“Liverani è stato un calciatore di grande intelligenza: a Lecce ha saputo confezionare per la propria squadra un abito su misura in base alle caratteristiche degli uomini che ha a disposizione”, ha affermato l’ex allenatore giallorosso.

Cesare Prandelli, ex allenatore di Lecce e Genoa, inquadra la partita di domenica nell’intervista rilasciata a La Gazzetta del Mezzogiorno.

LECCE-GENOA. “Quella tra Lecce e Genoa sarà una partita ricca di momenti-chiave, come oramai accade sempre nel campionato italiano. Si troveranno di fronte due squadre che fanno del palleggio una loro caratteristica e questa circostanza mi induce a pensare che ci sarà equilibrio e che, alla lunga, gli episodi potranno aiutare l’una o l’altra formazione ad osare di più e ad indirizzare l’esito della sfida. L’attacco dei salentini e la prima linea dei liguri sono entrambi di movimento e c’è da credere che le due difese saranno molto sollecitate”.

LECCE DI OGGI. “I salentini hanno una identità chiara e portano avanti una idea di calcio ben precisa. Liverani è stato un calciatore di grande intelligenza, abilissimo nel capire e nel dettare i tempi di gioco. A Lecce ha saputo confezionare per la propria squadra un abito su misura in base alle caratteristiche degli uomini che ha a disposizione e questo è un grandissimo merito. Se i giallorossi riusciranno ad aggiustare un po’ il tiro in casa, dove sino ad oggi hanno raccolto troppo poco, mancando, a volte, di equilibrio, allora potranno disputare un torneo decisamente interessante per una neopromossa”.

QUATTORDICI PUNTI. “Valuto il cammino fatto fino ad oggi in termini senz’altro positivi, soprattutto in considerazione della maniera nella quale Mancosu e compagni hanno raggiunto i loro risultati. Si tratta di un bottino di rilievo per una compagine che affronta il campionato da matricola. La massima serie è difficilissima, spesso spietata con chi arriva dalla B. Il complesso salentino sta dimostrando di potere fare la propria parte”.

GENOA IN DIFFICOLTA’. “Una cosa sono i pronostici, cosa del tutto differente le indicazioni che emergono dal campo, che sono le uniche che contano. Quando i punti non arrivano, tra l’altro, l’ambiente rivive i fantasmi di altre annate nelle quali si è sofferto ed allora le difficoltà aumentano”.

GENOA DI OGGI. “È mutato in maniera radicale. Thiago Motta, subentrato a Di Francesco, ha portato idee nuove, sulle quali sta lavorando. Ha bisogno di tempo per svilupparle, ma conosce bene il calcio, che ha praticato ad alti livelli, e riuscirà a proporle. Nella scorsa stagione, con i rossoblù, senza il rigore fallito contro la Roma avremmo ottenuto la permanenza con tre turni d’anticipo. Invece, abbiamo dovuto tribolare sino ai 90 conclusivi. Sono convinto, però, che tutte le squadre che sgomitano per la salvezza sarebbero pronte a firmare se avessero la certezza di restare in serie A sul filo di lana. Il campionato è durissimo e possono correre dei rischi anche complessi che, in questo momento, sembrano lontani dalla bagarre”.

GIANLUCA LAPADULA. “Lo scorso anno, in rossoblù era reduce da diversi acciacchi. Se è a posto fisicamente ed avverte la fiducia dell’ambiente può dare tanto perché oltre ad avere qualità è un lottatore”.