I biancazzurri, partiti con ambizioni di playoff dopo la C sfiorata un anno fa, hanno fatto un punto alla prima. Poi 4 ko di fila e tante critiche.
Il Lecce scenderà in campo lunedì sera a chiusura del sesto turno di campionato, ospitando quella che è la principale delusione di inizio stagione, il Pescara. I biancazzurri chiudono infatti la classifica di Serie B a quota 1, in piena crisi rappresentata dalle 4 sconfitte di fila incassate. Non un gran biglietto da visita nel giorno del ritorno al Via del Mare per Massimo Oddo, la cui panchina è a rischio.
Oddo che, da tecnico avversario, solo due mesi e mezzo fa aveva assistito alla salvezza del Delfino, arrivata soltanto ai rigori a Perugia. Il Pescara ha infatti rischiato tantissimo nella passata stagione, andando ad un passo da quel baratro rappresentato dalla retrocessione in terza serie. Si era deciso poi di puntare proprio sull’allenatore dell’ultima promozione in Serie A, partendo con ambizioni di playoff e con una rosa non certo da bassifondi.
L’avvio di stagione è stato però un incubo, tanto da far apparire illusorio anche il pari in casa con il Chievo Verona. Poi Galano e compagni hanno completamente perso la bussola: 4 sconfitte di fila, tra cui le due esterne pesanti con Reggina e Venezia (3-1 e 4-0). Agli abruzzesi servono ora punti pesanti, perché la panchina di Oddo è a dir poco traballante.
Per il Lecce guai sottovalutare però i singoli adriatici, assolutamente non da ultimo posto. Tra i pali Fiorillo è una certezza, come in difesa Bocchetti, Antei e l’ex Drudi, che è però infortunato. Un altro ex giallorosso guida il centrocampo: il capitano albanese Ledian Memushaj. Assieme a lui il regista Valdifiori, ma anche il dinamismo di Omeonga e Busellato. Davanti le stelle sono due, Galano e Asencio, ma occhio anche a Ceter, colombiano in prestito dal Cagliari.