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Liverani esonerato a Parma. Dopo il Lecce, una crescita fermatasi per…solitudine

Si conclude alla sedicesima giornata l’avventura di Fabio Liverani al Parma. E’ stata fatale la sconfitta per 3-0 con l’Atalanta. Le esimenti sono tante, dalla mancata preparazione precampionato al poco tempo per assemblare la squadra, ma in gialloblu la pazienza è stata poca. Giusto o sbagliato? Il campo ha parlato e gli emiliani fanno parte del treno di coda dopo i proclami di salvezza tranquilla.

Sarebbe facile “gioire” facendo finta di dimenticare tre anni storici, vissuti con un’amore intenso e con una doppia promozione che, seguita dalla salvezza nella massima serie, avrebbe rappresentato un record, uno dei punti più alti dell’ultracentenaria storia del Lecce. Sarebbe altresì facile picchettare con lo scalpello nella pietra e rendere ancor più marcati gli avvenimenti pocanzi descritti, sciacquando con un colpo di spugna il burrascoso addio di agosto lasciando solo il romanticismo per quello che è stato. L’equilibrio non va di moda ma dev’essere il principio basilare su cui analizzare, dalle nostre meridionalissime latitudini, la fine del rapporto tra il Parma e Fabio Liverani.

Alla guida del Parma, il trainer, sempre schietto e diretto nelle sue conferenze, ha spesso parlato di una squadra non amalgamata, di una forma “mai superiore al 50 percento”. Nelle sue parole dopo la sconfitta casalinga col Torino, vero punto di non ritorno della sua storia, sembra riavvolgersi il nastro della stagione del Lecce 2019/2020, imperniato sì su un’eccelsa idea di calcio non applicata sul rettangolo verde: “ Quello che ci manca è quel guizzo, è un problema che abbiamo non perché non creiamo, ma perché non riusciamo a fare la scelta determinante per poter fare gol. Si tratta di un problema che dobbiamo risolvere. Per poter vincere ci vuole qualche spunto che delle volte viene dal gioco corale, che è stato creato; ma anche dalle giocate individuali. Per vincere le partite in questo campionato ci vuole un po’ più di determinazione nell’inventarsi la giocata e non essere troppo scolastici”. Tante volte abbiamo ascoltato e letto Liverani in questi toni, forti contro i suoi calciatori punzecchiati per cercare di dare il meglio.

E così è stato anche nelle ultime interviste rese da tecnico del Parma dopo il ko in casa dell’Atalanta. “Io ai saluti? Non vado al campo col pensiero dell’ultima partita, sicuramente si faranno delle valutazioni. Io posso fare sul campo tutto quello che si può fare per giocare una partita“. E poi, dagli studi di Sky si chiedevano lumi sul suo operato: “Autocritica? C’è da fare, non riusciamo a fare gol ma con questa rosa difficilmente avremo mai il pallino del palleggio. Nessuna squadra che ha fatto cambiamenti sta facendo meglio rispetto all’anno scorso. Senza Gervinho e Karamoh manca chi segna, davanti numericamente siamo pochi”. Evitata con un dribbling secco l’espressa domanda sugli eventuali errori compiuti da allenatore. I maligni, o per dirla con un termine moderno gli haters, direbbero: film già visto e sentito.

E, in un certo senso, siamo d’accordo. Qui, nel Salento, Liverani, in poco tempo, ha ridato fiducia ad un’ambiente ormai abituato alle delusioni in Serie C e, con un nuovo modo di concepire il calcio con il pallone sempre tra i piedi alla ricerca dello spazio giusto portando tanti uomini all’attacco, il sogno divenne realtà. Liverani è salito in cattedra però in Serie B. E’ lì che il suo modo di fare calcio ha sorpreso tutti, a partire dai tifosi del Lecce. Nessuna paura di prenderle, voglia di portare tanti uomini nell’area avversaria.

