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Corvino: “Sono la prima sentinella del Lecce. Il mercato? Abbiamo fatto trenta, potevamo fare trentuno”

Il direttore tecnico del Lecce ha detto la sua sulle operazioni condotte in questa sessione estiva di calciomercato.

PENSIERO. Pantaleo Corvino comincia con il monito che caratterizza il suo lavoro quotidiano: “Il presidente ha messo a fuoco un po’ di problematiche. E’ giusto che io faccia delle analisi riguardo la prima squadra e il settore giovanile. A volte errate narrazioni possono portare ad equivoci che invece noi vorremmo evitare per tanti motivi. Vorremmo essere rimproverati se sbagliamo un acquisto, ma mai essere rimproverati per la nostra chiarezza e per quello che diciamo e facciamo e come lo facciamo”.

ESPERIENZA PER ARRIVARE ALL’OBIETTIVO. Le vicissitudini del calciomercato estivo hanno messo a dura prova il direttore tecnico, che comunque non perde la stella polare: “Io non sono fresco. Non perché faccia fatica a sopportare tutte le turbolenze, tutte le operazioni, e sono state tante, sia in entrata sia in uscita tra prima squadra e settore giovanile. E’ da un anno che abbiamo fatto tanto, ci siamo sforzati a fare tanto, abbiamo retto come volevamo farlo. Voi sapete benissimo che quando si annunciano degli obiettivi, si vive per raggiungerli, ci si mette la faccia dicendoli chiaramente. Abbiamo detto come raggiungere gli obiettivi, con le idee. Le idee vanno messe a fuoco, esposte, discuterle come è giusto che sia. Nel calcio è bello discutere ma chi ha le idee deve portarle avanti seguendo la propria strada, esperienza. L’esperienza può dire se l’idea porta a dei frutti”.

PROGETTO. Non manca l’appunto sul passato recente dello scorso campionato: “Noi abbiamo detto con coraggio e umiltà che avevamo un obiettivo da raggiungere in tre anni. Sono passati 12 mesi e siamo arrivati a disputare una semifinale, persa per un episodio mancato a pochi minuti dalla fine. Potevamo raggiungere subito quel risultato anche perché eravamo a 5 punti di vantaggio dalle inseguitrici. Potevamo raggiungere l’impresa il primo anno. A livello giovanile volevamo costruire e credo che dopo un anno il risultato di essere tornati facendo un’impresa è tanto. Costruire e raggiungere subito un risultato è stata un’impresa non prevedibile. Da quando c’ero l’ultima volta io non si era nell’olimpo del calcio giovanile”.

ETA’ MEDIA E CONNUBIO CON LA PRIMAVERA. Corvino esamina il Lecce 2021/2022, squadra che ha abbassato l’età media dei propri tesserati. Dai 26.6 anni dello scorso anno si è passati a 25.17 grazie ai nuovi arrivi: “Dovevamo ringiovanire la prima squadra e lo abbiamo fatto patrimonializzando con sano equilibrio finanziario. Credo che tutti questi moniti, vado a memoria, siano stati esposti. Basta andare a vedere le parole passate per non fare errate narrazioni. Per noi costruire vuol dire mettere il settore giovanile come asset strategico per la prima squadra”.

MAL DI TESTA PASSATO. Il direttore tecnico fa anche un collegamento con le prime mosse mette in atto l’anno passato: “Veniamo rimproverati per come quest’impresa è stata compiuta, pur raggiungendola con tanti sforzi e con tanti sacrifici. Ho detto, in maniera anche critica, facendo parlare: non ho trovato quello che potevo aspettarmi dopo quello che era stato fatto in passato a livello giovanile. Qualsiasi club deve creare un settore giovanile che crea risorse alla prima squadra. Non sono stato facilitato in niente, sia a livello di prima squadra sia a livello giovanile. Del patrimonio della prima squadra in A trovato Shakhov, Vera, Benzar e Gabriel. Ho trovato elementi provenienti dalla B e C. Qualsiasi altro responsabile avrebbe avuto mal di testa. Io non l’ho avuto”.

