L’allenatore giallorosso commenta in sala stampa la vittoria di oggi e si tiene dei punti importanti conquistati contro una diretta avversaria.

LECCE OPERAIO? “Può essere. Io credo che centrocampisti come Majer, Barak, Mancosu e Deiola hanno caratteristiche per arrivare al gol. Nel calcio conta l’attitudine, non i calciatori offensivi che hai. Loro sono diversi da Tachtsidis e Petriccione”.

MAJER DECISIVO. “Ieri con Majer scherzavo durante la rifinitura dicendogli ‘come mai non hai ancora segnato’. Oggi mi ha ripagato con gol e assist. Stavo per sostituirlo con Petriccione per il pestone preso sul rigore. Aveva la caviglia viola e il calzino strappato, ma poi mi ha dato disponibilità per continuare”.

MODELLO. “Calcisticamente, ho amato la Lazio di Sven Goran Eriksson. Nedved, Conceicao e gli altri erano centrocampisti che attaccavano sempre”.

CAMBI. “Ero in difficoltà sui cambi a causa delle ammonizioni. Questa cosa mi poteva mettere in difficoltà”.

FALCO. “Credo che abbia avuto un problemino al retto femorale. Ha sentito una scossa e sapremo che tipo di problema ha solo dopo 48 ore”.

OSPITI PERICOLOSI. “Va dato merito all’avversario. La SPAL è partita forte, noi a livello di malizia siamo ingenui. Abbiamo uno spartito e seguiamo quello indipendentemente dalle condizioni. Ad esempio, oggi potevamo verticalizzare di più a favore di vento”.

FINALMENTE UNO SCONTRO DIRETTO OK. “I biancoazzurri nascondevano molte difficoltà. Era la partita più difficile perché oggi ci mancava quello scatto mentale di conquistare una partita dove eravamo alla pari se non superiori. Le avevamo sbagliate tutte e non è stato così”.

FRASEGGIO E CINISMO. “Siamo arrivati con Majer al tiro in due occasioni, ma con Barak siamo arrivati spesso anche. Le occasioni sono state molteplici, ma è normale cercare queste soluzioni quando non hai Babacar, Farias e Falco. Shakhov è entrato molto bene, tutti i calciatori dietro Lapadula si sono comportati bene”.

MOOD SERIE A. “L’abitudine alla categoria ci ha fatto dare la solita velocità”.

TABELLE SALVEZZA. “Non avevamo fatto nessuna tabella salvezza, io rimango vecchio stampo e penso ai 40 punti. Cerchiamo di farli dovunque. Sulla carta, i risultati con Roma, Atalanta, Milan e Juve sono improponibili. Sappiamo che dobbiamo fare almeno 15 punti per essere sereni. Vedremo, all’andata abbiamo preso punti con le big e perso altri”.

DELIO ROSSI E IL RECORD. “Raggiungere Delio Rossi è un grande orgoglio. Per me è stato un allenatore importante, quasi un padre. A Lazio e Palermo abbiamo condiviso gioie e problematiche con un rapporto schietto. I record sono fatti per essere superati. Anche i miei verranno superati, non do grande valore a queste cose”.

LOTTA SALVEZZA. “Più squadre riusciamo a tenere dentro, più il campionato e vivo e meno squadre si potranno rilassare”.