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Gica Popescu, il 10 al centro della difesa che realizzò una doppietta (VIDEO)

gica popescu lecce

Oggi ricorre l’anniversario di Bologna-Lecce 4-3 della Serie A 2001/2002. La sconfitta, apparentemente poco più che insignificante, è ricordata per la doppietta di Gheorge Popescu. Tracciamo il ritratto di un calciatore sì importante sulla scena europea ma non indimenticabile al Via del Mare.

Un nome non propriamente storico per i colori giallorossi corrisponde con una leggenda del suo paese e del calcio europeo. Gheorghe, detto Gica, Popescu è nell’hall of fame dei difensori della Romania. 115 presenze in nazionale e in una carriera fatta di maglie prestigiose come Psv, Tottenham, Barcellona e Galatasaray fino al ritiro avvenuto nel 2003 dopo la chiusura dell’ultima parentesi, in Germania, all’Hannover 96.

CHE PALMARES. Il difensore centrale giungeva a Lecce all’età di 34 anni anni. E ci arrivava da leggenda del football di Transilvania. Con il Barcellona, Popescu aveva vinto da titolare la Coppa delle Coppe 1997. Il bis europeo arrivò poi con il Galatasaray la Coppa UEFA 2000/2001, solo due anni prima dell’arrivo a Lecce. Fu storica la finale di Copenhagen in cui i giallorossi di Istanbul batterono l’Arsenal. Gica sarà sempre ricordato dai tifosi del Gala per aver segnato il rigore della vittoria nella finale contro l’Arsenal dopo gli errori dei Gunners Suker e Vieira.

CONDOTTIERO. In Nazionale, Popescu si faceva soprannominare “Baciul“, leader. Con la maglia della Tricolorii, totalizzò 115 presenze e 16 gol. I momenti importanti resteranno le cinque partecipazioni a kermesse internazionali. Tre fasi finali dei mondiali (1990, 1994 e 1998) e due degli europei (1996 e 2000).

TRATTATIVA. L’operazione-Popescu, fu definita a Istanbul. Dopo l’ufficialità, Pantaleo Corvino dichiarava a Repubblica: “È questo il colpo che avevo in canna, un vero e proprio colpaccio. Popescu è l’ uomo che cercavamo, quello da mettere in mezzo alla difesa“. L’operazione costò 2 miliardi e 200mila lire e il Lecce si accaparrò il secondo giocatore al tempo più popolare di Romania dopo George Hagi.

CRISI E OCCASIONI. Il difensore centrale fu prelevato dal Lecce a seguito della crisi finanziaria del Galatasaray che non poteva permettersi il pagamento degli stipendi dopo aver costruito squadre faraoniche per competere, e vincere, in Europa. I 4 milioni di spettanze per Popescu non furono elargiti tutti e alla fine la decisione del procuratore fu di provare la Serie A.

10. Indossata la casacca con le strisce giallorosse (una gialla per la precisione ricordando il template scelto per la prima fase di campionato da Asics) Popescu, da uomo di carisma, scelse il “pesante” numero 10 per posizionarsi sul centrodestra della difesa.

STATISTICHE. La retrocessione in Serie B del Lecce 2001/2002 non fa di Popescu un atleta ricordato in giallorosso per ottimi risultati, anche se i 3 gol in 28 presenze (nel video sottostante la punizione al “Delle Alpi” di Torino) sono numeri sintomatici di aver giocato un ruolo da colonna portante con Cavasin e Delio Rossi. Gli altri due gol? Frutto di una pazzesca doppietta, di cui oggi ricorre l’anniversario, in un altrettanto insolito 4-3 incassato a Bologna.