SOLO PER IL BENE DEL LECCE. Non manca poi una netta pronuncia sul bene massimo che orienta il lavoro di Corino: “Io sono leccese e sono la prima sentinella del Lecce. Sono tifoso del Lecce e non faccio compromessi con nessuno. Quando avverto il pericolo, da sentinella quale sono con 45 anni di esperienza, non permetto a nessuno di alterare certi equilibri. Lo è stato con la prima squadra e lo è con il settore giovanile. Abbiamo perso un’opportunità non annunciata al primo anno, potevamo anche raccoglierla. Questo a dimostrazione di quanto è stato fatto già al primo anno”.

COMPATTI. E poi ancora: “Quando faccio qualcosa che potrebbe sembrare non giusta, lo faccio anche contraddicendomi per fare il bene del Lecce. Ho cambiato un tecnico e l’ho motivato. Il Lecce non poteva essere non equilibrato a fine stagione. L’aver presto tanti gol in Serie B non è giusto. Io capisco se una situazione è migliorabile: se non lo è in un anno devo cambiare, contraddicendomi nell’interesse del Lecce. Lo ripeto ancora. Perché? Per ripartire compatti. Noi le idee le diciamo”.

CONCORRENTI. “Se poi devo entrare sulle situazioni del mercato, ora concedetemi qualche dato. La B quest’anno è un campionato difficile. Abbiamo incontrato il Como: la coppia d’attacco ha un monte ingaggi di 4 milioni di euro (2 netti): Cerri e La Gumina. Noi abbiamo dovuto fare una squadra per migliorarci: è dentro di noi. Dobbiamo però tenere conto degli altri. Ci serve unione, dobbiamo essere compatti, l’anno scorso anno siamo arrivati da soli in semifinale, senza tifosi. Quest’anno ripartiamo coi tifosi e vorremmo averli accanto. Dico questo per evitare cattive narrazioni. Sono qui per rispondere anche alle domande che i tifosi vorrebbero fare.”

SODDISFAZIONE. Pantaleo Corvino si dice soddisfatto della sessione estiva di calciomercato: “Abbiamo parlato di idee e di obiettivi: nel mercato abbiamo annunciato degli obiettivi e programmato 14 uscite. Ne abbiamo fatte 10, è come dire ‘abbiamo fatto trenta non abbiamo fatto trentuno. Dopo la chiusura del mercato si dice come è andato l’intero mercato. Io rappresento il Lecce e il Lecce deve essere giudicato male per non aver fatto un botto nell’ultimo momento. Il mercato era chiuso dopo gli arrivi di Barreca e Di Mariano ed è stato annunciato apertamente”.

IN USCITA. Il direttore chiarisce alcuni aspetti riguardanti i calciatori in uscita. Per Meccariello e Vera si preannuncia un’altra chance: “Non può uscire il messaggio che non siamo stati in grado di non vendere gli esuberi: ne abbiamo venduti 10 e stiamo cercando di trovare una soluzione per altri due attraverso la risoluzione del contratto di Benzar e Pisacane. Gli altri due rientrano nel gruppo: sarà il mister a decidere se saranno calciatori da Lecce. Dieci cessioni non sono niente. Io porto il conto e sono orgoglioso di poter dire che abbiamo fatto tanto, non abbiamo fatto il massimo, ma vorrei vedere cosa hanno fatto gli altri, in entrata e uscita. Abbiamo fatto dodici acquisti senza aspettare l’ultimo minuto. In B serve aspettare, ci sono regole imposte a livello economico. Se ci danno 7-8 in pagella noi siamo contenti e orgogliosi, ma serve tempo per cambiare tutto al meglio. Non si cambia totalmente in 10 mesi”

