Raramente si è visto, al Via del Mare ma non solo, un tecnico puntare a gara in corso in un big match su così tanti giovani insieme.
Una Nuovelle Vague (metafora cinematografica per indicare una tendenza innovatrice) così sostanziosa non si vedeva da tempo dalle parti di Lecce. Dopo anni e anni trascorsi a puntare sull’usato garantito come più rapida via per raggiungere gli obiettivi di promozioni o salvezze varie, al Via del Mare si cambia rotta. Una scelta di puntare sui giovani avviata a metà agosto, ma di cui forse soltanto ieri i tifosi giallorossi hanno toccato con mano l’entità.
L’impressione è che nei prossimi anni parleremo parecchio di giovani in rampa di lancio nel Lecce, dunque ci sarà tutto il tempo per approfondire. Ora ci concentriamo solo su un dato, quello dell’età media dei subentri in casa giallorossa registrata ieri nella ripresa del big match con l’Empoli. Cinque cambi, cinque giovani: raramente, a Lecce ma non solo, si è registrato qualcosa di simili. Esclusi naturalmente match snobbati di Coppa, gare di fine campionato o sfide magari già chiuse causa goleada all’attivo o al passivo. Qui parliamo di tutt’altro, visto che quello di ieri era un importante scontro diretto.
Listkowski-Bjorkengren-Rodriguez prima, Hjulmand poi, Gallo ancora dopo. Cinque elementi giovani, frizzanti, che hanno fatto tutti meglio degli esperti elementi a cui sono subentrati e contro l’avversario più forte ed in forma della Serie B. Età media: 21 anni e 2 mesi. Questo vuol dire sia avere alternative importanti su cui poter contare nei tanti impegni da qui a fine stagione, sia poter contare su una buona base da cui portare avanti il progetto. Lecce, questo è il futuro. Ora non resta che crederci, programmare, insistere.
mbiaggiati li pensionati
Grande lavoro da parte di Corvino e società, serietà, programmazione futuro e patrimonializzazione per questa società che ha un furuto roseo grazie alla competenza, e credo che nella seconda parte del campionato ci divertiremo sopratutto se l’ambiente sarà sano una volta mandate vie le mele marce dall’mbiente