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Petriccione, il rallentamento prima dello stop forzato. C’è voglia di riprendersi il Lecce

Il centrocampista goriziano, uno dei simboli della scalata alla Serie A, ha vissuto un momento di flessione in queste ultime gare prima del rinvio massivo della Serie A. Un motivo in più che lo spinge ad attendere il nuovo fischio d’inizio.

Ribalta per Modriccione cercasi. Dopo la magistrale prestazione nell’1-1 con l’Inter, i nuovi assetti della rosa giallorossa a centrocampo hanno aumentato il traffico. L’arrivo di Barak e, soprattutto, Deiola, hanno ridotto gli slot a disposizione di un reparto che, per mesi, ha rappresentato il tallone d’Achille della squadra.

Il posto da titolare non è più assicurato e il numero 4 è stato degradato spesso a soluzione in corso d’opera dopo un girone da elemento imprescindibile per gli assetti di Liverani. Petriccione è uno dei fedelissimi del tecnico romano, avuto nella miracolosa salvezza della Ternana 2016/2017 (insieme agli altri poi giallorossi Meccariello , Pettinari e Palombi più l’ora vice allenatore Manuel Coppola) che lo ha portato in Serie A.

Ora, nella speranza che il campionato possa essere concluso senza patemi, il ragazzo pensa al riscatto personale per concludere alla grande un’annata che lo aveva consacrato nella massima serie.

CONVIVENZA PETRICCIONE-DEIOLA. Con l’Inter, nel 5-3-2 d’occasione costruito da Liverani per fare la gabbia attorno a Lukaku-Lautaro, Petriccione, in regia, ha preso le chiavi del centrocampo, con l’ex Cagliari mezzala al pari di Mancosu. E’ stata l’ultima titolarità per lui, out nella successiva partita in casa dell’Hellas Verona. In verità, Petriccione ci voleva essere al Bentegodi, ma una contusione alla caviglia, “nascosta” fino all’ultimo, lo ha costretto al forfait ufficiale a poche ore dalla partita. Idealmente, è questo il punto di non ritorno degli ultimi tempi petriccioniani.

IN PANCA. La scelta per lo schieramento del trio Majer-Deiola-Barak, messo in campo con Torino, Napoli e SPAL ha costruito un piccolo equlibrio, relegando di conseguenza Petriccione al ruolo simile al sesto uomo cestistico. Perché? Sia con i granata, sia al San Paolo, il 4 è stato chiamato ad entrare al posto di Deiola e Majer. In verità, specialmente in casa partenopea, il contributo di Petriccione è stato importante. In campo nel momento più difficile del Lecce, nel 2-3 finale ha assicurato copertura e impostazione precisa in fasi concitate della gara.

GIU’. La prima panchina recente arriva però con la SPAL. Nel 2-1 fissato da Majer, Liverani ha preferito serrare le file difensive con Paz prima e Dell’Orco poi. La titolarità, che mancava dal 19 gennaio (20°giornata con l’Inter), torna il 23 febbraio. All’Olimpico si gioca la 25°giornata. L’infortunio di Falco, con il solo Lapadula disponibile davanti, costringe il tecnico a invenzioni per quadrare la formazione: Barak trequartista con Mancosu e Petriccione play con Deiola mezzala. Una palla persa proprio dal goriziano apre la via al vantaggio romanista di Under e la sostituzione al 45′ (al suo posto Shakhov) è la conseguenza forzata di un pomeriggio da dimenticare. Così sarà anche Lecce-Atalanta 2-7, con Petriccione fuori dal campo.

 

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