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Il Lecce c’è e sa soffrire: ora conta questo. E in casa…

La seconda vittoria in stagione lascia in dote la consapevolezza delle capacità del gruppo allenato da Liverani, capace di lasciare le scorie degli impegni precedenti prima di conquistare lo scontro diretto con la Spal. I sei punti sono arrivati in trasferta: i tifosi trepidano per la prima soddisfazione al Via del Mare.

Il turno infrasettimanale settembrino porta soddisfazioni a Liverani e al Lecce. È il secondo anno consecutivo che possiamo aprire così il commento post-gara del turno infrasettimanale. A cosa alludiamo? Il 25 settembre 2018 si giocava Livorno-Lecce, finita 0-3. Quel tris dette continuità alla prima vittoria in cadetteria della banda Liverani (gol di Palombi al fotofinish col Venezia) e la conferma dell’Ardenza fu un bel segnale dopo l’avvio lento.

Il 25 settembre 2019, invece, ha portato al Lecce i primi 3 punti, di platino, conquistati in uno scontro diretto dopo il (brutto) passo falso casalingo con il Verona. Da buon pragmatico, però, Liverani preferisce sottolineare il messaggio inviato dal suo gruppo. Il Lecce non ha perso certezze dopo gli errori fatti col Napoli e, soffrendo a tratti come è ovvio nella massima serie, ha fatto sua la partita del Paolo Mazza. E lo ha fatto senza snaturare il credo tattico.

I paragoni tra i due campionati finiscono qui. Ieri si sono affrontate due squadre con molte assenze: la Spal, già orfana di D’Alessandro e Fares, ha perso Felipe e Di Francesco a match in corso. Dall’altra parte, i salentini non avevano Tachtsidis, Lapadula e Farias, oltre ai lungodegenti. Il match non sarà ricordato ai posteri per grandi giocate viste o numeri d’alta classe ma, Liverani docet, come la conferma dello stile-Lecce. I giallorossi proveranno l’arduo cammino della salvezza con la ricetta del gioco propositivo e del rischio su ogni azione. Non può essere diversamente con il credo del mister e con il parco giocatori allestito.

Il successo di ieri, nella sua importanza, deve essere già archiviato. Ciò che dobbiamo cogliere è che il Lecce c’è, è entrato appieno nel mood della Serie A ed è già confortante se si pensa al calendario, affrontato e in arrivo, e alle tantissime insidie.

Nel commento post-gara non si può evitare la menzione per capitan-sangue freddo Marco Mancosu. I due rigori trasformati lo portano a quota 4 reti al secondo posto della classifica cannonieri, in coabitazione con Zapata, Donnarumma e Immobile, dietro alle 5 di Domenico Berardi.

Molti parleranno di un Lecce da trasferta. I sei punti messi in saccoccia sono frutto delle scorribande di Torino e Ferrara, mentre in casa si è ancora a bocca asciutta dopo Verona e Napoli. Il turno infrasettimanale concede poco tempo per pensare.

I tifosi, contenti dopo la vitale vittoria di ieri, pensano già a Lecce-Roma di domenica. L’avversario non è propriamente dei più morbidi, ma per entrare a piè pari nel massimo campionato serve anche il primo abbraccio della propria gente dopo una prestazione positiva che porta a punti. Liverani ci sta già pensando già dal fischio finale di Spal-Lecce.

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FRACO
FRACO
4 anni fa

AD OGNI MODO SE NON AVESSIMO MAI PERDUTO MA PAREGGIATO OGGI AVREMMO SOLO 5 PUNTI INVECE DI 6. MEGLIO RISCHIARE A VINCERE CHE PUNTARE A NON PERDERE

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