TATTICA. Corvino tara il credo tattico del Lecce con gli elementi a disposizione e dà forza al suo modello, facendo anche degli esempi vissuti in carriera: A calcio non si gioca solo con il trequartista e le due punte. Si può giocare anche con una punta e due esterni alti, come fanno tanti grandi club che completano lo scacchiere con tre centrocampisti e quattro difensori. Si può fare calcio anche con un solo attaccante, sta all’allenatore far girare gli elementi. Le nostre idee possono cambiare. Abbiamo due attaccanti bravi? uno gioca e l’altro fa l’alternativa. La crescita del club va misurata così. Non possiamo cambiare modulo perché abbiamo due giocatori bravi. A centrocampo si può avere un play anche mediano incontrista, ognuno di noi ha la sua storia e i risultati vanno raggiunti in un certo modo. Il calcio si può fare anche come fanno gli altri. Ho avuto i miei migliori risultati con i mediani con certe caratteristiche: avevo Quaranta a Casarano, Lima a Lecce, Brocchi, Donadel e Melo a Firenze. Che vi devo dire? Ho sbagliato un anno quando ho messo il play, D’Agostino, davanti la difesa, elemento chiestomi dall’allenatore che poi finì sulla trequarti. O sei Pirlo, e allora lo sforzo si fa, ma in mediana si difende la retroguardia. La qualità si cerca avanti. Sono questi i miei concetti. Io mi salvavo con Lima anche se si discuteva sulla qualità del centrocampo. Si può fare calcio così? Fatecelo fare”.

CIFRE E GOL. Il direttore tecnico parla poi della cifra realizzativa comparata tra chi ha lasciato il Lecce e i nuovi arrivi: “Qualcuno dice abbiamo perso dei gol con i trequartisti e le punte. Vi mostro i dati. I nostri centrocampisti, seconde punte e trequartisti che sono andati via hanno segnato 24 gol (Stepinski 9 di cui 1 su rigore, Mancosu 8 di cui 3 su rigore, Pettinari 4, Henderson 3), 20 su azione. Vi dico i gol che sono arrivati quest’anno: Strefezza 4, Di Mariano 2, Gargiulo 8, Blin 1, Helgason 1, Olivieri 5 di cui 1 solo su rigore. Sono 21, 20 senza i rigori. Vi faccio la comparazione tra chi va via e chi è arrivato. Sono arrivati esterni offensivi e centrocampisti. Ammetto che questi sono motivi di discussione”.

CRESCITA. Il responsabile dell’area tecnica parla poi degli aspetti che sanciscono una squadra in crescita: “Io non voglio rimproverarmi nulla. Se si è vinto siamo bravi, tutti siamo legati al risultato. Chi fa delle analisi ha il dovere di farle indipendentemente dal risultato. La crescita di un club a livello tecnico si misura se tu hai per un solo posto hai Coda e Rodriguez, oppure Hjulmand in mediana. L’anno scorso sono stato apostrofato male per aver acquistato Henderson a 500 mila euro. L’ho venduto a 1.5milioni e c’è stato stupore. Se io prendo Blin e diventa un competitor di Hjulmand a certe cifre lo devo fare. Se io prendo un giovane che è prima punta alla Icardi, Rodriguez, e deve essere l’alternativa a Coda, lo dobbiamo capire. Se dietro ho Calabresi e Gendrey, sto lavorando per la crescita per il Lecce”.

SERVE IL RISCHIO. Corvino parla della ricetta preparata per il calciomercato in entrata: “Abbiamo Gallo, un nazionale under 21. Su Vera stiamo facendo un percorso di crescita, l’ho paragonato a una macchina che non correva. Al motore doveva aggiungere carrozzeria e manubrio e nell’attesa dei suoi miglioramenti abbiamo Barreca, un’opportunità. Anche Dermaku: non ce lo potevamo permettere e davanti a una situazione lo abbiamo prelevato non pagandolo niente. Ha superato il suo problema e il Parma lo ha ceduto. Un margine di rischio serve sempre e io deve essere attento a cogliere le opportunità. Se vanno bene, bingo, ma il rischio serve. Quello che diciamo oggi non può essere frutto di narrazione alterata fino al contrario di quanto diciamo. Ripetiamo con i risultati quello che dicevamo 12 mesi fa. Ho ribadito le idee”.

GIOCATORI ITALIANI. Il direttore tecnico risponde poi a un’espressa domanda sulla provenienza degli acquisti: “Basta leggere il mercato per capire che abbiamo fatto 12 acquisizioni. Il primo è stato Tuia, italiano, Olivieri il secondo. Su 12, 8 sono italiani, 2 islandesi  e 2 francesi. Certi mercati vanno aggrediti subito per cogliere delle occasioni. Due giocatori nazionali sono dei titolari della massima compagine del Paese, non sono degli scappati di casa. Ci sono rischi, come li ho presi con Hjulmand. I motivi sono facilmente intuibili. Abbiamo preso otto italiani quindi, non si può classificare Dermaku, o Strefezza, ad esempio come straniero. Noi guardiamo le opportunità per raggiungere gli obiettivi. Le dinamiche della B sono da leggere: bisogna essere attenti per prendere un’interprete adatto al modulo”.

