Il giovanissimo attaccante del Lecce si sta prendendo le copertine in giallorosso, ed ora anche la principale testata sportiva iberica ne parla.

Era solo questione di tempo, ma si sapeva che le prestazioni super e l’impatto devastante di Pablo Rodriguez con il Lecce e la Serie B si sarebbero fatte largo anche sui rotocalchi del suo Paese d’origine, la Spagna. E così è stato dopo che ieri il Mosquito ha gonfiato la rete per la terza volta in cinque gare, a cui va aggiunto il rigore procurato con l’Ascoli. Grinta, rapidità e senso del gol che hanno attirato le attenzioni della testata sportiva più letta di Spagna, il celeberrimo Marca.

Alberto Rubio scrive così di Pablito: “Pablo Rodríguez (Las Palmas, 2001) sta iniziando a farsi un nome nel calcio italiano. Il suo nome suonerà familiare ai fan del Real Madrid. Non invano, visto che è stato lui ad aprire le danze contro il Benfica (2-3) per il ‘Raúl Madrid’ (il nickname della formazione Under 19 dei Blancos, ndr), permettendogli di conquistare la prima Youth League della sua storia. Quel gol contro le Aquile è valso oro per lui e per la squadra, ma la finale gli è costata caro sotto forma di infortunio. “Nella giocata precedente al gol sono scattato ed ho sentito uno strappo. La mia intenzione era chiedere il cambio, ma la palla è rientrata in gioco velocemente e mi sono lanciato. Sono stato fortunato che mi sia arrivato il pallone e sono riuscito a fare gol. Avrei voluto festeggiarlo, ma non ci sono riuscito. E’ il gol più importante che abbia mai segnato”, ha confidato a MARCA.

Il canario è stato chiamato a fare il salto dalla Juvenil A al Real Madrid Castilla (la squadra B del Real, ndr). Raúl contava su di lui – la stagione precedente aveva già giocato 11 partite e segnato due gol con la squadra B – ma sentiva che l’ingaggio di Hugo Duro minacciava le sue possibilità e scelse di fare le valigie in direzione Lecce. Lo ha fatto a titolo definitivo. I Blancos hanno solo conservato un’opzione su una vendita futura. Lo stop subito nella finale di UEFA Youth League e una positività al coronavirus lo hanno tenuto fuori nella prima metà della stagione. Non ha fatto ancora nulla di clamoroso, ma con il lavoro sodo è riuscito ad adattarsi al calcio italiano e guadagnare 3-4 chili di massa muscolare che iniziano a dare i loro frutti all’inizio del 2021.

“Sapevamo che l’Italia lo avrebbe aiutato a maturare e migliorare fisicamente. Inoltre, abbiamo creduto che potesse sfruttare gli spazi del gioco all’italiana con la sua velocità ed intelligenza“, sottolineano dal suo entourage. Gli infortuni e la mancanza di ritmo hanno fatto sì che non sia ancora partito titolare con Eugenio Corini, ma il suo rapporto minuti giocati/gol fatti è semplicemente spettacolare.

Il Lecce, che occupa posizioni nei playoff per la promozione in Serie A, avrà bisogno dei suoi gol nella parte finale del torneo. Il 4-3-1-2 di Corini favorisce il suo inserimento nello scacchiere tattico, poiché Pablo Rodríguez può fare da ‘9’ o da seconda punta, scendendo a ricevere o allargandosi sulla fascia. Nella ‘Fábrica’ lo hanno paragonato a Raúl e in Italia c’è già chi lo vede come un ‘futuro Inzaghi’. Al momento sono già diversi i club di prima fascia -in Italia si parla della Samp- che seguono da vicino le sue evoluzioni allo Stadio Comunale Via del Mare“.