Una partita chiave. Così Luca Gotti ha definito l’impegno di domani contro l’Empoli, primo di quattro scontri sulla carta con meno criticità rispetto al duo Roma-Milan. Il Lecce dovrà scrollarsi di dosso le sensazioni negative dopo la sconfitta di San Siro e infiammarsi davanti al proprio pubblico che riempirà il Via del Mare in un pomeriggio che potrà far cadere il record di presenze.

Davanti a Falcone, Gendrey potrebbe tornare a destra dopo la scelta per Venuti a Milano. Pochi dubbi nel resto della difesa, come anche nel cuore del centrocampo. Il duo Ramadani-Blin funziona e servirà soprattutto a dare compattezza quando si tratta di recuperare il pallone. Sulle ali, favoritissimi Almqvist e Dorgu per aggredire in velocità la retroguardia avversaria.

Più avanti, i dubbi. Dietro a Piccoli unica punta dall’inizio, sono molteplici le soluzioni. Gonzalez si è ben comportato nel primo tempo contro il Milan, mentre Oudin darebbe più precisione su assist e palle inattive. Più dietro Rafia, non ancora utilizzato da Gotti, mentre Sansone e Pierotti, secondo quanto trapelato dalla conferenza stampa, potrebbero essere delle carte da giocare a gara in corso. In lista anche Burnete, elemento che potrà essere lanciato se servirà appesantire l’attacco.

La probabile formazione (4-2-3-1): Falcone; Gendrey, Pongracic, Baschirotto, Gallo; Blin, Ramadani; Almqvist, Gonzalez, Dorgu; Piccoli.