L’ATTACCANTE. Pantaleo Corvino parla poi del mancato acquisto di un vice-Coda: “Abbiamo fatto un comunicato per evitare equivoci di sorta. Ho annunciato l’arrivo di una punta tempo fa insieme agli altri acquisti, poi presi. Per un solo posto abbiamo Coda e Rodriguez, che ha dimostrato di poter essere un titolare aggiunto. A differenza di quanto avevo detto prima, avevamo pensato, in sintonia con l’allenatore, di invertire la rotta. Lo abbiamo fatto per salvaguardare il capitale a disposizione. Coda ha cifre importanti e l’alternativa ha un’enorme potenzialità. Se mancherà Coda, per infortunio, squalifica o scelta tecnica, il Lecce ha il dovere di esaltare le soluzioni in casa. Noi per essere onesti con tutti siamo sempre trasparenti. In virtù della situazione generale abbiamo deciso così assieme al mister. Il mercato non ci ha dato opportunità da cogliere. Rodriguez può giocare da prima punta, non ci sono solo calciatori con le caratteristiche di Coda”.

FIDUCIA A MISTER BARONI. Il 71enne dice la sua sull’operato di Marco Baroni, rispettando ovviamente il ruolo del mister: “Noi siamo partiti con il nostro modello dall’anno scorso con gli esterni offensivi. Abbiamo cambiato in corsa, è tornato Pettinari, qualcuno che voleva andare via è rimasto e abbiamo dovuto convergere. Quest’anno abbiamo programmato il 4-3-3 con elementi importanti sugli esterni. Tutto potevo immaginare, ma portare Di Mariano e Strefezza (per lui chiedevano 6-7 milioni) è stato importante. L’allenatore deve lavorare su calciatori con concetti diversi dal suo credo, chi sul palleggio, chi sul passaggio laterale”.

IL CAMPIONATO E I CAMBIAMENTI. La lunga chiacchierata con il direttore tecnico si conclude con un monito: “Ci vuole tempo per modificare i concetti, ma andavano cambiati già in passato. Il calcio è verticalizzazione e velocità. Si deve fare questo per vincere. Helgason risponde a queste caratteristiche, Gargiulo pure. Lo abbiamo preso per ultimo perché prima dovevamo privarci di altri. Qualcuno che è rimasto deve adattarsi al nuovo calcio e aggredire la profondità quando si parla di interni. Ci vuole tempo, il mio allenatore non ha la bacchetta magica e noi non ci lasciamo condizionare dai risultati. Abbiamo una squadra competitiva, forte. Attenzione a tutti, lo ripeto ancora. La differenza la fanno i particolari. Tutti siamo a rischio retrocessione, anche chi ha speso milioni. Quest’anno dobbiamo essere più uniti e se c’è qualche fischio non è contestazione, è amore. Il tifoso ha diritto di fischiare, la contestazione è un’altra cosa. Non inquiniamo”.

 

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alex red
alex red
2 anni fa

Quest’anno il problema sarà l’allenatore. Baroni deve capire che il fondamentalismo tattico è superato e che bisogna adattare l’impostazione della squadra alle caratteristiche dell’avversario. Deve saper cambiare in corsa, come hanno fatto Pecchia e Gattuso nelle due gare appena disputate. E’ vero che il 433 è un modulo “universale”, ma è anche vero che se gli interpreti non sono all’altezza o se gli avversari ti bloccano le mezze ali con i due mediani (Cremona e Como docet), avrai l’attacante centrale solo in mezzo ai due difensori. Così ci hanno disinnescato Coda, che guarda caso ha avuto solo l’occasione del rigore su una errata ripartenza del Como. Hjulmand e majer, che dovevano portare geometrie e inserimenti in area (i cosiddetti tuttocampisti o calciatori box to box), sono stati i peggiori in campo. Questo è il problema da risolvere. Possiamo avere i migliori attaccanti esterni del campionato, ma se le due mezze ali non girano, saranno problemi seri. E a questo punto conviene cambiare e passare ad un altro modulo che ad oggi, visto i calciatori a disposizione, potrebbe essere il 4231 con la possibilità di avere almeno un giocatore tecnico che gioca tra le due linee, subito dietro la prima punta.

