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Accadde oggi – Abbruscato-gol! Il Lecce batte l’Albinoleffe ed ha un piede e mezzo in Serie A

Sono passati 12 anni da quando i giallorossi di Papadopulo, beffati nella regular season dopo un cammino quasi perfetto, espugnarono Bergamo nell’andata della finale playoff.

L’11 giugno di 12 anni fa rappresenta per il Lecce una delle gare più importanti e liberatorie della sua storia recente. Importante perché quel giorno i giallorossi espugnarono per 0-1 l’Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo, battendo l’Albinoleffe nell’andata della finale playoff per la Serie A. Liberatoria perché avvicinò all’obiettivo finale una squadra fortissima, ma clamorosamente beffata nel finale di una stagione che la costrinse agli spareggi nonostante un cammino quasi impeccabile.

La vigilia di quella sfida con gli orobici fu tutt’altro che distesa per il Lecce. I salentini avevano la pressione tutta dalla loro parte, al cospetto di una piccola, l’Albinoleffe, che stava vivendo il momento più alto della sua storia. I blucelesti, compatti ed in gran condizione fisica, non avevano nulla da perdere. Al contrario di un undici, quello di Papadopulo, che nel finale di campionato aveva speso tantissimo, minato nel morale prima dal ko nel derby casalingo con il Bari e poi per una A diretta sfuggita per un nulla. Anche le semifinali con il Pisa avevano mostrato una squadra in sofferenza, costretta ad aggrapparsi alla qualità dei singoli per sopperire alla minor esplosività fisica rispetto ai più giovani avversari.

Ed infatti l’inizio di gara rispecchia i timori della vigilia. Albinoleffe coraggioso e all’attacco, Lecce costretto a guardarsi e, a tratti, soffrire. I giallorossi non sono fluidi e arrancano, con Benussi chiamato in causa da Carobbio e graziato due volte da Cellini, che coglie anche un esterno della rete che fa gridare illusoriamente i propri tifosi. Il Lecce si scuote solo nel finale di tempo con un tiro da fuori di Boudianski parato da Marchetti.

No, quello non è il Lecce. Mister Papadopulo lo sa e richiama l’attenzione della sua squadra, apparsa intimorita nonostante la netta superiorità tecnica. Superiorità che i giallorossi riescono finalmente a tradurre in una ripresa in cui il Lecce ha fatto il Lecce. Attendista in pieno stile del suo tecnico, ma al contempo autoritario nel tenere in pugno un match non bello, tiratissimo. Così prima Marchetti deve superarsi su per opporsi a Munari. Poi, al 31′, la giocata di Tiribocchi che di prima serve Abbruscato, che da vero bomber la infila con freddezza.

Non è stato 0-4 come in campionato, ma quello 0-1 di 12 anni fa è valso molto di più consentendo al Lecce di arrivare al Via del Mare allentato dalle tensioni. Mettendo nero su bianco una delle promozioni più meritate, ma meno scontate, della sua storia.

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