“Il Torino è in preda all’euforia, però deve stare molto attento, perché il Lecce è la squadra più ostica che potesse capitargli ora”, ha affermato l’ex attaccante.
Cristiano Lucarelli, doppio ex di Lecce e Torino, commenta a La Gazzetta dello Sport (edizione Puglia e Basilicata) la gara di lunedì sera.
LECCE. “I giallorossi non devono abbattersi, sanno bene quanta sofferenza dovranno sopportare sino all’ultimo secondo della stagione. Il k.o. nell’esordio contro l’Inter era prevedibile. È stata, invece, pesante la sconfitta in casa col Verona. Ma a Torino può giocarsela”.
PRONOSTICO. “Gara da tripla, e non lo dico per evitare di sbilanciarmi. Il Torino è in preda all’euforia, però deve stare molto attento, perché il Lecce è la squadra più ostica che potesse capitargli ora”.
LIVERANI. “Non deve snaturare la squadra. Conosco bene Fabio, abbiamo iniziato insieme l’attività di allenatore, arrivando alla finale per lo scudetto allievi, in Genoa-Parma. Vinsi io, ma ho pagato poi uno conto salato nel match dello scorso campionato di B, quando il mio Livorno fu battuto 3-0 in casa da Mancosu e compagni. Poco dopo arrivò il mio esonero”.
DUELLI. “Più che i contatti diretti sul piano tattico, incideranno gli attacci. Il Torino può contare su Belotti, sempre ispirato e micidiale, in grado di esaltare Zaza e lo stesso Verdi. Il Lecce ha una batteria di punte davvero di qualità; nella corsa salvezza nessun’altra concorrente è tanto dotata sul piano offensivo”.
ATTACCANTI. “Babacar è stato uno straordinario colpo di mercato, poco celebrato perché realizzato nell’ultimo giorno di trattative. Lapadula può riscattarsi dopo le stagioni nel Genoa. Farias saprà rendersi utile. Mi intriga molto La Mantia, che ha le doti per confermarsi anche in Serie A”.
RAPPORTO CON LA PIAZZA. “Lecce è davanti a tutti per il fantastico rapporto umano. Anche a Torino sono stato bene. E ora sulla panchina c’è Mazzarri, mio allenatore per 3 anni, tra Livorno e Napoli. Sa far brillare i suoi difensori, Walter regalerà tante gioie al Torino. Vinca il migliore”.
