E’ un momento d’oro per i viola. Nelle ultime sette partite, è stata impressa una marcia totalmente diversa rispetto al passato
La Fiorentina ha finalmente trovato la direzione giusta. La Nazione di oggi descrive le ragioni che hanno riportato la squadra allenata in Italiano in quartieri più nobili della classifica. In primis, l’allenatore ex Spezia ha costruito la consapevolezza in radici profonde interne al gruppo. Avrebbe avuto senso cambiare molto a gennaio solo in presenza di innesti capaci di fare la differenza. Italiano ha preferito responsabilizzare i suoi calciatori. Dopo la partita persa a Torino contro la Juventus (1-0, Rabiot) è emersa una solidità maggiore e, contemporaneamente, c’è stato il salto di qualità delle punte. Jovic e Cabral si sono fatti concorrenza senza gerarchie. Spesso, nelle esultanze per i gol di uno si è denotata una reazione molto positiva dell’altro.
La Fiorentina ha recuperato anche solidità difensiva: in 7 partite ha subito solo 4 gol. L’intera fase di non possesso è svolta con più prudenza. In conclusione, la crescita di squadra è stata anche crescita dei singoli. Oltre a Cabral, si legge, hanno aumentato i giri del proprio motore l’ex Barak, Dodò, Mandragora, Igor e Martinez Quarta. Dopo le incertezze avute spesso nel girone d’andata, ora la Fiorentina ha la stoffa giusta per battagliare contro chiunque.