Marco
Marco
2 anni fa

Va bene tutto, anche l’assenza di autocritica… Ma il conteggio dei gol “dei venduti” rispetto ai gol dei neoacquisti non si può proprio sentire, sembra il ragionamento di un bambino di 3 anni.
Sempre forza Lecce!!!

AL
AL
2 anni fa
Reply to  Marco

Ti assicuro che i ragionamenti dei bambini di 3 anni sono meglio dei tuoi, e chi ci mette il grano vuole gente sincera e semplice non manipolatori che pensano di sfangarla coi panegirici, stile mancosu.

Marco
Marco
2 anni fa
Reply to  AL

Ah certo sono meglio dei miei? Di quali?
Non conosco i tuoi, ma nella risposta parli di manipolatori, panegirici e di Mancosu… Che c’entra tutto ciò? Vaneggi

AL
AL
2 anni fa
Reply to  Marco

Semplicemente pensavi di usare il termine bambini come fosse un aggravante, ma non lo è. Manipolatore che ha usato panegirici per colpire la società e i tifosi è proprio Mancosu. Se uno scrive che non dirà la verità perché verrebbe smentita e poi sguinzaglia Kael Grimaldi a diffamare è in piana malafede.

Commento da Facebook
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2 anni fa

Praticamente tra foggiani ed ex ammiratori di Padalino si respira aria irrespirabile. Certo che difendono Meluso, è quello che con Padalino e Agostinone ha creato i presupposti per l’ultima B del Foggia e il ritardo alla promozione del Lecce.

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2 anni fa

È vergognoso che arrivi a dare la colpa a chi c’era prima di lui. Ed è già un anno intero che è tornato.
Corvino sta arrivando al livello “Movimento 5stelle” per cui è sempre colpa di quelli che c’erano prima, oppure di gente che vuole sabotare. Mai che si assuma una responsabilità. O almeno che eviti di dare la colpa ad altri.

Zodiaco
Zodiaco
2 anni fa

Hai ragione in pieno, perché non si assume le responsabilità di tutti i bidoni di calciatori che ha portato l anno scorso.

AL
AL
2 anni fa
Reply to  Zodiaco

Semplicemente perchè il Lecce lo scorso anno ha avuto un bilancio patrimoniale positivo. Guarda un po’, nonostante il grave carico debitorio lasciato dal carneade da voi acclamato.

AL
AL
2 anni fa

Corvino ha portato la primavera in A, ha portato i bilanci sconquassati di Meluso in positivo. E ha spartito i meriti tra tutti i soci. Il Lecce non è un albergo e i malpancisti possono levarsi dai piedi. Chi sta a Lecce deve AMARLO. Chi tifa Lecce puo proporre ma non distruggere o pretendere di sparlarne.

AL
AL
2 anni fa

Una società da amare, la us Lecce.

Zodiaco
Zodiaco
2 anni fa
Reply to  AL

Perché non parli di calcio giocato, cosa c entra società da amare, tutti amiamo la società, questo però non vuol dire che non si possa criticare per migliorare.

AL
AL
2 anni fa
Reply to  Zodiaco

Non proprio tutti, se pensi che amare significhi solo ed esclusivamente criticare in negativo non sai cosa voglia dire amare.

Commento da Facebook
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2 anni fa

Jalisse…fiumi di parole per dire tre cose fondamentali:
A) priorità 1 il bilancio e le casse
B) per quanto sopra i risultati sportivi per quest’anno scordateveli
3) è voluto il modulo ad una punta… rassegnatevi, allenatore e giocatori sono stati presi per questo

Zodiaco
Zodiaco
2 anni fa

Concordo il modulo con una punta è fallimentare, si rischia la retrocessione.

AL
AL
2 anni fa
Reply to  Zodiaco

Ci fosse una volta che tu abbia scritto qualcosa di positivo, chissà perchè..Sarai barese?

