L’ex difensore giallorosso, che ha lasciato il Lecce dopo un anno esatto ed appena dieci presenze, ha affiato le proprie parole di commiato ad Instagram.
Così l’ex Cagliari: “Un vero sportivo, quando non vince, non punta il dito verso gli altri.
Non dà la colpa al destino.
Un vero sportivo analizza gli errori, capisce dove e cosa ha sbagliato e poi riparte: migliore.
Oggi si chiude la mia storia con il Lecce.
Non è andata come volevo, come immaginavo e come sognavo.
Nonostante tutto, per me sarà sempre gratificante pensare che nella mia carriera ci sia stata questa splendida piazza.
Non c’è stato amore e questo mi dispiace: forse ci siamo incontrati nel momento sbagliato.
Ma avrò sempre rispetto per questa città e questo club e affetto per chi, in questi pochi mesi, mi ha voluto bene”.
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Una volta sotto contratto poteva essere un buon rincalzo e utile per esperienza! tanto metà stipendio si le liccatu!a sto punto lo riterrei parte del progetto di quest’anno!!se il problema era lo stipendio chiaramente!
A volte mi domando e dico, ma è mai possibile che tutti i calciatori appena sentono che il LECCE è interessato a loro ci verrebbero a piedi per uscirsene dopo, quando le cose vanno male, insinuando, e nemmeno tanto, in maniera celere attacchi nei confronti della società. Ma secondo il signor Pisacane il LECCE, più di quello che ha fatto cosa avrebbe dovuto fare? Ta dattu li sordi ca a chiustu, eventualmente anche il premio promozione senza aver messo mai piede in campo in più pretendevi magari uno yacht o una villa in montagna? Caro Pisacane allora ti chiedo e mi chiedo, tu per il LECCE cosa hai fatto in questo anno? Hai solo spalleggiato e sottoscritto tutto quello che i vari malpancisti hanno sparso sulla testa della società, purtroppo me li ricordo bene i tuoi post, quindi prego di accomodi, l’uscita è da quella parte, sicuramente qui a LECCE nn verrai ricordato.
Si cerchi una risoluzione con corini e vera, che hanno un altro anno e mezzo di contratto, fortunatamente altro super ingaggio di benzar a giugno ce ne liberiamo. E dal prossimo anno avremo piu soldi da investire su primavera e prima squadra.
Costa troppo. Sono ancora due anni… E se non se ne va proporre la risoluzione è oneroso.
Il Rispetto lo si Applica con i Fatti don Fabio…
Non si chiede un ingaggio da top a una società come il Lecce, dove non c’è un emiro come presidente, per poi dormire per un anno e mezzo.
Il Lecce ha avuto rispetto per te dandoti fiducia nonostante i tuoi problemi fisici di allora, tu sei sparito e l’unica cosa che fai sono 2 righe di saluti?
Tu si napuletanu ma qua nisciunu è fessa.
Mennularu.
Scusa ma sento di stare dalla parte di Pisacane, il rispetto lo si deve a tutti per principio, dobbiamo essere civili. Sugli ingaggi top come dici tu, la colpa è solo di Meluso, i contratti li ha fatti lui. Poi probabilmente il giocatore aveva caratteristiche tecniche che lo rendevano inadatto al gioco di Baroni, per cui non rientrava nel piano della società.
None, none, quando ci sono stati i malpancisti “il ragazzo” si è schierato ed è da lì che si è creata una frattura insanabile. Certe cose non si scordano. Pote scire.
Leggete e imparate cari Benzar, Meluso e malpancisti vari
“A dire il vero, l’ex Cagliari in questi mesi ha vissuto nel capoluogo sardo per recuperare dall’infortunio al ginocchio subito quasi 6 mesi fa.
Il centrale difensivo è arrivato nel Salento lo scorso anno ed in totale ha disputato 12 partite tra campionato e play off, dimostrandosi affidabile ogni qual volta è sceso in campo. In questa stagione, come detto, non è stato mai a disposizione di Baroni che, in ogni caso, questa estate aveva chiaramente fatto intendere di non puntare sul difensore campano.
Pisacane è andato via ora, a mercato chiuso, ma la sua risoluzione non ha portato grandi vantaggi economici alla società di Via Costadura, che ha pagato al calciatore quasi la totalità del rimanente ingaggio. L’ex Avellino, quindi, ha preferito salutare ed ottenere tutto ciò che gli spettava per contratto, nell’attesa che un’altra squadra punti su di lui. In caso di promozione dei giallorossi, Pisacane prenderebbe come tutti il premio stabilito, seppur non sia sceso sul terreno di gioco nemmeno per un minuto.”
da AS, di PL
A parte le parole di circostanza, anche lui, dunque, nei fatti, non deve ritenersi un esempio nella accezione nobile. E coi social ha sfiorato anche lui quello che a Di Piazza non fu concesso..