Lecce-Pordenone, le pagelle: Mancosu e Petriccione hanno la testa al mercato, malissimo anche Coda. In avanti solo il polacco ed Henderson insidiosi.

LECCE:

Gabriel 7 – Le sue parate salvano il risultato in almeno tre occasione, soprattutto su Ciurria ad inizio match. Ma è in tutta la gara che si dimostra attento e preciso, in presa e palla al piede. Si capisce subito che è un lusso per la Serie B

Zuta 6,5 – Esordire con un mancino come terzino destra è cosa che sarà accaduta pochissime volte nella storia del calcio professionistico mondiale. Ma il macedone, con grande spirito di sacrificio, esordisce da guerriero, lasciando una sola azione dalle sue parti e proponendosi fino all’ultimo in avanti. Con un paio di idee che per poco non fruttano marcature

Lucioni 6,5 – Si presenta subito da big della categoria, dimostrando che, se per la A era forse non sempre prontissimo, tra i cadetti è inferiore a nessuno nel ruolo. Perfetto fino a metà ripresa, quando anche lui incorre in un paio di disattenzioni. Nulla di grave, è tra i migliori

Meccariello 5 – Primo tempo da incubo, in cui sembra essere tornare il pasticcione del primo Lecce cadetto di Liverani. Errori clamorosi a ripetizione, in un paio di occasioni manda letteralmente l’avversario in porta. Deve ringraziare Gabriel e le disattenzioni avversarie se si conclude a zero gol subiti, e non bastano un gol sfiorato ed un buon secondo tempo a riablitarlo

Calderoni 6 – Non un esordio esaltante per il mancino, che partecipa ai tanti errori di squadra, pur non incappando mai in grave disattenzioni. Soffre il dinamismo avversario ed appare pesante, anche se è tra quelli che corre di più in campo. In tre occasioni è pericoloso al tiro, dimostrando imprecisione ma anche audacia

Henderson 6,5 – Le idee importanti a centrocampo nascono praticamente solo dal piede dello scozzese, che sbaglia un cross e poi nulla più palla al piede. Sul suo destro l’occasione più nitida del Lecce: super Bindi gli dice di no. Dalle sue parti, inoltre, il Pordenone non sfonda mai

Majer 6 – Lo sloveno regista è la sorpresa di giornata. All’inizio malino, ma non tanto per colpa sua quanto per un Petriccione che fatica a dargli una mano a sinistra e per un avversario partito a duemila. Alla lunga sale in cattedra e disputa un match ordinato, privo di errori

Petriccione 5 – Tra le grandi delusioni di giornata, il regista friulano è letteralmente irriconoscibile, ma non solo per il codino. Lentissimo, prevedibile, impreciso in entrambe le fasi, quasi autolesionista: così non lo avevamo mai visto. Corini lo ha detto per un motivo, speriamo che il mercato finisca quanto prima

Listkowski 7 – Il polacco è nettamente il migliore del nullo attacco giallorosso, sin dai primi minuti. Se Mancosu e Coda sbagliano tutto, i suoi movimenti sono invece praticamente perfetti. Tante occasioni create, soprattutto un palo pieno che fa finalmente entrare in gara il Lecce

Coda 5 – Esordio peggiore era difficile immaginarlo per la nuova punta di Corini. Vince mezzo duello alto in tutta la gara, spreca almeno tre ottimi contropiede in tutta la gara ed è lento e pasticcione. Con un po’ di fortuna avrebbe sbloccato la gara nella prima frazione, ma resta troppo poco

dal 72′ Dubickas 5,5 – Il lituano è gettato nella mischia per palese assenza di risorse nella panchina giallorossa. E anche per insufficienza clamorosa di Coda, di cui fa meglio. Ma non che abbia fatto tanto: un paio di sponde ed una generale inadeguatezza a certi livelli

Mancosu 5,5 – Un’insufficienza solo mitigata dal sacrificio da capitano che ci mette in ripiegamento, dopo aver corso tanto. Ma il resto, escluso un tentativo volante alto di poco, è tutto da dimenticare. I gol in A e le voci di mercato non si ignorano facilmente, e lui lo dimostra palesandosi spesso, se non sempre, disattento

dall’80’ Adjapong sv

All. Corini 6 – Una sufficienza striminzita, perché se il Lecce delude non è colpa sua e perché davvero con una rosa così corta è impossibile inventarsi altro. I giallorossi non demeritano totalmente, tuttavia producono un calcio abbastanza scolastico, con una condizione fisica non esaltante e idee ancora confuse. Quanta strada c’è da fare

PORDENONE:

Bindi 7 Vogliacco 6 Camporese 6,5 Barison 6 Falasco 6 Magnino 5,5 Calò 6 Rossetti 5,5 Mallamo 6,5 (76′ Gavazzi sv) Diaw 6,5 (71′ Butic 6) Ciurria 6,5 All. Tesser 6,5