Calcio Lecce
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

La superficiale gogna mediatica stavolta colpisce Lecce e il Salento. L’accoglienza a Conte fa discutere

Le reti tv nazionali ed i principali quotidiani invasi da improvvisate analisi sul rapporto tra il tecnico interista e la sua città natale. La quale ne esce superficialmente condannata.

Quanto successo domenica pomeriggio al Via del Mare ha fatto parlare tanti, forse troppi, e a sproposito. Lungi da noi fare i possessori del verbo o della verità. Non serve tuttavia essere giornalisti di prim’ordine o eccelso grado di infallibilità, quali non ci consideriamo, per sapere che ogni argomento va studiato e affrontato con adeguate consapevolezze ed approfondimenti. Altrimenti è meglio non parlarne affatto.

Se non magari al bar, in “borghese”, davanti a un buon caffè. Altrimenti è meglio lasciar perdere, perché per far partire una gogna mediatica di quelle che si trovano tanto a loro agio nei salotti televisivi serve nulla. E’ ad andarci di mezzo stavolta è toccato al Lecce e ai leccesi. Al Salento e ai salentini. Ma andiamo con ordine.

Il modo con cui Antonio Conte è stato accolto al Via del Mare prima, durante e dopo Lecce-Inter lo conosciamo tutti, e non era difficile pronosticarlo. Questo a causa di una simpatia dei conterranei tifosi giallorossi per l’ex allenatore della Nazionale dissoltasi dopo la celebre esultanza del 1997. Questa acutizzata poi negli anni dalla scelta di guidare il Bari e di ripetere le colorate celebrazioni da allenatore avversario del Lecce. La più recente proprio in questa stagione, da tecnico dell’Inter, all’andata.

Sin dal postpartita del match domenicale, a quel punto, è partito un festival di analisi approssimative della vicenda molto più simili alla chiacchiera gratuita che ad un’attenta osservazione giornalistica. Le principali reti nazionali come Sky, Rai e Mediaset sono state invase, in diverse trasmissioni, dalla gogna mediatica che si è accanita sul pubblico leccese, causata dalle improvvisate letture di opinionisti e professionisti vari. Di quelli che, insomma, dovrebbero andare oltre la superficie per esprimersi in modo oggettivo, e non troppo affrettato.

Non siamo giornalisti/tifosi in tutto e per tutto, né giustifichiamo volgarità o ancor peggio violenze che l’attuale tecnico interista non ha, per fortuna, subito. L’odio non va mai bene, in alcuna sua forma. Tra odio gratuito e disistima della persona, però, c’è una bella differenza. E non serve essere ricercatori dei misteri più nascosti come Indiana Jones né conoscitori della mente umana come Sigmund Freud per capire che dietro il popolar pensiero dei leccesi nei confronti di Antonio Conte c’è semplicemente un “tu hai scelto di essere così, e noi ci discostiamo dalle tue scelte”. In pratica, c’è chi mette una vittoria davanti a tutto, e chi no.

Sia chiaro, Conte non ha fatto del male a nessuno decidendo di esultare in faccia alla propria gente al Delle Alpi come a San Siro. Così come non ha usato violenza nello scegliere Bari come piazza in cui lavorare, conoscendo benissimo la rivalità tra quella biancorossa e la propria piazza natale. E’ stata una sua scelta, condivisibile o meno. Ecco, per i suoi conterranei meno.

Che ciò si traduca in un insulto, anche questo può essere condivisibile o meno. Ed è anche giusto, su una tv nazionale, discostarsi da un certo tipo di linguaggio, soprattutto con tanti giovanissimi tra il pubblico. Ma da qui a far passare Lecce e i suoi abitanti/tifosi come una piazza di incivili medievali e sempliciotti ce ne passa. Soprattutto se tale esito del processo mediatico improvvisato in pochi minuti non è frutto di un dibattito accurato e condito da approfondimenti della vicenda e da dialettica precisa ed adeguata. Bensì dalla stessa faciloneria, sfrontatezza e, diciamolo, ignoranza che in teoria si starebbe condannando.

Il nome di Lecce, il nome del Lecce, persino il nome di Saverio Sticchi Damiani sono stati utilizzati troppo a sproposito in queste ore. Indicati come colpevoli di un reato che non esiste, come se un folto gruppo di appassionati, con tutti i loro difetti, non possano avere un’opinione, benché condita da un paio di termini censurabili. Ma, si sa, la gogna mediatica è lì, sempre pronta a colpire con la sua irriflessività. Con la sua dannosa ipocrisia. Oggi il Lecce, domani chissà.

Subscribe
Notificami
guest

15 Commenti
più nuovi
più vecchi più votati
Inline Feedbacks
View all comments
Commento da Facebook
Commento da Facebook
4 anni fa

