Nell’ambito della lunga intervista concessa alla Gazzetta del Mezzogiorno, il presidente giallorosso parla di “un sogno perso ma solo perché si è realizzato”.
Qui le parole su Pantaleo Corvino e sul budget per la prossima Serie A.
IL GIRO DI CAMPO DOPO LECCE-PORDENONE. “Non dimenticherò mai quel giro di campo. Ho respirato un entusiasmo incontenibile, ma soprattutto tanto affetto nei miei confronti. Energia pure. Quando dico la squadra della gente? E perché questo Lecce è entrato nel cuore delle persone più di altri? E’ un viaggio che dura da quando sono presidente, circa 5 anni fa, stiamo vivendo in simbiosi con la gente. La gente si sente coinvolta perché i protagonisti trasmettono gli stessi valori che il tifoso prova per la sua squadra. Nella quotidianità cerchiamo di garantire alla gente massima disponibilità. Non mi piacciono gli atteggiamenti da star, occorre mettersi a disposizione coi tifosi”.
GENTE LONTANA? “Mai, specie quando la Curva Nord è tornata in casa e trasferta aggiungendosi ai tifosi che non sono mai mancati. Dopo il pari a Parma rimasi male a leggere dei giudizi spietati su alcune testate. La squadra in quel momento era stanca e piena di infortunati, qualcuno ingiustamente provò a calcare la mano”.
MOMENTO DI PAURA. “In un campionato pieno di squadre super attrezzate non pensi mai di farcela. Io ho sempre pensato che con i nostri grandi valori tecnici e umani ce la saremmo giocata fino all’ultimo secondo”.
VIA DEL MARE DI SOLI ABBONATI. “Se penso sia realizzabile? Lo percepisco nell’aria. In città e in provincia c’è un’aria bellissima. La gente vuole esserci per dare un segnale di vicinanza alla società sia perché teme di rimanere fuori come accaduto in alcune partite”.
SQUADRA. “Il Lecce arriva in A con giocatori di proprietà riducendo all’osso i prestiti. Sì, è la visione avuta solo due anni fa dalla dirigenza e poi magistralmente messa in atto da Corvino e Trinchera. Ciò è solo una base di partenza, poi si dovrà intervenire per migliorare la rosa. La differenza tra A e B è abissale anche se l’ultima Serie B è stata di livello altissimo”.
È impossibile avere uno stadio di soli abbonati.. Lecce i leccesi (per mentalità) e la variegata folla tra leccesi pugliesi calabresi campani di fede juventina interista e milanista non andranno mai allo stadio se non per tifare contro il lecce. Quindi il presidente sticchi farebbe bingo se riuscisse ottimisticamente parlando, a raggiungere diciamo la metà dei posti a sedere che sono 12 o 14mila abbonamenti… Ma anche qui siamo nella perfetta utopia. Il leccese per deformazione mentale e anche un po’ per la sua innata diffidenza preferisce guardare il Lecce dalla comodità della poltrona di casa
Abito al nord, ho fatto tutte le trasferte del nord e qualche partita in casa, e sono assolutamente favorevole. Occasionale davanti alla tv.
E se quella volta che sono al via del mare il biglietto mi costasse 60€? Mi abbono, anche se abito lontano!
NO AGLI OCCASIONALI
Pare che il campionato inizierà il 13 agosto, e sarà un problema per le prime giornate per chi partirà per le ferie in quel periodo
Vabbè uno stadio di solo abbonati sarebbe anche discriminante per chi per qualsiasi motivo non può essere sempre allo stadio… Ma credo che sia una cosa irrealizzabile a meno che non mettono prezzi stracciati per l’abbonamento
…sei stato capace di dire due grosse fesserie in un solo colpo! Congratulazioni…
Non creiamo una discriminazione tra i tifosi, non tutti possono permettersi l’abbonamento allo stadio o essere presenti ad ogni partita casalinga per motivi lavorativi o familiari. E comunque chi si abbona alla pay per view alimenta comunque le casse della società con i diritti Tv.
…ma sei sempre lo stesso fenomeno di sopra?!
