Il collega Alberto Bertolotto ha raccontato nel dettaglio la situazione in casa neroverde nella nostra rubrica dedicata al punto di vista avversario.

Come arriva il Pordenone alla sfida di sabato? Che match di aspetti?

“I neroverdi ci arrivano in difficoltà ed in emergenza piena, e con il caso Diaw a tenere banco. Il giocatore ha le valigie in mano, ed anche se non si conoscono gli sviluppi definitivi è pressoché certo vada via. E’ arrivato Morra, ma è chiaro che questa situazione crei comunque dei grattacapi al tecnico. A ciò si aggiungono le tante assenze che complicano ulteriormente il lavoro di Tesser. Il Pordenone è squadra che concede pochissimo e fa giocare male le avversarie. Credo che sabato, alla luce di quanto detto, questo aspetto possa essere ancor più accentuato”.

Come giudichi fino ad oggi il campionato di Lecce e Pordenone? Come pensi possa andare a finire?

“Mi aspettavo qualche punto in più dai giallorossi, sia rosa alla mano sia viste le ottime prove e le vittorie di fila a novembre. Sarebbe potuto stare alla pari del Monza e giocarsela da una posizione migliore. Anche i neroverdi avrebbero potuto avere un paio di punti in più, ma fondamentalmente il livello è quello visto finora. C’è chi ha rivolto delle critiche alla squadra, ma il lavoro del club non si discute perché è sotto gli occhi di tutti. La salvezza tranquilla, obiettivo stagionale, è alla portata, dunque c’è da essere soddisfatti. In chiave promozione invece vedo bene SPAL, Monza ed Empoli, rispetto ad un Lecce che con l’arrivo delle gare ravvicinate si è attardato”.

Come dovrebbero scendere in campo i Ramarri contro i giallorossi?

“Si dovrebbe giocare con il 4-3-1-2, e viste la tantissime assenze l’undici è quasi fatto. Davanti a Perisan dovrebbero esserci l’adattato Mannino, uno tra Vogliacco e Stefani, poi Barison e dunque Falasco. In mediana spazio a Misuraca, Calò e Scavone, mentre Zammarini sarà il trequartista dietro la coppia Butic, Musiolik”.