Calcio Lecce
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

La sua testa sulla promozione e sull’ultima gioia in Serie A. La Mantia saluta da eroe (VIDEO)

L’ariete di Marino, amatissimo dai tifosi del Lecce, da oggi è un giocatore dell’Empoli. I suoi gol, spesso decisivi, rimarranno per sempre nella storia giallorossa.

In molti hanno sperato fino all’ultimo che si trattasse solo di una voce di mercato, ma oggi è arrivata l’ufficialità: Andrea La Mantia non è più un giocatore del Lecce. L’attaccante lascia il Salento spinto da un’offerta, irrinunciabile per il club giallorosso, arrivata da Empoli, dove cercherà la rimonta e la risalita in A. Ma lo lascia da eroe: a lui sono infatti le più importanti e recenti imprese di casa giallorossa.

Eppure l’arrivo di La Mantia a Lecce fu in punta di piedi, senza proclami particolari né fuochi d’artificio all’accoglienza. Anzi, i più ambiziosi storsero il muso al cospetto di un attaccante dal nome ridondante rispetto ad altri, con alle spalle quasi solo Serie C. Appena due le stagioni da titolare tra i cadetti, le ultime con Pro Vercelli e Virtus Entella, e con i liguri era addirittura retrocesso nonostante i 12 centri.

Per tutti o quasi era destinato a rivestire il ruolo di alternativa rispetto Pettinari e Palombi come partner di Falco. E le primissime uscite non cambiarono di tanto le sensazioni dei tifosi: apparizioni sporadiche, il più delle volte dalla panchina, mai del tutto convincenti. Almeno fino a Livorno.

Spesso i protagonisti dello scorso anno hanno usato il turno infrasettimanale dell’Ardenza per indicare una sorta di spartiacque nella stagione giallorossa, un match in cui c’è stata una forte presa di consapevolezza. E forse lo è stato ancor più per Andrea La Mantia, che con quel gran colpo di testa su corner di Petriccione indirizzò match e campionato dei suoi.

Un campionato che lo ha visto a lungo, anzi a lunghissimo, grande protagonista. Dal quinto turno in poi, l’ariete di Marino salterà solo il Padova all’andata per un problema allo stomaco e il Carpi al ritorno per squalifica. Nel mezzo un posto da titolare inamovibile, tra i pochi di Liverani, che non ha più lasciato, prendendosi appena due panchine. E tanti, tantissimi gol, quasi tutti di testa. Il gigante buono, tanto sontuoso in campo quanto umile e quasi timido fuori, è diventato un idolo della tifoseria, diventando subito protagonista di sketch e canzoni del passionale seguito salentino.

E quando ha accelerato, tra metà febbraio a inizio aprile, andando a segno in 7 gare su 9, per gli avversari suoi e del Lecce non c’è stato più nulla da fare. Della promozione, storica per il doppio salto e la lunga militanza in C del club di via Costadura, ne è diventato simbolo non solitario ma assoluto. Suo il gol nel giorno del ricordo dei compianti Lorusso e Pezzella a Carpi, suo quello nel derby con il Foggia con le maglie celebrative dei 111 anni di storia del club. Suo, infine, il raddoppio nel match-promozione con lo Spezia. Un gol, manco a dirlo di testa, che porta il Lecce in Serie A.

E nel massimo campionato La Mantia merita la conferma in estate, pronto a esordirvi da protagonista. Come in quel lunedì di fine agosto nella scala del calcio, dove Andrea da Marino, in terza serie fino a quattro anni prima, va anche vicino a portare in Lecce in vantaggio sull‘Inter. Duro lottare con certi avversari per la punta, e dura anche competere con le tante punte a disposizione di Liverani.

A un certo punto La Mantia si trova ad essere l’ultima scelta del parco attaccanti. Un’ultima scelta sempre pronta a lottare e colpire, e pur dovendo aspettare un po’ ci riesce nel match di Roma con la Lazio. Un gol che vale zero, al contrario di quello dell’ultimo successo del Lecce in A nello 0-1 di Firenze. Tre punti fondamentali che tengono tutt’oggi, benché momentaneamente, i giallorossi a galla. Tre punti conquistati a modo suo: di testa.

Ma la Serie A è un’altra storia, e anche se ti regala altre occasioni e tu le sfrutti, non è detto possa riuscire ad essere premiato per questo. Poi ci si mette la strana logica del calcio, spesso più economica. La società giallorossa ha riempito di ringraziamenti il suo bomber cadetto, e non poteva essere altrimenti.

Non ha potuto, però, esimersi dall’accettare la troppo invitante offerta empolese, rendendo l’ultima immagine di La Mantia al Via del Mare quella di un calciatore uscito in lacrime per la sconfitta. Anche se, e questo è certo, per i tifosi sarà un’altra quella importante, quella eterna: la corsa verso la tribuna dopo la testata-promozione con lo Spezia. Un pezzo di storia, per sempre.

Subscribe
Notificami
guest

5 Commenti
più nuovi
più vecchi più votati
Inline Feedbacks
View all comments
Commento da Facebook
Commento da Facebook
4 anni fa

Grande Andrea La Mantia sei entrato nel cuore di tutto il Salento mai più ti dimenticheremo che la gloria sia per sempre insieme a te !

pedro@libero.it
pedro@libero.it
4 anni fa

L’unico vero attaccante e lo cedete?
Liverani ne sai qualcosa tu…?

Susy
Susy
4 anni fa

Scusate…sarò ripetitiva….ma cosa caxxo hanno combinato questi…che errore…che errore ,porca miseria! Siamo in caduta libera…..Andrea sempre nel cuore….ovunque tu sarai!

Commento da Facebook
Commento da Facebook
4 anni fa

pensavo per 5 milioni ma darlo per un “oggi zero domani 3,5″….mah mi sembra svenduto il ragazzo vale 10000 di più . bo d’altra parte i conti in tasca li conoscono loro, e fin ora e finchè i registri sono in verde ok.

U L
U L
4 anni fa

De Picciotto l’unico interesse per Lecce non è restaurare il Banco di Napoli ma Salvare il Lecce. Réveil toi !!!

Articoli correlati

sassuolo lecce piccoli
La rete dello 0-3 contro il Sassuolo (con doppietta poi sfiorata) ha permesso al 23enne...
I giallorossi affronteranno la formazione biancorossa nel match della trentaquattresima giornata del campionato di Serie...
Per i giallorossi soprattutto pareggi nei match interni giocati contro i biancorossi. Nel passato campionato...

Dal Network

Altre notizie

Calcio Lecce