L’ex attaccante giallorosso Mino Francioso parla al Quotidiano di Lecce (intervista di Antonio Imperiale) del momento felice che si sta vivendo in casa giallorossa.

CORRI LECCE. “Corri, Lecce. Corri sulle ali del vento di questo tempo felice. Cogli il momento. Ne vale la pena. I punti conquistati nel girone di andata valgono oro per il futuro della stagione, quando, dopo il giro di boa tutto si farà più difficile. Noi, appena sbarcati in B dalla C, eravamo primi alla fine del girone di andata. Poi la marcia si inceppò nella seconda fase del torneo e la serie A la prendemmo alle ultime due battute, il successo col Torino e il trionfo di Cesena, 3-0, lo storico balzo dall’inferno al paradiso“.

LECCE DI OGGI. «Questo Lecce di Corvino e di Corini è tutta un’altra cosa rispetto al nostro. Noi avevamo i giocatori contati, molte partite le concludevamo in dieci per qualche espulsione. Era pure una bella “rosa”, la nostra, ma con i petali contati. Questo Lecce che il presidente Saverio Sticchi Damiani ha allestito sotto la regia di Pantaleo Corvino in sintonia con Corini, è una super corazzata. Tanta gente di qualità e di personalità, arrivi di valore accanto alle conferme di grande importanza”.

RICORDI GIALLOROSSI, ANNI ’90. “Fu una vittoria sul Chievo di Malesani a rilanciarci subito alla settima giornata di quel campionato. Dopo le prime cinque vittorie eravamo incappati in una brutta sconfitta a Genova. Ci serviva la riprova. Al Via del Mare segnai io il rigore dell’l-0, poi Casale e Palmieri fecero il tris. Vincemmo 3-1 e fu una ripartenza importante”.

SERIE B DI OGGI. «Ci ​​sarà verosimilmente il Chievo nella bagarre finale sulla via della serie A. Il Chievo insieme all’Empoli, alla Salernitana, al Frosinone, alla Spal che manda già segnali forti e che ha appena eliminato il Monza dalla Coppa Italia, ma la squadra di e Berlusconi vorrà raggiungere il Milan, e poi il Brescia. Ma ci sarà certamente il Chievo con il valore aggiunto di Giaccherini, con il Garritano che ha fatto la felice trafila nelle nazionali giovanili, con Djordevjc, con Fabbro, un allenatore, Aglietti, che vuole lasciare tracce profonde come quelle lasciate da Corini. Il Chievo può essere virtualmente già davanti al Lecce in classifica considerato che ha una partita in meno rispetto ai giallorossi. Sì, sarà una prova del nove, ma questo Lecce si confermerà, perché quest’anno ha davvero qualcosa di speciale”.

ATTACCO SUPER. “Una squadra che mette a segno, uno turno dopo l’altro, prima tre, poi cinque, poi sette gol ha davvero qualcosa in più degli altri. Il crescendo è una conferma di un progetto che ha trovato la sua migliore realizzazione. Sette gol dicono tanto, anche se la Reggiana magari aveva anche le ferite del Covid, il maledetto virus che rischia di insidiare la regolarità del torneo. Coda ha il gol nella corde, nel dna, è il padrone dell’area di rigore, avrebbe già meritato vetrine luccicanti, e poi la faccia del polacco Stepinski è un’altra faccia da gol, così come quelli di Pettinari, tanti gol appena nella scorsa stagione. Ma ciò che fa grande il Lecce e la struttura della squadra, con capitan Mancosu che sa accenderne l’animo, ma anche con un Tachtsidis che accende le luci quando tocca palla e i sostegni importanti di Paganini e di Henderson E la spinta di Adjapong. Sarà davvero una gara ad alto livello».