Il terzino di San Pancrazio Salentino, doppio ex di Lecce e Pordenone ora in forza alla Fidelis Andria, racconta gli aneddoti legati alle militanze nei due club e si esprime positivamente su Marco Baroni, avuto alla Virtus Lanciano in B, e Antonino Gallo, compagno di fascia con la Virtus Francavilla.
Domani il Lecce si giocherà il match ball promozione davanti a 30mila spettatori contro una squadra già retorocessa. Come si preparano gare simili in un ambiente così infiammato dalla voglia di tornare in Serie A?
“Sono partite che si preparano da sole. Il Lecce è forte e organizzato, fatto anche di gente di esperienza. I giallorossi dovranno vincerla già nel tunnel e con una cornice di pubblico così importanti sicuramente ci saranno tanti stimoli in più per tutti”.
Hai vissuto tanti anni nel settore giovanile giallorosso e agli ordini di Francesco Moriero hai indossato più volte la maglia della prima squadra e poi, a Lanciano, sei stato allenato per sei mesi da Marco Baroni…
Ricordo quegli anni con tanto piacere e un po’ di rammarico, devo essere onesto. Avrei potuto dare di più a una squadra che tifavo da bambino, ho questo rimpianto. Purtroppo mi sono trovato in un’età giovane, avevo 20 anni e ho pagato l’inesperienza in qualche occasione. Ho la consapevolezza di non aver fatto bene e, ripeto, mi porterò sempre avanti questo rammarico. Baroni è stato uno tra i migliori allenatori che io abbia avuto. E’ preparatissimo a livello tattico, preciso sul campo già da allora. La carriera che ha fatto parla per lui, è un vincente”.
In carriera hai giocato anche al Pordenone, dove ti sei tolto la soddisfazione di sfidare Joao Cancelo a San Siro durante il match di Coppa Italia da voi perso soltanto ai rigori. Oggi però il presente dei ramarri parla del ritorno in Serie C.
“Il Pordenone è stata una parentesi felice della mia carriera. Lì appunto ho raccolto la soddisfazione più grande, andare a giocare lì contro l’Inter. Ricordo con piacere l’annata, la società era molto organizzata, virtuosa e che negli anni ha fatto un progetto curando centro sportivo, settore giovanile e scegliendo le persone giuste. Quando si mettono insieme queste componenti il lavoro ripaga sempre, penso ai playoff per la Serie A raggiunti da loro due anni fa. Oggi dovranno ripartire dalle certezze che ho ribadito prima, costruite dal Pordenone nel corso degli anni, si continuerà a investire nelle strutture. Sono sicuro che già dal prossimo anno il Pordenone farà già bene“.
Con la Virtus Francavilla hai giocato insieme ad Antonino Gallo, allora alla prima esperienza tra i professionisti. Ora, il terzino potrebbe festeggiare insieme al Lecce la promozione in A, frutto anche del suo miglioramento. Ti saresti immaginato una crescita così?
“Assolutamente sì. Antonino è un giocatore di prospettiva e ha qualità, credo sia maturato a livello caratteriale. Per l’età che ha è un giocatore pronto. Si è meritato questo salto e le sue qualità sono evidenti. Gli auguro di fare un’ottima carriera e gli faccio un grande in bocca al lupo, come dall’altra parte auguro il meglio a tutto il Lecce. Speriamo bene!”
Grande Leo❤️❤️😘
Nuzella mintite te parte oce nu fare lu supereroe abbuecchiu già na mu tinuti tanti stanno .
Che spettacolo senza botti, petardi o bombe carta in quel di Roma.
Mille, 25 mila bandiere domani in campo e canti e tifo senza fine, ma pe favore non rovinate tutto con i soliti superati fuochi da tifosi beceri
Non ci servono queste dichiarazioni senza senso