Le casacche da gioco per la stagione 2022/2023 presentano qualche richiamo al passato e tante novità.
La maglia giallorossa, la prima a righe larghe dell’epoca M908, richiama un po’ le strisce che hanno vestito il Lecce nel 2009/2010 e 2010/2011. I legami, al netto dell’effetto “pennellata” usato da Adidas per la Juventus, oltre al numero e alla dimensione delle bande, continuano con l’apposizione del logo sulla manica. Ai tempi, il marchio Asics era nero, mentre si è optato per il rosso su banda gialla per M908.
Ora come allora, manca il blu, relegato ai calzoncini, sulla maglia. Come spesso accade, poi, è da vedere l’adattamento e il completamento della maglia con gli sponsor e, sulla manica, con la patch della Serie A.
La linearità della casacca è uno stacco rispetto alla precedente campagna in Serie A, quando, al secondo anno di M908, si optò per i classici elementi distintivi del Salento, denominando le tre maglie “sole”, “mare” e “vento.
La maglia bianca, pulita da elementi che richiamano Lecce e il Salento, è un’assoluta novità, come anche l’inserimento del particolare blu sul colletto, quasi superiore ai particolari giallorossi. La terza maglia rossa richiama sì gli inizi degli anni Ottanta, quando il Lecce vestiva anche delle mute total red, ma il riferimento si ferma qui. La presenza del giallorosso è limitata a degli inserti sulla manica e, poi, la tonalità di colore è quasi corallo, diversa dal rosso che compone la prima maglia. In più, la terza maglia conserva la territorialità che spesso contraddistingue la scelta delle maglie del Lecce con lo skyline del Centro Storico. I tempi per la nostalgia, sicuramente, saranno cavalcati nella maglia speciale che, a marzo, sarà sfoggiata dal club, che oggi ha anche annunciato la possibilità di una muta natalizia.
Si, in realtà peccano un poco di originalità; sono sempre il richiamo di qualche maglia storica e mancano di personalità. La prima maglia è completamente anonima. Gli inserti della maglia bianca sono veramente brutti: l’azzurro del colletto e del bordo delle braccia richiama il Napoli, le tre strisce orizzontali sulle spalle la Romania. Praticamente tutto tranne che il Lecce. La terza maglia è la migliore ma troppo monocromatica, un pò di giallo in più non avrebbe guastato; avrebbe dato un tocco di calore in più e soprattutto un pò di leccesità in più.
Anche se poi il tutto conta relativamente, l’importate sarà vincere.
L’azzurro del colletto non richiama Napoli ma proprio la città di Lecce che ha lo stemma araldico bianco azzurro. Il giallorosso storicamente usato dalla squadra, invece, è nello stemma del Salento. Forza Lecce sempre e comunque.
Un po’ più di fantasia??????
Si poteva far meglio.!!
A detta di NOI collezionisti e non solo, le maglie più brutte della storia del lecce. Maglie da lega pro
Ecchissenefrega di VOI collezionisti e non solo! Chissà da quale brutto, tamarro, mediocre pulpito, sottoforma di divano puzzolente vi lanciate in questi definitivi giudizi universali. Probabilmente siete dei collezionisti di ottime occasioni perse per starsene zitti. Tifosi da lega pro.
Forse un po’ troppo piccata come risposta, ma senz’altro condivisa da NOI collezionisti di risposte intelligenti a post stupidi
Forza Lecce, avanti Salento!!