Anche in A la ricetta, l’unica, per sua stessa ammissione, disponibile, è stata il gioco propositivo. Fa niente se si perde 5-0, bastano i punti, e i punti possono generarsi anche da pareggi e vittorie di misura. Per lunghi tratti di campionato la fiducia sembrava alta, poi il calo invernale, il tris di vittorie a dare speranza prima del buio. Covid, lockdown, ripartenza con nuove regole e stadi chiusi, particolare pesante per il calore che si viveva al Via del Mare, e retrocessione, inesorabile dopo gli scontri diretti persi. Altre esimenti sì, ma la responsabilità rimane.

Il Parma ha cambiato chip rispetto ai fasti di D’Aversa, altro simbolo di risalite dai bassifondi del calcio, abbassando anche un po’ l’asticella delle ambizioni fino all’arrivo del magnate americano Tim Krause. Liverani, prescelto del nuovo d.s. Marcello Carli, ha preso in fretta il treno della Serie A dopo la fine del campionato. Troppa fretta? Dopo Lecce-Parma 3-4 ci fu una sorta di speranza regalata da Fabio Liverani ai tifosi del Lecce, delusi dopo la retrocessione ma fiduciosi di trovare la forza per ripartire. Ok, ma insieme al tecnico che ha regalato loro la resurrezione calcistica. Accolto con diffidenza dalla piazza ducale, Liverani ha puntato forte su sé stesso e sulle sue credenze, decidendo di proseguire il suo percorso di crescita da solo e non con la creatura che lo ha portato per mano dagli inferi all’Olimpo. Così non è stato, Pantaleo Corvino ha offerto un’importante contratto al tecnico, ma la voglia di recitare sul palcoscenico più prestigioso ha preso il sopravvento.

Scelta rispettabilissima, è inutile fare la paternale, è dannoso farla ora dopo l’esonero, ma resta il dato di fatto dei successi e restava un legame di stima forte, fortissimo, più forte del risultato sportivo e degli errori visti l’anno scorso, di programmazione e di campo. Ma, signori, dagli errori si cresce. Purtroppo, Liverani decise di voler crescere senza il Lecce. Resta il rimpianto, ma tutte le parti hanno l’obbligo di guardare avanti. Con nel cuore anche ciò che è stato…

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3 anni fa

Ciao ciao

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3 anni fa

Ma il nostro allenatore chi è? Liverani o corini? Mo ci mettiamo a seguire tutti gli allentori ex lecce? Ma pensiamo a noi

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3 anni fa

Si chiama karma, nculu a mammata.

Nninu
Nninu
3 anni fa

Con l’idea di calcio che ha lui può allenare solo i cosmos il parma sembrava il lecce dell’anno scorso. In serie a non puoi prescindere da una difesa attendibile fatta di uomo contro uomo e non puoi lasciare il portatore di palla avversario libero di scegliere se scendere indisturbato fino in porta o lasciargli il tempo di scegliere a chi passare palla.. tutto perché non è importante subire gol ma farne uno di più…. praticamente zeman ubriaco…

paolo
paolo
3 anni fa

mi è piaciuto l’articolo sig. De Pandis xchè lo ritengo oggettivo e misurato.
Anch’io, come tanti o forse tutti, sono rimasto deluso e indignato dopo l’improvvisa fuga del mister da Lecce e l’approdo a Parma. Indubbiamente, conoscendo l’uomo come ambizioso e un po’ presuntuoso, avrei scommesso che in una prima occasione ci avrebbe lasciati.
Non si può però dimenticare, a prescindere da tutto, che nei tre anni in cui è stato a Lecce ci ha fatto vedere qualcosa di buono e di risultati e questo è innegabile ( ho conservato commenti di tifosi e stampa della ottime gare svolte specie contro squadroni in seri B e in A, vedi es. vittoria a Napoli) e lo stesso SSD lo apprezzava xchè ben sapeva di avergli affidato una squadra di mezzi pellegrini ).
Ora il dubbio che mi è sempre balenato alla mente : come sono andate realmente le cose nell’incontro con Corvino x arrivare ad un conclusione coì inaspettata e i rapporti con la ns dirigenza (SSD) non si erano un po’ incrinati allorchè il mister parlava di “miracolo” in caso di salvezza e il ns presidente si incazzava nel sentirgli dire quella parola…?

