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GdM – Mattioli: “Primavera, che ricordi! Quel mio gol contro la Juve ci qualificò alla finale”

L’ex attaccante della Primavera giallorossa parla a La Gazzetta del Mezzogiorno (intervista di Antonio Calò) e ricorda la semifinale contro i bianconeri.

Il primo giugno 2003, con una rete realizzata al 7′ del primo tempo supplementare della semifinale disputata contro la Juventus, l’ex attaccante della primavera giallorossa ha regalato al Lecce la qualificazione alla finalissima del campionato di categoria. Qualche giorno dopo, battendo l’Inter, la formazione allenata da Roberto Rizzo avrebbe quindi regalato al club giallorosso il primo scudetto della propria storia.

Italo Mattioli, che da tre anni collabora con Pasquale Foggia, direttore sportivo del Benevento, rammenta con gioia la rete messa a segno contro i bianconeri. L’attaccante di Aversa, che ha giocato in B, con il Catanzaro, ed in C1, con Salernitana, Taranto, Legnano e Foggia, chiudendo la carriera in D nel Pomigliano, è stato protagonista anche nella finalissima, vinta dal Lecce contro l’Inter. Questi i suoi ricordi.

RICORDI DEL MATCH. «Si giocava con la regola del golden gol, Pertanto, la squadra che avesse segnato nell’extra time avrebbe superato il turno. Ricordo che Rodia, entrato in campo da pochi minuti, sfruttò magistralmente un mio taglio per smarcarmi a tu per tu con Mirante, il portiere rivale. Controllai la sfera e la mandai in fondo al sacco. Poi fui sommerso dagli abbracci dei miei compagni e di tutto l’entourage del Lecce».

TANTE OCCASIONI PER LA JUVENTUS. «Sapevamo di affrontare uno schieramento molto forte ed a trazione anteriore. Pertanto, avevamo impostato il match sulle ripartenze. Rintuzzavamo le offensive dei bianconeri e provavamo a trovare lo spiraglio giusto, agendo di rimessa. Nel primo tempo supplementare la nostra strategia è stata premiata».

FINALE CONTRO L’INTER. «Ho firmato la rete del 2-1, dopo il gol iniziale realizzato da Bianco ed il pareggio di Fraga, su rigore. I nerazzurri hanno quindi segnato il 2-2 a tempo scaduto con Chiaria ma, all’ultimo minuto utile, Diarra ci ha regalato il 3-2 che ci ha permesso di fregiarci del titolo tricolore. Ma la strada è stata in salita, con due penalty assegnatici contro e con l’espulsione di Esposito».

NEL 2004/05 DUE PRESENZE IN A CON IL LECCE DI ZEMAN. «Ho esordito al Delle Alpi di Torino, contro la Juventus, e per me è stata un’emozione incredibile. Poi il mister mi ha utilizzato contro il Bologna. In seguito, ho dovuto fare i conti con un problema ad un ginocchio, che mi ha impedito di avere altre chance. A fine torneo sono stato ceduto, ma non ho mai smesso di seguire il Lecce e di tifare per i giallorossi. Nel Salento, del resto, ho vissuto quattro anni indimenticabili».

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