Non siamo giornalisti/tifosi in tutto e per tutto, né giustifichiamo volgarità o ancor peggio violenze che l’attuale tecnico interista non ha, per fortuna, subito

ma chi l’ha scritto sto articolo? GLI STRISCIONI negli anni li avete visti? e i commenti anche qui sotto li avete letti???
ma se sono anni di “rinnegato” “anculu a chi ta muertu” etc.etc. ma come non ha subito ma di che cosa parlate?
Un branco di infantili idioti ha augurato il peggio ad una persona perché? perchè ha esultato ad un goal.
E voi definite SUPERFICIALE come la TV ha trattato l’argomento???
La TV gli ha dato il giusto peso, il peso di un popolo di vigliacchietti nascosti sugli spalti e dietro ai social che butta vagonate di merda, senza MAI parlare in faccia alla persona che offende.
QUESTO è il peso di questa gente, ed hanno fatto benissimo a non dar peso a 4 coglioni con il quoziente di ragazzini delle medie.
Alal domenica sportiva Paolo Rossi, si è messo a ridere ed ha detto “andiamo avanti”, non l’ha manco calcolata sta gente, e fareste cosa matura a fare lo stesso anche voi.
e’ una cosa infantile, ignorante, stupida e meschina, come tanta gente di questa terra. Se voi date peso a questo non fate differenza, sta gente non va manco calcolata, è gente di merda. Perché se avessero il coraggio andrebbero in faccia a dirgli certe parole, gente senza palle ne onore.

Commento da Facebook
Commento da Facebook
4 anni fa

Io sarei stata più ironica ed elegante con lo striscione. Detto ciò non credo che il Salento odi Conte… anzi avrebbe voluto amarlo e esserne orgoglioso, ma lui è stato “attore” delle sue azioni, performance e parole (fause) e ha tramutato l’amore in “odio”..se così si può chiamare…Conte è senza emozioni, state tranquilli non andrà in spicanalisi per lo striscione o i cori (non ha mai fatto ammenda dei suoi gestacci e se lo farà sarà perchè glielo consiglierà il suo staff) .Il Popolo leccese non è troglodita, sono ignoranti e superficiali i giornalisti improvvisati (vedi Tardelli, Luca Toni…dal pallone alla carta stampata ci sono di mezzo lauree, studio e uso della parola). L’unico che ha provato a spiegare gli antichi “dissapori” tra Conte e i Leccesi è stato Jacopo Volpi …sommerso dai risolini degli pseudo colleghi. Chi era allo stadio avrà anche sentito i cori a Ciro e Michele …forse per spiegare che cos’è amare una Maglia! ❤?

Sergio
Sergio
4 anni fa

Conte si è dimostrato ancora una volta un uomo FALSO. All’andata disse che aveva esultato perché lui è proprio così… non riesce a trattenersi è spontaneo ecc. Poi domenica si dimostra tutto ad un tratto un uomo tutto di un pezzo… non esulta quando segna la sua inter. Si è cagato addosso? Oltre ad essere falso è anche un uomo incoerente e soprattuto SENZA PALLE.

Cesko
Cesko
4 anni fa

Amen

Commento da Facebook
Commento da Facebook
4 anni fa

Indegno

Commento da Facebook
Commento da Facebook
4 anni fa

Se le merita tutte!

Commento da Facebook
Commento da Facebook
4 anni fa

Le vostre opinioni non interessano…….
Conte lurdu….

Commento da Facebook
Commento da Facebook
4 anni fa

Conte ancora una volta hai dato esempio di quanto ti ni futte ti Lecce anculachitemmuertu

Commento da Facebook
Commento da Facebook
4 anni fa

Opinionisti e giornalisti che vanno a scaldare le sedie per dire le loro cazzate. Tutti SAPIENTONI del CAVOLO. Al signor Conte, quando si dà dell’uomo di M…a, lo si dice inteso come l’uomo non certamente legato ed attaccato ad una terra e ad una società come il Lecce che gli ha dato tutto, facendolo diventare poi, quello che è diventato come calciatore. Naturalmente non come UOMO legato ai suoi colori di maglia GIALLOROSSA dove è cresciuto e lanciato. E questo non lo ha mai dimostrato. Anzi comportandosi in modo contrario in tutte le sue dichiarazioni ed esultanze non rispettando la sua città natale. Perciò cari giornalisti andate anche voi a fare in… MAH! A QUEL PAESE!!!!

Fabio
Fabio
4 anni fa

Non deve durare in eterno esternare la rabbia contro Conte adesso sfiora il bullismo.. Mettiamoci un punto.

Bar BIGGI
Bar BIGGI
4 anni fa

Striscione indecoroso e vergognoso,umanamente offensivo e fuori luogo,,avvolte l indifferenza fa più male,,sarebbe stato piu giusto ignorarlo e fargli sentire con cori l amore per la propria squadra,

Commento da Facebook
Commento da Facebook
4 anni fa

Bahh è sempre un leccese che sta al top.

Max
Max
4 anni fa

E chi se ne frega?

Commento da Facebook
Commento da Facebook
4 anni fa

Chiamare merda un uomo con uno striscione inequivocabile è superficiale per voi?!
Ma stati boni cu la capu?!
Mi dissocio.
Detesto Conte, ma c’è un limite alla platealità degli insulti

Fedx
Fedx
4 anni fa

E dissociati, anzi vai con lui.

Articoli correlati

La rete dello 0-3 contro il Sassuolo (con doppietta poi sfiorata) ha permesso al 23enne...
I giallorossi affronteranno la formazione biancorossa nel match della trentaquattresima giornata del campionato di Serie...
Per i giallorossi soprattutto pareggi nei match interni giocati contro i biancorossi. Nel passato campionato...

Dal Network

La gara di venerdì sera dello stadio Benito Stirpe è importante per i destini futuri...
L'ex campione del mondo da giocatore con l'Italia nel 2006, prende il posto dell'esonerato in...

Altre notizie

Calcio Lecce