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Barak-gate: l’Udinese preme per le garanzie. Sticchi: “C’è un accordo in Lega che impegna…”

S’intensificano gli intrecci legati alla conferma del presitito del centrocampista ceco. I friulani vorrebbero strappare un accordo sul destino futuro del calciatore. Il presidente Sticchi Damiani ha poi descritto i fatti in serata.

L’Udinese vorrebbe imporre una trattativa al Lecce per le sorti future di Barak, senza semplicemente apporre la controfirma sul prolungamento del contratto per quest’ultimo spezzone di stagione. Secondo quanto affermato da Michele Criscitiello su Udinese TV, i friulani potrebbero sposare l’idea di richiamare in sede Barak anche soltanto per toglierlo da una concorrente per la lotta salvezza.

Sui canali ufficiali della società bianconera, quindi, la linea privilegiata dalla dirigenza bianconera sembra quella dell’ostracismo a un mero spostamento del termine dell’accordo di prestito secco. Barak è un patrimonio su cui monetizzare e, oltre all’ovvio interessamento del Lecce, ci sono i fari di tante società straniere. In caso di garanzie su un eventuale futura cessione in giallorosso, l’Udinese sarebbe propensa a ratificare gli accordi. I salentini stanno organizzando le proprie mosse a riguardo.

Saverio Sticchi Damiani, interpellato invece da Telefriuli, descrive il suo punto di vista: “Siamo in attesa dell’ok dell’Udinese. Ci aspettiamo che vada de plano. C’è stato un accordo in Lega sul prolungamento d’ufficio e tutte le società di A si sono impegnate con un gentlemen agreement per lasciare gli organici immutati. Tutti lo stiamo rispettando per i prestiti e non c’è stato alcun intoppo nel ricevere il sì per quest’accordo”.

Il presidente del Lecce poi continua: “La conferma di Barak è una questione oggetto di trattativa. I prestiti sono prorogati d’ufficio e per formalizzare questa proroga serve la firma del giocatore, che è arrivata, e quella delle società. Se non dovesse arrivare sarebbe un problema ma non vedo perché l’Udinese dovrebbe contravvenire a un accordo preso in Lega. Tra l’altro, Barak non si può neanche schierare in questo finale di stagione. Sarebbe una firma finalizzata solo per sottrarlo al Lecce. Gli emolumenti del calciatore durante il lockdown sono stati pagati dal Lecce nella prospettiva di utilizzarlo nel finale”.

In ogni caso, in 24 ore si dovrà arrivare a un punto: “La scadenza ultima è domani. So di parlare con interlocutori per bene e non riesco a vederci altri fini oltre che problematiche legate a impegni vari, a partire dal fatto che ieri l’Udinese è stata impegnata nella partita. Spero che questa problematica si risolva secondo la linea adottata in Lega”. 

Dal canto suo, Antonin Barak ha espresso in modo fermo la sua volontà di concludere la stagione a Lecce, dove stava provando il deciso rilancio a seguito della metà di campionato all’Udinese fuori dai radar della formazione titolare.

Dall’ambiente friulano, si apprende che non ci si stupirebbe dell’atteggiamento del patron Pozzo e del suo staff. Il vuoto normativo legato allo stato emergenza della Serie A a seguito del lockdown, la situazione emergenziale in classifica e la natura dell’accordo Barak-Lecce potrebbe “indurre in tentazione” il club a strappare letteralmente il centrocampista ai concorrenti nella lotta salvezza, bagarre in cui l’Udinese si trova invischiata in modo ormai pesante.

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