Ieri gli sono bastati 45 minuti per mettere in chiaro le cose, realizzare una doppietta da tre punti e battere il suo miglior score stagionale in A. Dato che fa aumentare i rimpianti per i troppi infortuni.
Lecce-Brescia di ieri ha regalato ai tifosi giallorossi una gioia che non provavano da tempo, e soprattutto la sensazione di avere di nuovo delle certezze. Al contempo ha contribuito ad aumentare i rimpianti per non essere arrivati a questo punto del campionato con qualche chance di salvezza in più. Il tutto può essere sintetizzato con il nome di un solo atleta: Gianluca Lapadula.
Per chi avesse ancora avuto qualche dubbio, ieri ogni incertezza è stata fugata. E’ il 9 di Liverani la punta di cui il Lecce ha sempre avuto bisogno, ma di cui solo in parte ha potuto usufruire. 22 presenze, 9 reti grazie alla doppietta di ieri. Media non da Immobile o Cr7, ma numeri di tutto rispetto per chi ha saltato un terzo di stagione, e che spesso ha giocato a mezzo servizio, ieri compreso.
Sì, perché i rimpianti per non aver potuto contare sempre o quasi sull’italo-peruviano sono a questo punto tantissimi. Chissà come sarebbe stato averlo dall’inizio, e soprattutto al 100%, con il Genoa. O con la Fiorentina. O, soprattutto, con la Sampdoria. Per citare solo le sfide post-lockdown, ma ci verrebbero in mente anche l’andata con il Genoa, Bologna, Udinese, Parma. Liverani aveva l’oro in casa, ma non ha potuto sfruttarlo a dovere.
Guardando il lato positivo, avere un Lapadula in pieno recupero fa ben sperare per il futuro. Il bomber è in crescita fisica, ieri gli è stata risparmiata la ripresa ed ha soprattutto recuperato entusiasmo e confidenza con il gol. Il tutto gli ha consentito di arrivare a quota 9 reti, suo record di sempre in Serie A nonostante il minor numero di gare disputate rispetto alle esperienze con Milan e Genoa. A lui sono appese molte delle speranze di fare 9 su 9 nelle restanti gare.