Sandokan
Sandokan
3 anni fa

Live.. Chiiiii? Ormai è il passato!!!! Sono comunque contento che questo pezzo di merda sia stato esonerato!!!!

Lupiae nel cuore
Lupiae nel cuore
3 anni fa

I Salentini son gente seria caro Fabio. I ns avi erano contadini pastori pescatori o campanari, gente semplice, non stupida, siamo pazienti, testardi, ma amiamo come nessun’altro e lo dimostriamo con i fatti (Lecce Atalanta 7- 0 con applausi). Per l’egocentrismo tronfio, la sbruffoneria cozzara guarda più a nord… e adesso accomodati sul divano col telecomando e rimugina sul tuo fallimento….in futuro cercheremo di non dar più perle ai porci

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3 anni fa

Purtroppo a Lecce abbiamo fatto sentire molti dei “Fenomeni”….!

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3 anni fa

Va coji mendule…

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3 anni fa

Ma chi se ne frega…

Antonio Arnesano
Antonio Arnesano
3 anni fa

Disamina oggettiva ma che non condivido pienamente..Il Signor Liverani ha fatto delle scelte che ognuno di noi rispetta..ne sono sicuro..il popolo giallorosso può essere eccessivo in alcune esternazioni, ma è sempre leale, non risparmia il cuore a chiunque il cuore lo abbia messo in questa squadra..il punto già detto è che il Signor Liverani ha palesato un comportamento da doppiogiochista, raccontando favolette e smentendole subito dopo..altro aspetto che nessuno gli ha perdonato è la presunzione spocchiosa di chi non si assume le proprie responsabilità.. direi ancora peggio, dichiarando che la colpa è la propria, ma facendo seguire subito innumerevoli cause esterne e che non dipendono da se stessi..ho sentito dichiarazioni del tipo..la responsabilità è mia, però la squadra non era alla mia altezza, i giocatori erano tutti di b e vedevano la a solo in televisione, poi il covid, poi la panchina corta ecc. Ecc…dunque gli errori si fanno, ma è diabolico non aver imparato, considerando che nel post esonero da parma le dichiarazioni sono copia incolla di quelle del 19 agosto..peccato Signor Liverani, che se fossero tutte vere le sue scusanti, pressoché nessuna neopromossa dovrebbe restare in A (si informi ad esempio di una squadra che si chiama Verona o Benevento quest’anno)..del Covid sembra abbia colpito solo il Salento anche se mi sembra di aver letto che abbia colpito anche qualche altro pezzo di mondo..riguardo la sua ‘grandezza’ da allenatore, a differenza della sua autostima, ho già detto ad Agosto, che lei ha già toccato il suo periodo migliore come allenatore, nei tre anni di Lecce..ora troverà qualche squadra che le darà una panca, più facile all’estero dove la conoscono meno..in ogni caso qualunque squadra dovesse ingaggiarla, ormai saprebbe chi è realmente Liverani, il nuovo Mourihno che ha come unica differenza di non aver vinto neanche un triplete…buona fortuna

Silvio Tenpesta
Silvio Tenpesta
3 anni fa

Condivido pienamente il tuo commento perché il mio credo è : “Prima ancora di essere un bravo calciatore, allenatore, professionista, artigiano, operaio, bisogna essere UOMO UMILE, ONESTO E LEALE!”
BUONA FORTUNA, LIVERANI.
FORZA LECCE SEMPRE E COMUNQUE!!!
?❤️?❤️?❤️?❤️?❤️?❤️?❤️

Sempregiallorosso
Sempregiallorosso
3 anni fa

Assolutamente discorde con la vs disamina.
Nessuno voleva tarpare le ali ma le cose si fanno con onestà e chiarezza come ha operato sempre la ns società.
Non si può speculare sull’onestà degli altri e guardare solo i propri interessi lasciando nei casini la società . Non è assolutamente corretto né tantomeno rispettoso di quella tifoseria che lo ha fatto rinascere

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3 anni fa

Ad uno che a 3 giorni dal ritiro ci lascia nella ….e fugge insieme al suo caro coppola non posso che essere contento del risvolto che ha preso la carriera,per le grandi squadre sae brusciatu,ben gli sta al cinghiale,mesciu leu a tuccatu face salti mortali cu ndrizza tuttu e ancora sta iastima?

