile doppietta nella vittoria più bella del Lecce di Cosmi, raccolta contro i capitolini allora di Luis Enrique. Dopo il capitombolo in C del Lecce i destini si sono separati. Udinese, Sampdoria, Siviglia e Fiorentina le maglie vestite dal colombiano prima del passaggio all’Atalanta. Poco prima del lockdown, Muriel tornò al Via del Mare, segnando nel netto 2-7 mostrando rispetto al proprio ex pubblico. I tempi leccesi sono rimasti nel cuore di Luis, che postò una foto in compagnia di Cuadrado.
L’anno scorso, Muriel fu assente all’andata nel Salento, nel giorno della prima vittoria casalinga della squadra allenata da Baroni. Al ritorno a Bergamo, in occasione del colpaccio giallorosso a firma Ceesay-Blin, ingresso negli ultimi 22 minuti. Dopo il 2-1 di Hojlund su errore di Falcone, Muriel sfiorò il pareggio, ma la parata mostruosa di Falcone negò l’altro gol dell’ex.
Giocatore di grandissima tecnica. Se avesse avuto maggiore continuità sarebbe potuto diventare un top player, purtroppo questo è stato il suo grande limite. Già a Lecce si erano intraviste le sue enormi potenzialità, ricordo ancora i suoi scatti e dribbling che lasciavano i difensori sul posto, con una giocata poteva fare goal in qualsiasi momento. Se dovessi togliere un giocatore all’ Atalanta per la prossima partita sarebbe proprio lui.