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Avanti nella preparazione, rodato ed ambizioso. Il Torino è primo non per caso

Dopo due giornate i granata sono tra le tre squadre a punteggio pieno nonostante abbiano affrontato avversari complicati come Sassuolo e Atalanta.

Lunedì sera scenario da big match e avversario a dir poco ostico per il Lecce di Liverani. I giallorossi se la vedranno infatti con il Torino in un Olimpico da serata di gala, traboccante dell’entusiasmo di una tifoseria granata che da tempo non sognava così in grande.

Dopo due turni l’undici di Walter Mazzarri si trova in vetta a punteggio pieno assieme a Inter e Juventus. E’ troppo presto per fare proclami, certamente, ma i tifosi sono autorizzati a sognare grazie a un progetto-Cairo che sembra tutto tranne che improvvisato. L’imprenditore tra i leader nei campi dell’editoria multimediale lo ha detto e lo ha fatto: ha trattenuto (anche con non pochi problemi, vedi Nkoulou) i big reduci dalla buona passata stagione. Non solo, ha integrato la rosa con quel paio di innesti che ne hanno alzato la qualità, Bonifazi (rientrante) e Verdi su tutti.

In Europa League non è andata come sperato; il Wolverhampton è stato più bravo e molto più fortunato, riuscendo a strappare l’accesso alla fase a gironi. Una nota amara che non spegne il grande entusiasmo della piazza e le ambizioni di una dirigenza che, nonostante l’addio al ds Petrachi, ha costruito una rosa adeguata a puntare dritto ad un piazzamento europeo. Senza nascondersi, perché il sogno Champions accarezzato l’anno scorso non è forse l’obiettivo primario, ma resta un traguardo non impossibile da raggiungere per Baselli e compagni.

Un punto di forza può certamente essere la partenza sprint, favorita dall’essere più avanti nella preparazione rispetto alle contendenti. E questo si è tradotto nelle prestazioni di grande intensità che hanno portato alle vittorie, meritate, con Sassuolo e Atalanta. Ha sorpreso soprattutto la seconda, poiché arrivata sul campo (benché fosse l’esordio parmense degli orobici) di una delle squadre più attrezzate e solide.

Il Torino ha tuttavia dimostrato di avere una marcia in più, sfruttando al meglio i propri punti di forza. Già detto della condizione, Mazzarri ha inculcato in maniera profonda le sue idee di gioco in una squadra che sa difendersi e ripartire a mille. Tra i pali Sirigu è al top della sua carriera, una sicurezza assoluta. In difesa a far da contraltare al caso-Nkoulou ci hanno pensato la consacrazione di Izzo e l’esplosione di Bonifazi.

Il centrocampo è mazzarriano 100%: frecce sulle fasce, un elemento di costruzione come Baselli e uno di rottura come Rincon o Meitè. Classe tra le linee, con Berenguer, Iago Falque e ora probabilmente Verdi ad innescare la miglior coppia tutta italiana del campionato: Belotti-Zaza. Entrambi motivatissimi, sanno di non avere ancora molte altre possibilità per passare da ottimi giocatori a big della Serie A. Contenerli non sarà semplice.

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