LegioX
LegioX
3 anni fa

Le chiacchiere stanno a zero… se voleva 22 campioni lo doveva dire quando lo hanno assunto… forse credeva che fossero tutti pazienti e seri come il grande Presidente Sticchi Damiani ed i tifosi del Lecce. Personalmente io oggi festeggio!

Marco
Marco
3 anni fa

Complimenti per l’articolo!

D’accordissimo con Leccesempre!!!

Leccesempre
Leccesempre
3 anni fa

Un grande affabulatore nulla più. Ha avuto la fortuna di trovarsi al posto giusto al momento giusto, prima con una squadra costruita per vincere, poi in un campionato di B anomalo, con una buona squadra senza alcuna pressione. Una volta in A ha dimostrato pienamente alcune cose già parzialmente emerse: la presunzione smisurata, l’incapacità di autocritica, la grande capacità di scaricare sempre le proprie mancanze sui calciatori, riuscendo sempre a farsi addossare i meriti. Mettere sempre al primo posto le proprie ambizioni, anche a discapito degli interessi del club, è il suo credo e l’epilogo leccese è solo la normale conseguenza di quel che è. Bye bye

Antonio Arnesano
Antonio Arnesano
3 anni fa
Reply to  Leccesempre

Mi sembra che il Signor Liverani abbia messo tutti d’accordo..su di lui la pensiamo tutti allo stesso modo..non è facile ma in questo è stato bravo

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3 anni fa

Pareddu!

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3 anni fa

Bba zappa!!!

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3 anni fa

Ma cosa ci interessa di Liverani fatemi capire

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3 anni fa

A me personalmente non interessa una beneamata di quello che fa o non fa Liverani.

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3 anni fa

RIP Maestro. Infegna agli angeli a dire: Rifpoli, Lucioni, Meccariello, Dell’Orco. “Non poffo allenare la qualità”

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3 anni fa

Mister … Squadra inadeguata anche questa❓ ?

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3 anni fa

Cambia il nome della pagina……?

AL
AL
3 anni fa

Applausi per le parole giuste al momento giusto.

RosarioBiondonelcuore
RosarioBiondonelcuore
3 anni fa

Cosa avevo ed avevamo detto panzune LECCE e LECCE sono contento e mi fermo qui perché nn mi piace infierire ne inventare storielle come fa sempre questo signore qui quando sbaglia fallisce o semplicemente debba scappare via dopo aver dato la sua parola per restare.
Mi dispiace solo che ti pagano per nn fare il niente.

Rico
Rico
3 anni fa

Lo so che dovrei guardare solo a casa mia.. Ma sono contento!
Ora riparti dalla seconda serie indonesiana… Perché Presidenti e tifosi che hai avuto a Lecce non ne trovi da nessuna parte (ricordati gli applausi di Lecce Atalanta)
Statte buenu.

Bar BIGGI
Bar BIGGI
3 anni fa

LA MEDIA GOL ERA QUELLA DELL ANNO SCORSO ,CIOE 2 GOL A PARTITA,,QUINDI PER VINCERE BISOGNAVA FARNE 3 A PARTITA,,, OVER TUTTA LA VITA,,,, CONSEGUENZA LOGICA E MATEMATICA,, FORSE TI FARA BENE RICOMINCIARE A RIVEDERE IL TUO CREDO CALCISTICO.

Anto
Anto
3 anni fa

Complimenti articolo ben argomentato e misurato!

Torneremo in A
Torneremo in A
3 anni fa

Del Salento Rinnegato
Grattugiato dalla tua stessa supponenza
Ognuno ha quello che merita
Per te solo indifferenza.

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