Il difensore giallorosso, ospite della nostra diretta di martedì sera, ricorda dei momenti propedeutici al suo arrivo a Lecce. Oltre al suo approccio al lavoro, c’è il flashback sul rapporto con Sticchi Damiani, legale di Lucioni nel processo per la squalifica di un anno per doping.
PRESTIGIO DI LECCE. Fabio Lucioni pone l’accento sull’importanza della piazza nella sua scelta professionale: “Sono approdato al Via del Mare convinto di essere in un club con storia e passato. Il passato va onorato sul campo e quando i tifosi ci dicono ‘la maglia va sudata’ hanno ragione. Questa maglia ha un’importanza, ha una storia che va rispettata. Noi abbiamo fatto il massimo non solo la domenica o il sabato, lo abbiamo fatto quotidianamente”.
STACHANOVISTA. Lo Zio ci racconta poi il suo modo di vivere gli allenamenti: “Io sono arrivato con l’entusiasmo di un ragazzino. Arrivo al campo due ore prima, prendo il caffè con Giovanni Fasano, faccio due chiacchere e poi chiudo il campo due ore dopo, sempre con lui. Sono così da quando gioco a calcio: passione, voglia di arrivare a dei risultati e non mollare mai“.
IL PRESIDENTE STICCHI. Si parla anche del rapporto tra Lucioni e Sticchi Damiani. Il presidente dell’U.S. Lecce, dopo aver difeso Lucioni a seguito della squalifica, ha fatto di tutto per portarlo nel Salento, ma non da solo: “I primi contatti con Saverio Sticchi Damiani erano con le lacrime agli occhi. Non voglio tornare sulla mia squalifica per far affiorare dei pensieri negativi in questo momento. Lui mi è stato sempre vicino, mi ha dato anche la sua spalla per piangere in quelle giornate spese in aule di tribunale per lavorare sulla mia situazione. Mi è stato vicino al pari di altre persone di Lecce. Faceva delle battute per portarmi qui, ma, oltre a lui, tante altre persone hanno fatto tanto per portarmi a vestire la maglia del Lecce”.
Clicca qui per vedere la nostra puntata con Fabio Lucioni
Qui il punto di vista del difensore giallorosso sulla questione stipendi
La voglia di ricominciare in casa Lecce e la bella donazione al Vito Fazzi: leggi qui
Qui i retroscena del mancato trasferimento al Sassuolo del gennaio 2019