Calcio Lecce
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

Grazie mister, sei stato la storia! Ora però tocca al Lecce

In modo rocambolesco si è chiusa l’avventura leccese di Fabio Liverani. Tre stagioni che hanno segnato indelebilmente un’epoca dei colori giallorossi, da archiviare e mettere alle spalle con orgoglio e testa alta.

Ogni racconto eroico ha i suoi risvolti bui da chiarire. Ogni storia bellissima ha le sue angolazioni nebulose da comprendere in tempi e modi giusti. Anche i leader nazionalpopolari, amati in ogni dove, avranno i loro lati poco apprezzati da tutti indistintamente. Fabio Liverani e la sua epopea al Lecce non fanno eccezione a questo teorema, allineandosi nel modo più strano possibile con un improvviso comunicato a decretarne l’esonero. All’improvviso, quando l’unico pensiero del club era la programmazione, è arrivata la barriera alzata dal tecnico.

Succede che il Lecce retrocede in B e riparte da Pantaleo Corvino, e fin qua raccontiamo avvenimenti passati. Il direttore tecnico vernolese, un Rommel del calcio, all’atto della presentazione dichiara tutta la sua positività a costruire una squadra con al centro Fabio Liverani, che nel frattempo aveva speso parole al miele sin dal post Lecce-Parma, e si mette al lavoro. Nulla da eccepire, siamo di fronte a una ripartenza che vede nel tecnico uno dei perni. Giusto, sacrosanto, se sei il tecnico che in due anni ha portato il Lecce dall’inferno della C alla Serie A.

Il 19 agosto 2020 è però il giorno dell’imponderabile. Il Lecce accoglie a malincuore le dimissioni di Peppino Palaia, una colonna vera del calcio nel tacco dello Stivale, e decide di andare avanti nonostante gli screzi tra il medico e Fabio Liverani, contrasti resi pubblici. Ciò è successo nelle ore successive di ieri ha riempito le pagine del nostro sito ieri. Poco da aggiungere. Il Lecce solleva dall’incarico Fabio Liverani e lo fa con toni non da commiato tranquillo. Un grande amore che finisce nel peggiore dei modi, ma non propriamente un fulmine a ciel sereno, più un fatto che porta a galla sospetti che aleggiavano da tempo.

Gli eventuali sospetti tenuti in seno al club, diciamocelo, sono più che legittimi, soprattutto alla luce degli ultimi avvenimenti. La dirigenza e Pantaleo Corvino hanno puntato quasi tutto del nuovo Lecce su Fabio Liverani, mettendolo ancora una volta al centro del progetto, dandogli di fatto le chiavi di una città affidandosi al suo modo di intendere il calcio che stava facendo scuola in tutta Italia. Stava. Seppur le vere motivazioni si sapranno con scientificità soltanto a bocce (molto) fredde, sta di fatto che agli occhi del tifoso le parole al miele proferite dal tecnico dopo la retrocessione, amorevoli per la piazza indipendentemente dalla categoria, oggi, sembrano polvere al vento.

Ad oggi, stando al quadro dei fatti raccolti, la Lecce giallorossa si sente “tradita” dalla mancata chiarezza di un tecnico che ha nicchiato troppo prima di sposare un progetto tecnico che partiva sotto i migliori crismi. Troppo forte anche il minimo richiamo della Serie A (contatti con Genoa, Parma e Spezia), tanto importante non chiudersi anche la minima possibilità di rimanere in una categoria dove, e lo diciamo senza remore, Fabio Liverani ha dimostrato di poterci stare nonostante il suo Lecce 2019/2020 abbia lasciato la categoria con una caterva di gol subiti.

E qui finiscono le elencazioni del passato. I successi sportivi non si costruiscono per quanto fatto e Pantaleo Corvino si è impegnato sin dal primo momento nella costruzione del “suo” secondo Lecce. Sin dalle prime dichiarazioni ufficiali, il direttore tecnico non sembrava dare per assodata la ratifica del prolungamento del contratto di Fabio Liverani al 2023. “Mi piace Liverani, ma dobbiamo parlarci faccia a faccia“, così Pantaleo s’esprimeva il 10 agosto sulla questione.

Quel faccia a faccia è arrivato, i segnali del summit in quel di Napoli erano positivi ma, in verità, Corvino ha solo prolungato la sua lettura sull’atteggiamento troppo difensivo di un professionista che tardava ad allinearsi all’operato di una squadra che è diventata grande nel panorama italiano insieme a lui. Così, a quattro giorni dal raduno, il taglio netto di ogni speranza. Delle motivazioni che hanno portato Liverani a fare questa scelta ne abbiamo parlato e ne continueremo a parlare, ma in questa sede, prima di passare all’esame, va ribadito il sommo ringraziamento per il suo operato.

