Il Direttore Generale dell’U.S. Lecce è una persona che non ama le luci dei riflettori, ma in questo caso ha scelto di dire la sua sul “caso raccattapalle”.
E’ il suo primo post su Instagram e questo la dice lunghissima su quanto sia riservato il direttore Giuseppe Mercadante che però questa volta ha scelto i social per scendere in campo e difendere il ragazzo del settore giovanile giallorosso.
“E voi cosa avreste fatto?
Un calciatore , dopo un gol, in uno stadio completamente vuoto e, pertanto, privo di ogni emozione… di quelle che solo il calcio sa dare, viene verso di te, con i pugni tesi, ti saluta e ti abbraccia. Non puoi restare immobile e girarti dall’altra parte. Non puoi non allargare di quel tanto che basta le braccia per rispondere con educazione ad un gesto così. Si chiamano lealtà e sportività. Valori che predichiamo ogni giorno ai nostri ragazzi. Allora: voi cosa avreste fatto?”
Andrea De Lorenzo, le foto le hai fatte fuori dal campo? Con Maradona, Platini e company?… E mo vuoi parlare?
Nel Medioevo vi avrebbero dato fuoco ?.
Come polemica è inutile però il gesto del raccattapalle non può passare inosservato. Non lo condanno ma non lo apprezzo per niente che è diverso. Ho cambiato canale è ho detto tutto! Conoscendomi, per indole, in quel contesto avrei rifiutato l’abbraccio. E non sono mai stato antisportivo anzi ho valori sani e principi solidali ed umani. Inoltre nei panni del raccattapalle, essendo un tesserato, sarei uscito allo scoperto, su un social o altro e avrei provato a dare un minimo di giustificazione. Sicuramente lo avrei apprezzato e giustificato. Per me i veri campioni erano all’epoca tutti coloro che indossavano la maglia giallorossa. Le foto con i campioni (Maradona, Platini, Zico, Maldini ecc…) quando venivano a Lecce le facevo anche io, fuori dal campo. In campo chi non indossava la casacca giallorossa per me era un “nemico da abbattere”! I miei 18 anni per fortuna sono stati diversi da tanti diciottenni di oggi e ne vado fiero. Mio figlio di 6 anni e chiudo senza dilungarmi ha già dato in alcuni contesti, lezioni di attaccamento alla maglia giallorossa che non ha eguali. Questione di DNA. Saluti
Lascia perdere direttore.
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