L’attaccante giallorosso parla a La Gazzetta dello Sport (intervista di Giuseppe Calvi) del suo buon momento di forma e del Lecce di oggi.
USO DEI SOCIAL. «A dicembre è stata Gilda a convincermi ad aprire Instagram. Sono riservato, non mi piace apparire».
SENZA IL CALCIO. «Sono sempre andato dietro a un pallone, fermandomi al secondo anno di ragioneria. Forse avrei aiutato papà, che si interessava di auto e adesso ha una piccola concessionaria».
EX COMPAGNI. «Su tutti, Letizia, che è ancora nel Benevento, e Vitofrancesco, che è stato con me nella Cremonese e adesso gioca nel Lavello. E bello avvertire la loro vicinanza. Invece, Gallo è una splendida rivelazione: da quando è entrato in squadra, sorprende sempre più, gioca con naturalezza e padronanza nel ruolo. E dopo i miei gol si mette a esultare con me».
ALLENATORI DECISIVI. «Bucchi e anche Pippo Inzaghi che, pur non facendomi giocare nei mesi finali della scorsa stagione nel Benevento, mi ha insegnato tanto. Da un ex attaccante come lui, ogni allenamento per me era una lezione preziosa. Adesso mi godo Corini, capace di allestire davvero una potente macchina da gol».
EX CAPITANI AL BENEVENTO. «Già c’era Lucioni, a gennaio ci ha raggiunto Maggio: a 39 anni ha la forza atletica di un ragazzino».
PLAY-OFF? «Per me sono maledetti. Prima di perdere la semifinale per il salto in Serie A, con il Benevento contro il Cittadella, mi era andata male pure negli spareggi promozione per la B nel Crotone e nella Cremonese. Allora, corri Lecce, non fermarti più».
Qui la prima parte dell’intervista.
Chi riesce a far salire la propria squadra di categoria,deve avere la sua. Chance di diritto
ispanico esaltati ancora
PORTACI IN A DOVE ANCHE TU MERITI DI STARE ,UNA CHANCE IN A COL LECCE PER SMENTIRE TUTTI