La compagine ligure conquista l’ultimo posto utile in Serie A battendo il Frosinone. Al timone della direzione tecnica c’è Guido Angelozzi, d.s. che a Lecce, tra il 2005 e il 2009, ha colto due retrocessioni e una promozione.
Guido Angelozzi torna a festeggiare un successo sportivo e lo fa a 12 anni dalla promozione colta nel Salento con Giuseppe Papadopulo nel 2007/2008. Il dirigente catanese è il costruttore dello Spezia che, in due anni, è riuscito a centrare un obiettivo in verità programmato da molte stagioni.
Il quotidiano Cittàdellaspezia descrive così il suo operato: “L’uomo che ha tradotto in realtà le ambizioni di un club ed i sogni di una tifoseria, ci ha lavorato per due anni ad una notte come quella passata. Decisionista all’interno, diretto nella comunicazione, protettivo nei confronti del gruppo, carismatico con i collaboratori, sapiente sul mercato, forse un tantino permaloso ma di certo rispettato da tutto il calcio italiano”.
E poi: “Il suo disegno prevedeva un gioco offensivo, il 4-3-3, tanti giovani, un monte ingaggi sostenibile, le plusvalenze del mercato e un occhio all’estero. Sono tutte idee del direttore tecnico, messe in campo da Pasquale Marino prima, con cui gli spezzini si sono divertiti, e Vincenzo Italiano, con cui gli spezzini si sono divertiti e lo Spezia ha scritto una pagina indimenticabile della propria storia”.
Lo Spezia, quindi, punta sull’esperienza dell’ex Lecce per affacciarsi ai tavoli del grande calcio di Serie A.
Con quel ds li l’anno prossimo è già serie b.
Il peggior da insieme a Pavone avuto a LECCE