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QdP – Stellone: “Con la coppia Corvino-Corini il Lecce è al sicuro”

L’ex attaccante giallorosso parla a Il Quotidiano di Puglia (intervista di Antonio Imperiale) del nuovo Lecce targato Corvino-Corini.

SERIE A CON IL LECCE, DA GIOCATORE. «Era il gennaio del 1999. Io ero rimasto fermo a Parma per via della frattura al tendine d’Achille. Corvino mi chiamò, voleva portare subito il Lecce in serie A. Ci riuscimmo con Sonetti. Contribuii all’impresa con sei gol in diciannove partite».

SERIE A CON IL FROSIONE, DA ALLENATORE. «Partimmo dalla C battendo il Lecce nella finale play off, e poi continuammo con i ciociari la stagione successiva sino al massimo campionato. Fu il Frosinone, dopo qualche anno, a battermi per la differenza reti di un gol contro il Palermo ai play off. Sarebbe stata ancora una volta serie A».

PANTALEO CORVINO. «Corvino ha idee chiare, grande personalità. È stato cruciale per me. Da Lecce spiccai il volo per Napoli. È molto bravo, Pantaleo, a scovare giovani talenti, ha orizzonti calcistici molto ampi, ha già fatto acquisti importanti».

LECCE UNA MULTINAZIONALE? «Sa quello che sceglie, Corvino. Io so che ha già portato al Lecce due calciatori italiani che possono dare una spinta determinante per le ambizioni della squadra, mi riferisco a Paganini e a Coda. Paganini l’ho avuto con me nel Frosinone sin da quando era nella Berretti. Ha fatto con successo la trafila dalla C alla B alla serie A, lasciando sempre il segno. È un ragazzo fantastico. Io me lo porto nel cuore. Ha grandi qualità e quantità, ci mette l’animo con grande generosità. È uno che in campo si sente sempre. Mi ricorda il Muller del Bayern Monaco. Coda l’ho incontrato più volte da avversario. È il bomber classico, molto dotato, completo, che ti garantisce i 14-15 gol, è uno degli uomini che aiutano a vincere le partite, i campionati».

CORVINO-CORINI, CHE COPPIA! «Con Corini siamo stati compagni di squadra nel Torino per due anni. Fu determinante, Eugenio era il nostro direttore d’orchestra, ci prendeva per mano, molto intelligente tatticamente. Ha il vantaggio di aver già vinto un campionato di B con il Brescia, conosce benissimo la categoria».

CHE SERIE B SARA’? «Saranno almeno sette-otto le squadre in corsa per i due posti di promozione diretta. Penso alla Spal che ha preso Marino, al Brescia che può monetizzare la cessione di Tonali, all’Empoli, alla Reggina, naturalmente al Frosinone. E poi c’è il neo promosso Monza che ha già fatto un grande mercato. C’è, naturalmente, il Lecce che si misurerà subito contro un Pordenone rivelazione, squadra quadrata che ha sfiorato la promozione e che ha grandi aspettative per il nuova campionato. Un debutto impegnativo per Corvino e Corini. Sarà un campionato con tanti turni infrasettimanali che favoriscono le squadre che contano su di una rosa ampia. Ci sarà ancora il Covid, purtroppo e gli stadi vuoti che faranno mancare le atmosfere giuste soprattutto per i calciatori».

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