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Individualismi, poca concentrazione e passo lento: gli errori da non ripetere nel finale di campionato

Il Lecce ha dato grossomodo il peggio di sé nel match perso giustamente contro una maggiormente pimpante SPAL.

Se vogliamo trovare un aspetto positivo al passo falso di ieri del Lecce con la SPAL è nel ruolo di monito che questo può assumere in vista delle prossime, decisive, uscite. Sì, perché i giallorossi visti nel trentatreesimo turno di campionato sono la brutta copia di sé stessi. Un manifesto di tutto ciò che l’undici di Corini non dovrà fare per ambire a mantenere il secondo posto.

L’aspetto più netto trasparito praticamente da inizio a fine gara con la SPAL è un passo decisamente più lento rispetto al suo solito. I salentini hanno giocato sotto ritmo, non riuscendo ad imprimere la propria intensità al gioco se non nei minuti immediatamente precedenti e successivi al gol di Majer. Nulla di paragonabile a quanto accaduto a Pisa, dove per metà match gli attacchi giallorossi si sono susseguiti, seppur imprecisamente, a spron battuto. A rendere ancor più eloquente i bassi giri a cui è andato il Lecce c’è il fatto di esserne uscito distrutto sul piano della lotta per le seconde palle, ad esclusivo appannaggio ospite.

Particolarmente visibile sono state le scelte delle giocate, troppo pendenti verso gli individualismi soprattutto quando il gioco si è fatto “duro” e c’era bisogno della forza del collettivo. Tocchi eccessivi, leziosismi, dribbling superflui e movimenti volti troppo spesso a sorprendere anziché andare sulla retta via della manovra orchestrata. Con il solo, evitabile risultato di aver prestato il fianco alla miriade di ripartenze biancazzurro.

Infine, i troppi cali di concentrazione che hanno pesato sul risultato. Di questi tempi, un peccato concedersene così tanti, vista l’attitudine da rapace affamata di punti che qualsiasi avversaria non può che avere. Un paio di facili gol sbagliati, le clamorose libertà di colpire lasciate a Valoti e Okoli. Il tutto a completare una lista da tenere bene in mente sotto la voce “errori da non ripetere” da qui alla fine del campionato.

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EMI
EMI
3 anni fa

Esprimo un mio pensiero. Contro le squadre attrezzate occorrerebbe che al tentativo di far gol fossero impegnati tutti coloro che ne hanno l’occasione anche dal limite, perché il bomber ritenuto più pericoloso viene braccato e ciò libera spazi sfruttabili da altri che però devono pur tentare. E lo stesso è al centro campo visto che la Spal ha messo su Hjulmand un ombra che gli ha impedito le pregevoli sue costruzioni. FORZA LECCE, NULLA È COMPROMESSO E I RAGAZZI LO SAPPIAMO CHE SONO TUTTI FORTISSIMI E UN CALO DI PRESTAZIONI PUÒ ANCHE ACCADERE. RIMETTETE L’ALTA VELOCITÀ AL VS.TRENO…

Silvio Tenpesta
Silvio Tenpesta
3 anni fa

Credo che non serva a nulla (anzi che sia nocivo) fare la caccia alle streghe.
Bisogna prendere atto che TUTTA LA SQUADRA NON È SCESA IN CAMPO CON I PIEDI PER TERRA E LA TESTA SUL COLLO. ?
Possiamo dire che i cambi sono stati tardivi ma il vero calo è stato mentale, di concentrazione e cattiveria agonistica.
ORA SU’ LE MANICHE E RIPRENDIAMO A GIOCARE “DA VERA SQUADRA! ?
FORZA LECCE SEMPRE E COMUNQUE!!!
?❤️?❤️?❤️?❤️?❤️?❤️?❤️?❤️

Commento da Facebook
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3 anni fa

Ah beh, se tutto si riduce al Majer che doveva essere più altruista…che poi è quello che ha chiesto il cambio perché a corto di benzina?
Raccontatemi della famosa panchina lunga, Rodriguez ed il Greco quelli con minuti tali da dire “sono entrato in campo”.
Il resto cambi tardivi e pochi minuti a disposizione per sperare di incidere per tanti calciatori, quasi offensivo direi, mai turnazioni se non dettate da problemi fisici o squalifiche..quindi alla fine se Mancosu non ne aveva più perché aveva tirato la carretta, ora a questi che gli diciamo? Panchina lunga…di depressi, altro che gruppo! Forza Lecce!!

Giovanni
Giovanni
3 anni fa

Concordo in toto, qualcuno deve mettersi in testa che no c’è nulla di scontato, a maggior ragione in serie B, spero che il presidente si faccia sentire

emiliano
emiliano
3 anni fa

Adesso vi aspetta il Vicenza che Di Carlo fustigherà dopo lo 0-3 di oggi…

Commento da Facebook
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3 anni fa

Solo Majer doveva essere altruista in occasione dell’azione del potenziale 2-1? ??‍♂️

Antonello
Antonello
3 anni fa

Giustissimo

Oronzo
Oronzo
3 anni fa

Il più grosso rimpianto è la traversa colta in pieno recupero, con un pizzico di fortuna avremmo pareggiato, questione di centimetri

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