Il congedo della SPAL è stato accompagnato dalle proteste furiose di 250 tifosi, che hanno “accolto” la squadra fuori dal centro sportivo Fabbri, quartier generale degli estensi.

Finisce nel peggiore dei modi l’annata della SPAL allenata nella seconda parte di campionato da Massimo Rastelli. Un nutrito gruppo di tifosi ha contestato apertamente la squadra che ha chiuso al nono posto il campionato di Serie B, mancando la qualificazione ai playoff. L’appuntamento, annunciato dalla Curva Ovest, ha richiesto anche il dispiegamento di forze dell’ordine. “Vi avevamo chiesto solo di onorare la maglia. Sparite mer…”, l’eloquente striscione dietro cui si sono stretti i supporter ferraresi. La squadra, all’uscita dal centro, ha ascoltato i cori poco lusinghieri. Il centrocampista Alessandro Murgia, secondo quanto riporta Lo Spallino, è stato l’esempio scelto per rappresentare l’archetipo del calciatore che gli spallini non vorrebbero più vedere in campo: “Tu la maglia non l’hai mai sudata – gli è stato detto – nessuno di voi l’ha fatto. Non meritate rispetto, siete dei pagliacci”.

Delle avvisaglie di malcontenti si ebbero già a febbraio, quando, sotto la gestione Marino, i tifosi chiesero un maggior impegno alla SPAL. La sterzata impressa da Rastelli però non è bastata a centrare i playoff. L’esperto Sergio Floccari ha risposto alle contestazioni esprimendo un pensiero in rappresentanza della squadra: “Qualsiasi cosa io vi dica non servirebbe a un c…., quindi stiamo qui e ascoltiamo cosa avete da dire. Ognuno poi si guarderà allo specchio e saprà se ha fatto il proprio dovere o no”. La conciliazione non è andata a buon fine, tant’è che qualcuno gli ha chiesto di dissociarsi da un gruppo di giocatori considerati dei mercenari. Floccari si è opposto, ribadendo che la squadra si è impegnata sino alla fine.