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“Vi blagodaram” Pandev, il canto del cigno del campione diventato grande tra Macedonia e Italia

L’uomo del giorno di Euro2020: il centravanti del Genoa ha giocato l’ultima partita con la propria Nazionale dopo una storica qualificazione alla fase a gironi.

“Vi blagodaram”. Nel match di Euro2020 perso 3-0 dalla Macedonia del Nord contro l’Olanda si è arrivati all’epilogo della storia scritta nel destino del sempreverde Pandev. Un’ultima pagina ricca di lacrime e sorrisi che lo rende l’uomo del giorno, a discapito di Wijnaldum che con una doppietta ha superato Van Basten nella classifica dei marcatori all time oranje. Quando nacque a StrumicaGoran era semplicemente un cittadino della Jugoslavia. Ora, 38 anni dopo, viene incoronato come Goran I. La Macedonia del Nord fu riconosciuta come indipendente 8 anni più tardi la sua venuta al mondo. Nel 1991 lui già segnava e sognava di diventare un grande goleador. Uno di quei giocatori capaci di essere prima uomo e poi calciatore. Ha sempre portato alta la bandiera del sole nascente dei Balcani ma in patria ci ha giocato per solo un anno: nel Belasica. Poi la chiamata dell’Inter (che però la prima volta lo volle solo per la Primavera, per poi richiamarlo per il Triplete) nel 2001. Un anno cruciale nella sua carriera. A giugno il debutto con la Nazionale maggiore in un 3-3 contro la Turchia e in agosto la sua prima volta in Italia.

Goran, una storia tra l’Italia e la Macedonia

Goran Pandev è la Macedonia del Nord per i 20 anni in cui l’ha rappresentata, le 122 partite giocate e i 38 gol segnati. La Macedonia del Nord vive in Goran Pandev perché è il recordman di marcature e di presenze, perché ha segnato il gol valso il pass per il primo storico Europeo disputato dalla sua Nazionale e perché ha firmato la prima rete in questa competizione. Goghi, come veniva chiamato da piccolo, è diventato grande in Italia: alzando al cielo coppe, campionati e Champions League. Ha sfornato più di 100 gol rappresentando la Lazio, il Napoli, l’Inter, lo Spezia per una stagione e ora il Genoa che aspetta di sapere se Goran vorrà continuare a giocare. Agile e tecnico, dribblatore e finalizzatore. Pandev è anche un maestro delle punizioni: storica quella segnata al derby di Milano, quando Mourinho, che aveva già chiamato il cambio, prima di sostituirlo lo lasciò in campo proprio per calciarla. In quella squadra giocava Sneijder, un genio del pallone, e dagli spalti lo ha applaudito anche nella sua partita d’addio ad Euro2020.

Un match che avrebbe anche potuto non giocare. Perché lui la Nazionale ha pensato di lasciarla più volte, ma quando la Macedonia chiama lui non può che rispondere sempre presente. Raccontato come umile, simpatico e sempre a disposizione si è rimboccato le maniche per l’ultimo sforzo con i propri connazionali. Ecco perché la Macedonia del Nord, casa sua, e l’Italia, la sua seconda patria, devono dirgli: “Vi blagodaram”. “Grazie mille”

 

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