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De Picciotto: “Pronto a riportare il calcio a Trapani. Il mio interesse? Anche investimenti al di fuori del calcio, come a Lecce”

Il socio giallorosso parla all’edizione palermitana di Repubblica e fa il punto sulla trattativa per l’acquisizione del Dattilo.

QUAL E’ LA SUA STORIA? «Innanzitutto, mi faccia dire che sono italiano e non svizzero, come continuano a dire di me. Sono stato 40 anni in Svizzera, ma mi sento italiano a tutti gli effetti. Ho investito in diverse parti del mondo e poi mi sono stabilito in Puglia».

CONOSCEVA TRAPANI? CHE OPINIONE SI E’ FATTO? «Ottima. La gente è molto gentile e accogliente. Il centro storico mi è piaciuto molto, meno il lungomare. Complessivamente, la mia sensazione immediata è positiva».

INGRESSO NEL CALCIO. «Ho 77 anni, e da 60 seguo il calcio internazionale: mi è sempre piaciuto. Arrivato in Puglia, con molta fortuna e un po’ di talento, ho contribuito all’ascesa del Lecce, di cui sono socio, dalla serie C alla serie A».

INTERESSE PER IL TRAPANI. «Due mesi fa mi ha contattato una persona di Trapani, pregandomi di prendere in considerazione l’ipotesi di rilevare la società. L’idea ha destato subito il mio interesse, ma viste le carte mi sono accorto che c’erano 5 milioni di debiti. Sarebbe costato troppo, considerando anche cosa sarebbe stato necessario per approntare la stagione successiva. Poi, sapete bene com’è andata, come sono precipitate le cose del Trapani.  Mi è stato suggerito di accorciare di un anno l’operazione attraverso il Dattilo, ed eccomi qua».

ASPETTATIVE. «Sono venuto senza idee preconcette, a guardare la situazione e valutare le possibilità concrete che offre questo territorio. Il mio interesse è anche per investimenti al di fuori del calcio, come del resto ho fatto a Lecce. Ho visto il palazzo della Banca d’Italia: faremo uno studio e inoltreremo un’offerta per l’acquisto. È chiaro che dobbiamo valutare proprio l’entità dell’offerta. Quanto al calcio, non dipende solo da me la conclusione felice della trattativa».

DA CHI DIPENDE? «Siamo in due a sederci intorno a un tavolo e a dover trovare un accordo definitivo. E poi, anche il ruolo del sindaco diventa importante in una situazione come questa. Ci deve essere, inoltre, il gradimento della piazza, dei tifosi. Una cosa del genere va fatta in modo elegante, senza imporre niente. Di sicuro, se si deve fare l’affare, non si deve perdere tempo».

DATTILO. «Onestamente, mi ha fatto una buona impressione.  Ho visto di meglio e di peggio».

RINFORZI PER PUNTARE ALLA C? «Tutto si può migliorare.  Ma non mi faccia dire altro sull’argomento. Non mi sento di giudicare il lavoro fatto degli altri, ne ho sempre massimo rispetto».

COSA SI SENTE DI DIRE AI TIFOSI? «Non voglio creare inutili illusioni. Capisco benissimo che la delusione è stata grande e le attese sono tante. Prima di parlare, però, bisogna portare a termine le cose. Dico solo che si deve essere ragionevoli. Oggi, è prematuro parlare di programmi».

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3 anni fa

Mo ne mannu l iban meu se nu sape du la mintire lì sordi!

RosarioBiondonelcuore
RosarioBiondonelcuore
3 anni fa

Non vorrei essere frainteso e nemmeno essere scambiato per uno di quei tanti corvi che girano intorno alle varie testate giornalistiche sportive del LECCE vedendo e vendendo solo male e veleno, ma questa storia mi lascia riflettere molto e mi vado a spiegare.
Quest’anno siamo partiti con il pronti via sentendoci ripetere sempre da tutti gli addetti ai lavori dell’Unione sportiva LECCE la parola patrimonializzazione, dopo aver disputato un intero campionato di A con pochissime e rare apparizioni di questo illustre socio che nel frattempo instaurata rapporti a Taranto e provincia, anche nel settore sportivo piuttosto che dare fondo alle proprie risorse con qualche sforzo in più portando almeno altri due elementi in rosa(che poi sarebbe bastato nn far partire La Mantia e Tabanelli secondo il mio modesto avviso) per poter veramente aspirare ad una salvezza.
Oggi nuovamente si sente di questi intrecci degni della peggiore puntata di Beautiful per potersi accaparrare il marchio Trapani.
Secondo me questo imprenditore ha capito come appropriarsi delle simpatie dei locali tramite il tifo e quindi il calcio per potersi muovere indisturbato sui suoi veri progetti che sono prettamente di carattere imprenditoriale immobiliare.
A questo punto meglio guardare altrove senza illuderci e sperare nei suoi quattrini.

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3 anni fa

Forse è ora di cercare un nuovo socio questo ha solo interessi immobiliari

carlo
carlo
3 anni fa

???

Requenzino
Requenzino
3 anni fa

Spero abbia messo in conto gli annessi e connessi del territorio dove è andato ad investire, che non pensi che avrà a che fare con dei rubagalline come quegli sbrindellati che a Savelletri gli hanno bruciato due alberi chiedendogli goffamente il pizzo e facendosi prendere con le dita nella marmellata.

enzo
enzo
3 anni fa
Reply to  Requenzino

ha fatto gli stessi calcoli con annessi e connessi, quando è venuto da noi a comprare il banco di Napoli… pensi che noi siamo messi meglio rispetto a loro… vatti a fare una vacanza là, un mare che il loro peggiore è il nostro migliore mare, e poi mi dici…

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