IL GOL ALL’UDINESE. “Non mi usciva sempre bene il tiro. In allenamento ci provavo diverse volte, ma spesso prendevo i piccioni. Ricordo quella rete, perchè c’era Mazzone in panchina, che prima di calciare dalla panchina mi urlò: «ao non sta a tirà», io ero già partito però con l’intenzione di calciare e quella volta è andata bene”.

GOTTI. “E’ un carissimo amico, siamo stati anche a cena insieme. E’ un grande studioso, semplice e che sa ascoltare. L’allenatore vive in una società dove ci sono tante voci, il presidente, i dirigenti e i giocatori e saper ascoltare è fondamentale. Tutti sanno allenare ma è la gestione del gruppo che fa la differenza e lo si è visto con Pierotti domenica. Gli stranieri da sempre hanno bisogno di un periodo di adattamento. Luca è entrato nel cuore della gente, durante gli allenamenti ho visto che è molto seguito dal gruppo. I cambiamenti sono frutto anche di una rosa che lo segue bene” .