ULTIME PAROLE. Gica salutò e “ringrazio” così la squadra dopo la retrocessione: “Per il mio futuro a Lecce ormai è tutto finito. Se avessimo battuto l’Udinese nell’ultima gara che abbiamo giocato in casa forse ci sarebbe stata qualche possibilità, ma ora non c’è più’ niente da fare. E’ stata una stagione sfortunata, e pur avendo degli ottimi giocatori la sorte ci ha sempre girato le spalle. Non seguirò’ la squadra in Serie B: c’è una clausola nel mio contratto che mi consente di andar via liberamente in caso di retrocessione”.

DAL CALCIO AL CALCIOMERCATO. Appesi gli scarpini al chiodo, l’ex numero 10 del Lecce divenne socio dei fratelli procuratori Victor e Ioan Becali nell’attività di rappresentante di calciatori rumeni quali Adrian Mutu, Cristian Chivu, Stefan Radu, Nicolae Dica e Bogdan Lobont. Gica trattò con la Fiorentina il passaggio di Ianis Hagi, figlio di George, dal Viitorul, compagine dove ha scritto la storia anche l’ultimo romeno della storia del Lecce, Romario Benzar. In ogni caso, Hagi jr. non incise in viola. Non fu però questo il principale problema del Popescu procuratore…

GUAI. Nel 2014, Popescu fu condannato a tre anni e un mese di carcere per evasione fiscale e riciclaggio. Gica era fra gli otto imputati per una serie di irregolarità legate al trasferimento di 12 calciatori rumeni. Le operazioni di mercato, tutte dalla Romania verso l’estero, sono state effettuate fra il ’99 e il 2005 e hanno coinvolto Dinamo e Rapid Bucarest, Otelul Galati e Gloria Bistrita. Tra gli altri condannati figurano i fratelli Victor e Ioan Becali, l’ex presidente della Dinamo Cristi Borcea (sei anni e 4 mesi) e l’ex massimo dirigente del Rapid George Copos (3 anni e 8 mesi).

NIENTE PRESIDENZA DELLA FEDERCALCIO. Secondo l’accusa, Popescu e soci avrebbero sottratto allo Stato 1,7 milioni di euro in tasse mentre i club ci avrebbero rimesso nel complesso 10 milioni visto che i dirigenti avevano falsificato le somme incassate per i trasferimenti. Nel 2006 Popescu, che con questa condanna vede sfumare definitivamente la sua candidatura a presidente della Federcalcio romena, aveva riconosciuto di aver commesso un errore nella cessione di Batu dal Rapid al Galatasaray nel 2003, pagando 300 mila euro in tasse per la commissione ricevuta.

RELAZIONI PARTICOLARI. Il calciatore è balzato recentemente sulle cronache internazionali anche per questioni…politiche. Popescu ammise tempo fa di essere una spia dell’ex dittatore di Romania Nicolae Ceausescu. Al giornale romeno Evenimentul Zilei ammise di aver “redatto quattro relazioni ‘di spogliatoio’ su compagni di squadra e altri colleghi ma scrivendo solo cose positive: ho sempre elogiato quelle persone“. La collaborazione con la Securitate, la polizia segreta del regime, fu quindi smascherata anche se Popescu, che ammise l’esistenza di qualcosa, ne ridimensionò l’importanza.

 

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RosarioBiondonelcuore
RosarioBiondonelcuore
4 anni fa

Popescu Sabau(ex Brescia tra le altre e Lacatusc(ex Fiorentina) sarebbero dovuti arrivare al Lecce di Jurlano nella stagione 90/91 È forse avremmo avuto destino diverso anche se quell’anno abbiamo avuto quello che è stato il più incompetente ,insieme a Pagliari, allenatore degli ultimi 35 anni, il GRANDE Zibi Boniek, grandissimo incompetente sia come allenatore che come critico sportivo, l’unica cosa che sapeva fare abbastanza bene era il calciatore. Il mio odio verso di lui sta nel fatto di aver voluto cedere Barbas per Aleinikov….È questo ti fa capire quanto ne capisse di calcio senza la palla al piede……infatti la sua carriera di allenatore durò poco e niente come quella di critico calcistico

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