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Lecce, attese risposte “da squadra” per uscire dal momento di difficoltà

Se è vero il luogo comune che il reale valore di una squadra si vede nei momenti di difficoltà, Lecce-Vicenza di domenica sarà un bel banco di valutazione per i giallorossi.

Se è altresì vero che una squadra è tale, e non una somma di individualità pur di pregevole fattura, se riesce a trovare la spinta per mettersi alle spalle questi brutti momenti. Beh, siamo a due indizi.  E, provocatoriamente ma non troppo, se è vero che staff tecnico e calciatori sono coesi e col muso ben puntato all’uscita dal tunnel, signori, impossibile non attendersi una risposta dalla partita post-natalizia in cui il Via del Mare, purtroppo ancora inesorabilmente vuoto, ospiterà il Lecce dopo lo zero alla voce punti raccolti con Pisa e Spal.

PARAGONI TRA PARTITE. Ci eravamo lasciati solo pochi giorni fa con il passaggio a vuoto di martedì allo stadio Mazza. La squadra non ha conosciuto pause, lavorando alacremente anche in questi tre giorni di festa che precedono il match col Vicenza. L’1-0 deciso da Strefezza porge sì al Lecce degli ingenerosi numeri: 3 punti in 5 gare e 18°posto virtuale in classifica prendendo in esame appunto le ultime cinque giornate. Non è però né la sede né il momento per farci portatori di un opinione negativa. Vediamo i dati di fatto. Questi ultimi, dall’altra parte, hanno registrato un Lecce propositivo in casa spallina. Occasioni non sfruttate (tutti s’aspettano il ritorno di Coda) e, udite udite, meno errori difensivi rispetto alla preoccupante fase di coperture vista ultimamente. Uno scalino saltato a pié pari nonostante la difesa più che inedita col trio Adjapong-Lucioni-Zuta. L’1-0 di martedì, in un forzato accostamento delle ultime gare, resta sì una sconfitta, ma l’economia della gara lo avvicina più al pari con la Salernitana che al capitombolo interno col Pisa. E dopo la gara con la Salernitana la “voce” dei più decantava un dominio giallorosso sporcato solo dall’approccio difensivo. Nel calcio decembrino fatto di impegni a raffica il giudizio può cambiare velocemente, ma mai perdere raziocinio e calma.

DIFFICOLTA’ E NODI. Il Lecce degli ultimissimi tempi sta affrontando anche delle difficoltà non differenti. Non stiamo mettendo a tavola delle esimenti, ma ritrovarsi senza la propria guida tecnica non è facile. Corini è arrivato tre mesi fa con il compito di dare una diversa identità a una squadra costruita con un concetto differente dal passato e, diciamocelo, con una “scadenza” facente parte di un progetto triennale. Lavorare da remoto non è facile in questo settore, soprattutto se si è in un periodo in cui le avversarie, specialmente le più dotate tecnicamente, hanno messo in cantiere un modo per limitare le armi migliori. Gli allenatori dovranno quindi, almeno in poco tempo sino alla sosta con annesso avvio del mercato di gennaio, trovare un nuovo modo per far male, per carità non mettendosi alle spalle i tratti distintivi dell’identità dei giallorossi in avvio. Ma aggiungendone altri. Da grande squadra. Vincendo quelle proverbiali partite “sporche”, le gare commentate, diciamocelo anche un po’ semplicisticamente, come le vittorie della grande squadra che s’impone anche non meritando.

AL DI LA’ DEL CAMPO. Uscendo dal rettangolo verde, non si può sminuire l’importanza di Lecce-Vicenza di domenica pomeriggio. Dopo, i salentini affronteranno Cittadella (una bestia nera) e il Monza pieno di talenti. I tifosi del Lecce hanno bisogno delle prime risposte in un momento un po’ così di questa stagione. In verità di momenti un po’ così in campionato ne abbiamo visti già tanti, ma poco calcistici. Dall’inversione di rotta di Fabio Liverani all’arrivo di Corvino e Corini si sono gettate le basi per un nuovo Lecce, candidato a dire la sua anche in cadetteria, ma senza ansie. L’atipico calciomercato settembrino ha complicato il lavoro di mister Eugenio. L’impressione, smentita fortunatamente dai singoli, è che la nascita del gruppo Lecce 2020/2021, già complicata per fattori esterni incontrollabili, sia stata ritardata dalle, siamo sinceri e corretti, legittimissime ambizioni di molti tenori rientrate, a causa di scelte e congetture. I calciatori sono, appieno, successivamente, e fortunatamente al centro nel progetto. La serie positiva ha dato più forza alle decisioni e al nascente Lecce CorvinCoriniano che, ne siamo certi, possiede tutte le potenzialità per fare bene, e sin da subito. E lo abbiamo visto anche poco fa numeri alla mano. La Serie B, i tifosi del Lecce e, pian piano, anche la classifica, però, esigono delle prime risposte “da squadra”. Per gridare al mondo il proprio valore in primis nei momenti di difficoltà.

 

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Lorenzo Caroli
Lorenzo Caroli
3 anni fa

Dispiace dirlo ma il Lecce attuale Non potrà evitare la retrocessione in serie C.
Giocatori senza entusiasmo e senza ambizioni diventano una squadra di Pippe!
Il Lecce in campo non esprime niente, solo grande debolezza in tutti i reparti a partire dal portiere!

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