Il terzino del Casarano Raffaele Santagata, 18 anni, è venuto a mancare nella giornata di ieri a seguito di una malattia che l’ha stroncato in pochi mesi. Vane le cure all’ospedale Cardarelli di Napoli.
Una terribile notizia scuote l’intero panorama sportivo salentino. Il difensore della compagine salentina è deceduto a seguito di un male che in breve tempo non gli ha lasciato spazio. Da alcune settimane il ragazzo, di origini campane, era ricoverato presso il nosocomio napoletano. Le condizioni, aggravatesi di giorno in giorno, hanno portato infine alla morte nel pomeriggio di ieri.
I sogni calcistici di Santagata avevano incrociato il Salento quest’estate. Il Casarano, neopromosso in D, lo ha prelevato dalla Sangiustese per ampliare il proprio parco under. Classe 2001, militava nei piani alti delle categorie dilettantistiche da tempo. Quest’anno, con i rossoazzurri, aveva collezionato sei presenze.
Il Casarano calcio ha comunicato la notizia con una straziante nota: “Raffaele non ce l’ha fatta. La sua corsa con chioma al vento si è fermata di schianto lasciandoci tutti devastati dal dolore” – si legge -, “porteremo sempre con noi il tuo sorriso, la tua leggerezza, la spensieratezza dei tuoi 18 anni. Sarai con noi nella gioia della vittoria, così come nell’amarezza della sconfitta. Sarai sempre con noi. Ciao Lello”.
L’Unione Sportiva Lecce si è unita nel dolore della famiglia Santagata e del Casarano calcio con un comunicato: “In questo momento di infinita tristezza vogliamo esprimere pubblicamente tutta la nostra vicinanza per il dolore che ha colpito la società rossoblù e la famiglia Santagata”.
Anche il ramo femminile delle Lecce Women ha espresso le condoglianze: “Il Lecce Women si unisce al dolore che ha colpito la famiglia Santagata e il Casarano calcio per la prematura scomparsa di Lello. Riposa in pace giovane campione”.
Il presidente casaranese Giampiero Maci ha affidato ai profili ufficiali della squadra un suo personale ricordo: “Ci lascia per sempre un ragazzo che abbiamo conosciuto solo quattro mesi fa, ma che ci aveva immediatamente colpito per la sua spontaneità, amore per lo sport e per la vita. Personalmente porterò tra i miei ricordi più belli un viaggio in macchina da Bari a Casarano nel momento in cui, con grande entusiasmo, Lello accettò di tesserarsi con la nostra società. Un viaggio in cui mi parlava della sua breve, ma già intensa esperienza fuori dalla sua Napoli per abbracciare il sogno di diventare calciatore”.
La descrizione del patron continua: “Mi colpì la sua straordinaria maturità a dispetto della sua giovanissima età, la sua passione per questo sport e la sua grande curiosità per tutto ciò che lo circondasse. Ricorderò poi le sue movenze in campo da calciatore già esperto. In pochi mesi questo sfortunato ragazzo ha avuto modo di ricordare a noi tutti valori ineguagliabili. Alla sua mamma e al suo papà un abbraccio immenso dalla famiglia rossazzurra. Ciao Lello!”.
