L’ex allenatore giallorosso parla a La Gazzetta del Mezzogiorno (intervista di Antonio Calò) del nuovo corso targato Corvino-Corini.

SISTEMA DI GIOCO DI CORINI. «Perché il modulo 4-3-3 con il quale Corini intende fare giocare il Lecce abbia grande efficacia, sarà necessario mettergli a disposizione due esterni alti che siano molto abili in fase offensiva, in grado di supportare costantemente il gioco d’attacco e pure di garantire qualche gol, fermo restando che saranno molto importanti anche gli inserimenti delle mezzali. Se Falco resterà, allora il tecnico bresciano ha già in casa un calciatore in alto sulla destra e bisognerà individuare solo quello giusto sulla sinistra. In caso contrario, serviranno entrambi. Inoltre, dovranno esserci due sostituti di buon livello se non alla stessa altezza».

CORINI ALLENATORE. «Corini è molto bravo. L’ho studiato a fondo nel recente passato. Sa dare un’ottima organizzazione alle sue formazioni. Ha idee tattiche precise e non lascia nulla al caso.  Il fatto che, per sostituire Liverani, il presidente Sticchi Damiani ed il responsabile dell’area tecnica Corvino hanno scelto lui dimostra che la società intenda provare con convinzione a risalire subito in serie A».

MANCOSU DEVE RESTARE. «Un calciatore con le sue caratteristiche è difficile da sostituire. Sarebbe perfetto per il gioco di Corini. E’ bravo a rientrare, ha gamba, sa inserirsi e quando lo fa garantisce anche un bel numero di gol. Se il sardo abbraccerà il nuovo progetto potrà essere la pietra d’angolo intorno alla quale costruire l’edificio. Il centrocampo, in realtà, sarebbe quasi a posto. Tachtsidis in serie A è troppo lento e compassato, ma tra i cadetti, lo si è già visto nel 2018/2019, con la sua geometria e la capacità di verticalizzare o di lanciare, può fare la differenza in positivo. Accanto a lui oppure, in taluni casi, al suo posto, ci sarebbe Petriccione, che può essere utilizzato sia da play che da mezzala. Anche il goriziano, però, pare abbia estimatori in A. Inoltre, non va trascurato Majer, che è valido”.

DIFESA E CENTROCAMPO. “Molte delle 85 reti incassate nel 2019/2020 sono scaturite dal fatto che il centrocampo non abbia garantito il necessario filtro. Per la massima serie, era un tantino lento e poco aggressivo, anche per scelta evidentemente. Ma in B il livello è diverso, meno alto.  Inoltre, il nuovo allenatore giallorosso ha già parlato chiaramente di pressione da effettuare quando ad avere la palla sono gli avversari».

CODA. «Non lo scopro certo io. Ha appena contribuito a riportare in serie A il Benevento, con una cavalcata trionfale. Trai cadetti vanta un record di 21 centri ed è andato in doppia cifra altre due volte. Se ben supportato, può segnare tante reti con la casacca del Lecce».