La testata di Roberto D’Aversa a Thomas Henry, catturata dalle telecamere e vista dall’assistente, sarà senza dubbio l’episodio principale nel referto che l’arbitro compilerà al fine di permettere al Giudice Sportivo di comminare la squalifica all’ormai ex allenatore giallorosso. Il finale rovente, però, nasce anche da una direzione troppo morbida del fischietto nei confronti dello stesso Henry e delle perdite di tempi dei calciatori del Verona. Lo stesso attaccante francese, già ammonito, impiega un minuto per battere l’ultimo calcio d’angolo della gara. Un direttore di gara con polso avrebbe già proceduto in quel momento all’espulsione. In più, Blin si becca una gomitata in pieno volto una volta mosso il pallone.
Giuste le parole di Henry su una testata mai giustificabile e comprensibile la reazione furiosa dopo l’episodio subito che ha portato al rosso, ma ci sentiamo di dire che un pizzico di sportività sana in campo, oltre che di sicurezza da parte dell’arbitro, avrebbe giovato a tutti.
Durante la partita, Chiffi è stato corretto dal Var a seguito dell’assegnazione del rigore per braccio di Magnani su tiro di Banda. Il difensore del Verona non può far altro che tenere le braccia al corpo e il pallone colpisce comunque il ginocchio. Giusta la chiamata all’on field review dal VAR Irrati. Lettura migliore per l’arbitro sull’episodio simile richiesto dal Verona. Su cross di Cabal, Gonzalez tocca col gomito destro attaccato al corpo. Non è assolutamente rigore.