L’arte di intravedere. Pantaleo Corvino ha così descritto il suo operato nel Lecce quando è alla ricerca di talenti. Il suo dettame valse però anche per il lancio in Italia di Dusan Vlahovic, domani minaccia numero 1 per i giallorossi contro la Juventus. Il responsabile dell’area tecnica dei giallorossi portò in Italia Dusan Vlahovic ai tempi della Fiorentina. In uno dei suoi viaggi in Serbia, Corvino visionò l’attaccante allora in forza al Partizan, bollato da molti osservatori come “bravo, ma lento, pesante”. Non curandosi della voce per la maggioranza, Corvino anticipò tutti e per 1,5 milioni portò Vlahovic alla Fiorentina nel febbraio del 2018.
Le parole di Corvino su Vlahovic
Gol a grappoli in Primavera e poi, nel 2019/2020, il passaggio in prima squadra e i 6 gol al primo anno in A con trasferimento all’Empoli in prestito saltato. Il resto dell’avventura di Vlahovic alla Fiorentina è noto. 21 (2020/2021) e 17 reti nei primi sei mesi della successiva stagione per poi trasferirsi alla Juventus per più di 83 milioni.
Quest’anno, Vlahovic è a quota 9 gol, frutto di un avvio molto prolifico seguito a un periodo, complicato anche da problemi alla schiena con un solo gol in dieci partite. Nelle ultime quattro gare, Vlahovic si è ripreso la Juve segnando quattro gol nelle ultime quattro gare, in ultima la doppietta nella netta vittoria contro il Sassuolo. A Lecce, Dusan cercherà la terza gara consecutiva in gol e, soprattutto, il primo posto temporaneo in attesa del recupero della partita dell’Inter.
Contro il Lecce, Vlahovic ha giocato quattro volte, segnando un gol l’anno scorso nel 2-1 della 33°giornata con una staffilata a beffare Falcone. Al Via del Mare, sarà la prima presenza con la casacca a strisce bianconere. L’unica apparizione a Lecce è la gara vinta dalla Fiorentina 1-3 il 15 luglio 2020. Vlahovic entrò negli ultimi 25 minuti al posto di Cutrone in un appuntamento che per i viola significò punti salvezza.
Può darsi che il dispiacere lo prende lui da Corvino!
Questo non vede l’ora di far un gol al Lecce, per dare un dispiacere a Corvino.