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GdM – Brio: “Il Lecce mi piace, è sempre propositivo”

sergio brio

“Liverani non rinuncia mai a schierare due punte oltre al trequartista e a tentare di inseguire il risultato attraverso la manovra”, ha affermato l’ex giocatore del Lecce.

Sergio Brio, ex giocatore del Lecce, oggi commentare radiofonico per la Rai, dice la sua sul campionato dei giallorossi a La Gazzetta del Mezzogiorno.

LECCE.Il complesso salentino mi piace, è sempre molto propositivo. Liverani non rinuncia mai a schierare due punte oltre al trequartista e a tentare di inseguire il risultato attraverso la manovra. Occorre maggiore attenzione e una concentrazione feroce. Inoltre, a volte potrebbe essere redditizio sacrificare in parte il gioco alla conquista di qualche punticino in più che, alla lunga potrebbe, potrebbe fare la differenza in classifica. Sul piano della qualità complessiva della rosa, però, non dispone certo delle stesse carte sulle quali possono contare la maggior parte delle formazioni consolidate in A”.

GIOCO DI LIVERANI.Se la filosofia dell’allenatore è questa, per tenere botta servirà più sacrificio dei tre attaccanti. Toccherà a loro mettere i compagni del centrocampo nelle condizioni di garantire adeguata copertura alla retroguardia e, al contempo, farsi vedere in fase d’impostazione, in modo tale da dare punti di riferimento ai difensori, chiamati ad impostare dal basso. In caso contrario, nel non possesso, il Lecce rischierà di essere preso d’infilata dalle scorribande avversarie così come, nell’iniziare l’azione, avrà notevoli difficoltà, nel momento in cui avrà di fronte team come l’Atalanta, che esercitano una pressione molto alta sui portatori di palla. Solo con il contributo al top di tutti i calciatori in campo è possibile praticare un certo tipo di calcio”.

MILAN-LECCE.Quando si cambia un allenatore si imprime una scossa, ma non è scontato che sia benefica. Per impostare il proprio lavoro e per inculcare al gruppo il proprio credo calcistico, un allenatore ha bisogno di tempo, non avendo la bacchetta magica per risolvere i problemi con i quali ha dovuto fare i conti il suo predecessore. Giocare al Meazza è sempre difficile, tanto più per una matricola, senza tralasciare il fatto che, pur non avendo sin qui fatto bene, il Milan dispone di una cifra tecnica superiore a quella del Lecce”.

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