La riconoscenza però non deve annebbiare le menti su ciò che verrà tra poco più di un mese: il Lecce ha vissuto un capitolo esaltante della sua storia, anche grazie a Liverani, ma il destino ha ancora tante, troppe, pagine bianche da riempire, e, se Liverani evidentemente non sarà il deputato alla scrittura, ci dovrà essere qualcun altro, di minore, uguale o superiore caratura (fortunatamente nel calcio c’è un sommo giudice chiamato campo) pronto a prendere la penna in mano.

Fabio Liverani non sarà mai ricordato come un allenatore aziendalista. La sua figura, potente e forte dei successi raccolti da Terni al Salento, è accentratrice. Ogni segnale positivo fatto capitalizzare, dalla maturazione di calciatori (Petriccione, Mancosu e Falco su tutti) è una referenza ben compilata nel suo curriculum. Il CV, agli occhi dei recruiter più attenti, conterrà però anche una serie di modi di fare da trascendentale, lo ripetiamo, “accentratore”, che potranno ben funzionare come successo al Via del Mare, come invece potranno creare sconquassi in altre piazze con più teste nel processo decisionale.

Qui, un proverbio un po’ desueto ma sempre attuale quando si tratta di descrivere l’orgoglio del leccese e di ogni tifoso del Lecce, si è soliti dire in vernacolo: “Lecce città d’arte, se ne frega di chi arriva e di chi parte”.

Un ciclo è finito, un capitolo bello di storia è stato chiuso con il punto. Il prossimo, ovviamente più difficile, ha però come protagonisti pochi uomini, forse non rock come il tecnico Fabio Liverani, ma certamente tanto innamorati di questi colori e, fino alla cocciutaggine, follemente fissati con il progetto US Lecce: alludiamo ovviamente a Saverio Sticchi Damiani, presidente tifoso, e ai suoi soci. Da qui, e dalla loro scelta per Pantaleo Corvino, dovrà ripartire la nuova epoca. Con orgoglio e sorriso per il passato vissuto, ma soprattutto con testa alta e coesione di fronte alle insidie.

 

Subscribe
Notificami
guest

8 Commenti
più nuovi
più vecchi più votati
Inline Feedbacks
View all comments
Marcello
Marcello
3 anni fa

Liverani doveva avere rispetto per la società che l’ha fatto diventare qualcuno.
Gli auguro comunque buona fortuna

mauro
mauro
3 anni fa

liverani si e’ comportato male quindi ne grazie e ne niente per quanto mi riguarda puo andarsene a fanculo

Gaspare
Gaspare
3 anni fa

A me sono sembrate strane le dichiarazioni del dottor Palaia (amatissimo da tutti noi tifosi) ma che non fanno altro che mettere i tifosi con l’allenatore.
Poi l’esonero accompagnato da parole dure.
Le dichiarazioni di Liverani che dicono tutto e il contrario di tutto.
È chiaro che qualcuno sta mentendo… Liverani?la società? Corvino?
Non si saprà mai molto probabilmente.
Per me cmq Liverani quest’anno (soprattutto quest’anno) poteva essere quantomeno una garanzia per i tifosi… garanzia sull’obiettivo da raggiungere.
Speriamo bene!
Forza Lecce

1abbonato
1abbonato
3 anni fa

La società ci dovrà spiegare per filo e per segno come è andata..non vogliamo spy story da urss anni 80

Susy
Susy
3 anni fa

INDIMENTICABILE Fabio nostro!

Commento da Facebook
Commento da Facebook
3 anni fa

Grande mister

Commento da Facebook
Commento da Facebook
3 anni fa

Grazie di tutto

Albj
Albj
3 anni fa

La situazione verificatesi lascia sgomenti noi tifosi e senza mezzi termini l’esonero del tecnico che ha riportato nel calcio che conta il Lecce, fa pensare a qualcosa di molto più grande delle parole di questi ultimi giorni, come se ci fosse allusione nel scendere in B per avere il paracadute del denaro. Infatti quanto detto dal mister sui molti infortuni dei calciatori lascia dubbi. Cmq forza e sempre LECCE. Siamo e rimarremo giallorossi.

Articoli correlati

Domani, il Lecce sarà opposto al tecnico romano, guida nella prima (e doppia) promozione dell'era...

Prima Meluso e poi Corvino hanno dato fiducia alle guide tecniche anche nei momenti difficili,...

La stragrande maggioranza dei protagonisti di quell’annata hanno vissuto poi stagioni in calando, segno che...

Dal Network

L'ex terzino del Lecce, friulano, ha detto la sua sul match in programma lunedì al...
L’allenatore del Cagliari è intervenuto in conferenza stampa a due giorni dalla sfida contro il...
L'ex difensore, tra le altre, di Udinese e Napoli, ha parlato dei bianconeri, attesi lunedì...

Altre notizie

Calcio Lecce