Solo abbonati
Non ne vogliamo doppie facce
ma accosaniona li di che? esistono posti in abbonamento che uno decide di sottoscrivere ad inizio stagione.Glialtri posti non hanno un nome e cognome e quindi li acquista chi vuole, anche chi non ha mai messo piede in uno stadio di calcio.. basta con questa critica stucchevole…. il calcio è una passione ma è anche uno spettacolo e quindi di libero accesso a chiunque, basta avere ( pagando) un biglietto.
Come sta polemica dei finti leccesi che tifano squadre blasonate . ( questa critica è anche piu accettabile ma non ci scordiamo mai che ognuno è libero di fare cio che vuole)
Presidente per gli occasionali biglietti a 90 euro a persona.
Io vivo al nord, in questo campionato ho fatto tutte le trasferte del nord e quando mi era possibile, ogni paio di mesi circa scendevo sempre in occasione di partite casalinghe non vedo perché dovrei essere penalizzato
esatto, da fuorisede non condivido molto questa idea del via del mare per soli abbonati. Credo che almeno una piccola parte riservata ai paganti ci debba essere, per garantire un biglietto a chi non è sempre a Lecce o nel Salento. In ogni caso sarà lui a decidere e se sarà così sarà comunque un bel traguardo e io mi limiterò a seguire il Lecce in trasferta
E certo tanto tu e altri tirchi come a te entrano con la legge 104 e al massimo con gli accrediti gratis dell’amico dell’amico o dell’amico dell’avvocato che fino a ieri sera pingevi per le curve a 10€
Prima di ogni cosa servirebbe uno stadio nuovo, di ultima generazione in quanto al nome lo chiamerei Salento, per fare sentire un clima di appartenenza a tutta l’utenza, solo dopo fare solo abbonati💛❤️
Salento arena…
Non mi dispiace e suona pure
bene !👍
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Sporting Club Salento Lecce. Io riprenderei il primo nome darebbe un aria internazionale dando più ampio respiro al salento.
Lasciando tutto come sta, più semplicemente e realisticamente, credo sarebbe auspicabile (ma non so se fattibile, spero di sì) dedicare un’apposito spazio sulla nostra bella maglia per applicare in modo permanente il logo “Salento”, opportunamente dimensionato, per coinvolgere visivamente ed emotivamente tutti i tifosi giallorossi salentini. Ricordate “Salento d’Amare”?
Sarebbe il modo più opportuno e corretto per rammentare e sottolineare che il LECCE come realtà calcistica rappresenta ed appartiene non solo alla Città ma in quanto Capoluogo dell’ex TERRA D’OTRANTO, storicamente, rappresenta anche la Provincia di Lecce e TUTTO IL SALENTO. Vale a dire il territorio, ex “TERRA D’OTRANTO”, di cui LECCE (storia alla mano) è stato il Capoluogo dall’XI secolo fino al 1927 (per oltre 900 anni) e che comprendeva l’intera Penisola Salentina (ma anche parte della Valle d’Itria e perfino Matera fino al 1663) e quindi anche i Comuni delle provincie di Brindisi e Taranto.
Con l’occasione è bene ricordare anche che gli splendidi colori della nostra maglia sono quelli riportati sull’antico e storico stemma araldico di TERRA D’OTRANTO (oltre che su quello della Provincia): uno scudo con strisce verticali giallo-rosse (i colori spagnoli dei Reali d’Aragona) con in campo un delfino guizzante che stringe in bocca la mezzaluna islamica (simbolo dell’impero islamico, sconfitto), il tutto sormontato da una corona regale.
FORZA LECCE!!! – FORZA SALENTO!!!
…opportunamente dimensionato e graficamente disegnato, ovviamente.
Corrado (Liguori), pensaci Tu!!!
Ottima disamina! Congratulazioni!
Si può certo ma servono anche le fidelity per tutti i servizi accessori e l’indotto.. Poi serve aggiungere Salento a usLecce
No!
Sei Tu il Campione
Saverio, il Presidente della gente.. 👏👏🔝🔝💛❤
…questa mi piace molto!