“Se tutto questo, alla lunga, non fosse sufficiente per ottenere un risultato positivo, si dovrà subito voltare pagina”, afferma l’ex centrocampista giallorosso.
La sconfitta più pesante subita dal Lecce, a Milano, contro l’Inter, risale alla stagione 1999/2000, ricorda La Gazzetta del Mezzogiorno, che intervista Francisco Lima, attuale allenatore della Deghi Lecce in Eccellenza.
La formazione all’epoca allenata da Alberto Cavasin perse 6-0. La gara, relativa alla decima giornata, fu disputata il 21 novembre 1999. A dispetto della batosta rimediata al “Meazza”, però, al termine del campionato, la squadra giallorossa si piazzò all’undicesimo posto e riuscì a conquistare la permanenza nella massima serie.
MAI DEPRIMERSI. “Nell’economia di una stagione, certe partite totalmente negative possono capitare, ma ogni singolo incontro è solo una tappa del lungo cammino che porta al verdetto finale. La cosa fondamentale è non deprimersi quando le cose vanno male, il che può accadere anche per più domeniche, soprattutto per una compagine neo promossa, cosi come non bisogna esaltarsi più di tanto quando tutto va a gonfie vele perché le insidie sono sempre dietro l’angolo in qualsiasi torneo, ma soprattutto in A”.
INTER-LECCE. “Si tratta di una delle gare con il più alto coefficiente di difficoltà proposte dalla serie A. Il gap, tecnico e d’esperienza, esistente tra le due squadre è enorme. Le previsioni sono tutte favorevoli ai nerazzurri, ma simili incontri, in uno stadio straordinario, contro una grande del calcio italiano, al cospetto di 60-70mila spettatori sono quelli che tutti i calciatori sognano di disputare”.
DARE TUTTO. “Lapadula e compagni dovranno dare il massimo dal primo all’ultimo minuto e qualora, alla lunga, non fosse sufficiente per ottenere un risultato positivo, dovranno voltare pagina subito, fare tesoro degli eventuali errori commessi e guardare avanti. L’esito dell’annata agonistica giallorossa non si deciderà lunedì”.
FIDUCIA NELLA SOCIETA’. “È doveroso avere fiducia nelle scelte che sono state fatte, alla base di tutto c’è un club serio, che sa muoversi, una società che si è affidata, per i ruoli-chiave, a professionisti preparati, come Meluso e Liverani. Quello di serie A è un campionato difficilissimo, ma Petriccione e compagni daranno sempre battaglia ed a mio parere sono in grado di farsi rispettare. Bisogna crederci e lottare tutti insieme, dirigenti, tecnici, calciatori e tifosi, ciascuno per la propria parte”.