Un mito nello staff di Luca Gotti per cercare di compiere l’inversione di rotta e spingere il Lecce a lottare verso la salvezza. L’arrivo dell’allenatore veneto nel Salento, dove domani si discuteranno i termini del contratto per poi ratificare anche la rescissione con lo Spezia, simboleggerebbe la possibilità del ritorno a Lecce di Fabrizio Lorieri, 140 presenze tra Serie C1, B e A dal 1995 al 1999.

Lorieri è stato già preparatore dei portieri del Lecce ai tempi di De Canio. Nella stagione 2010/2011, il suo arrivo fu accolto con entusiasmo dai tifosi e il lavoro quotidiano di Lorieri fu vitale per la stagione positiva di Antonio Rosati, titolare quell’anno e acquistato l’anno dopo dal Napoli. L’anno dopo, nonostante la retrocessione, Lorieri contribuì al miglior campionato della carriera di Massimiliano Benassi, divenuto titolare al posto di Julio Sergio e autore di parate fondamentali nella temporanea risalita, poi tramontata, a guida Serse Cosmi. Lorieri restò inizialmente anche in Serie C dopo la doppia retrocessione, ma nel 2013 ci fu il cambio con Raffaele Di Fusco.

Il Lorieri portiere del Lecce è stato tra i calciatori più longevi. Arrivato dalla Roma per accettare il progetto della famiglia Semeraro in Serie C/1, Lorieri conquistò dapprima la doppia promozione dal terzo livello alla Serie A a guida Gian Piero Ventura. Al contrario di altri senatori di quel gruppo, l’estremo difensore rimase anche nel massimo campionato 1997/1998, chiuso con una mesta e meritata retrocessione.

L’ultimo successo del Lorieri guardiano dei pali del Lecce è però una seconda promozione in Serie A, festeggiata insieme a Beppe Giannini con la coriacea squadra coordinata da Nedo Sonetti. Il ritorno in A del Lecce non fu accompagnato però da Lorieri. Amatissimo dalla tifoseria e deciso a rigiocarsi l’università del calcio italiano nel Salento, Lorieri fu accompagnato alla porta dal club e sostituito da Chimenti.