Zodiaco
Zodiaco
2 anni fa
Reply to  AL

Ma parla di moduli e di calcio sempre se ne sei capace. Io non ti ho offeso

AL
AL
2 anni fa
Reply to  Zodiaco

Hai offeso il Lecce e la società, impara a non farlo gratuitamente.

Massimo
Massimo
2 anni fa

OCCORRE AVERE PAZIENZA OK.MA LASCIAR ANDARE VIA PETTINARI PER ME È STATO UN ERRORE.ERA L’UNICO RINCALZO IN ATTACCO DI ESOERIENZA E VALORE TECNICO PER LA CADETTERIA.PARTNER IDEALE DI CODA. E POI NON SONO D’ACCORDO SUI MODULI FISSI.IL CALCIO È DUTTILITÀ. SARÀ DURA SE NON VIENE ASSORBITO IN FRETTA QUESTO CONCETTO.IN AREA SI GIOCA ANCHE E SOORATTUTTO CON DUE PUNTE A MENO CHE SUGLI ESTERNI NON HAI TALENTI O FUORI CLASSE.CQ CORVINO GUARDA OLTRE E FA BENE.VORREI SOLO LASCIASSE PERXERE LA STORIA DEL PROGETTO TRIENNALE. NON PORTA BENE.LO DICE LA STORIA DEL LECCE.UMILTA E FARI SPENTI.ENTUSIASMO E TIFARE LECCE.NO AI FISCHI.OCCORRE ATTENDERE ALMENO DIECI PARTITE.E CHE CODA STIA SEMPRE BENE E SI RIPETA ALTRIMENTI SARANNO PROBLEMI SERI A FAR GOAL.SPERIAMO ABBIA RAGIONE LUI SU TUTTO. CQ HA LAVORATO E LAVORA CON 4 SOLDI.RICORDJAMOCELO SEMPRE. FORZA LECCE

Zodiaco
Zodiaco
2 anni fa
Reply to  Massimo

Senza i soldi non vai da nessuna parte. La nostra serie B è difficilissima e soprattutto ci vuole un grande allenatore

AL
AL
2 anni fa
Reply to  Zodiaco

Hai soldi da mettere?

Zodiaco
Zodiaco
2 anni fa
Reply to  AL

Riesci a fare un discorso di modulo calcistico,o dobbiamo sempre dire che va tutto bene che la società ha fatto acquisti azzeccati che abbiamo i migliori che l allenatore è un grande. Caro Al siamo in democrazia forse tu non lo sai, il diritto di critica è sacro santo. Se a te non sta bene fattene una ragione.

AL
AL
2 anni fa
Reply to  Zodiaco

IL diritto di critica è un conto di diffamazione un altro.

Commento da Facebook
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2 anni fa

Autocelebrarsi e autoincensarsi sembra essere la mission di quest’uomo.alla fine teramo li cunti…anzi mi correggo terati li cunti

RosarioBiondonelcuore
RosarioBiondonelcuore
2 anni fa

Non fa una grinza

Giuseppe
Giuseppe
2 anni fa

L’unico appunto: un conto è segnare nella B francese e in Islanda un conto è segnare in Italia.

Zodiaco
Zodiaco
2 anni fa
Reply to  Giuseppe

Bravo hai centrato in pieno quello che sta accadendo. La nostra serie B è molto difficile rispetto alle altre

Commento da Facebook
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2 anni fa

Giusto grande Corvo 👏🏼👏🏼👏🏼 chi la pensa diversamente può “partecipare” con gli..€uro

Per Amore solo per Amore
Per Amore solo per Amore
2 anni fa

Tutto corretto, sottoscrivo in pieno!
Oggi il Lecce ha un potenziale giovane (di proprietà!) e ha iniziato a gettare le basi per il futuro.
Bisogna avere pazienza e fiducia

Zodiaco
Zodiaco
2 anni fa

Si tra 10 anni se campamu

AL
AL
2 anni fa
Reply to  Zodiaco

Tu pensa al Beri

AL
AL
2 anni fa
Reply to  AL

TI che scrivi che dovranno passare 10 anni perchè il Lecce sia in A sei patetico. Oltre che porta rugna e zecca.

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