Il doppio ex di Lecce-Milan scelto per la nostra rubrica è l’attaccante nato a Sassari e passato anche dal Cagliari di Gigi Riva
Pietro Paolo Virdis giocò gli ultimi anni di una lunga carriera al Lecce dopo un percorso costellato di successi, personali e di squadra, con le maglie di Juventus e Milan. Prima di approdare in rossonero nel 1984, l’attaccante militò, dopo l’esordio in A con il Cagliari, con Juventus e Udinese, vincendo due scudetti con la Vecchia Signora (9 reti in 30 presenze nel 1981/1982).
Il Milan prelevò Virdis dai friulani, dove, con Zico, Edinho, Causio e Mauro, segnò 10 reti nel 1983/1984. L’approccio col mondo Milan, dove la punta incontrò Terraneo, suo compagno anche nel Lecce, non fu vincente: 5° e poi 7° posto prima di un altro quinto posto nella stagione da record personale. Nell’86/87, anno del passaggio di consegne tra Liedholm e Capello e prima stagione della presidenza Berlusconi, Virdis segnò 17 reti conquistando dopo lo spareggio contro la Sampdoria l’accesso alla coppa UEFA. L’anno dopo, Virdis conquistò lo scudetto agli ordini di Arrigo Sacchi confermandosi capocannoniere di squadra. L’ingresso nell’hall of fame del Milan si suggella l’anno dopo. Sacchi conduce il Milan sul tetto d’Europa e Virdis festeggia il primo titolo europeo dopo la vittoria in finale contro la Steaua Bucarest.
Nell’estate successiva, Virdis passa al Lecce e, con Mazzone conquista la salvezza contribuendo con 4 reti, la prima nell’1-0 alla Fiorentina del 4 ottobre 1989, immediatamente bissata nel derby pareggiato al Via del Mare nel turno seguente. I giallorossi festeggiano la permanenza in A ad Ascoli ed è il terzo anno consecutivo positivo per Virdis. Non andrà meglio l’anno dopo, l’ultimo della carriera. Il Lecce di Boniek fallirà la salvezza e, questa volta, i 4 gol segnati dal sardo non permetteranno il capitombolo in B del Lecce, causato da un girone di ritorno disastroso.
