
Le statistiche della partita persa al Franchi delineano una prestazione migliore rispetto alla precedente sconfitta casalinga col Torino, ma i passi in avanti sono ancora insufficienti per tornare a racimolare punti
Il Lecce continua a percorrere la galleria del periodo nero di risultati. In casa di una Fiorentina da record (settima vittoria di fila), i giallorossi restano a secco per la quarta partita consecutiva. L’autorete di Gallo su cross di Saponara, giunta in un primo tempo di chiara superiorità territoriale viola, come spesso accade, non ha disunito le sicurezze difensive del Lecce. Nella ripresa, però, la reazione non ha portato all’episodio giusto nonostante una produzione offensiva superiore ai ko contro Inter e Torino.
L’indice xG del Lecce ha raggiunto quota 1.1 con 2 tiri in porta (la palla-gol di Di Francesco e un colpo di testa debolissimo di Strefezza al 60′) indovinati su 7 conclusioni. Il principale rimpianto vedendo l’andamento della gara è proprio la girata di Di Francesco parata da Terracciano al 48′ (0.33). A contribuire all’ammontare dell’indice però ha pesato anche il cross di Oudin su cui Ceesay e Umtiti si sono ostacolati a vicenda sul secondo palo (0.48). L’occasione nata dai piedi dell’ex Bordeaux è un po’ la sintesi di quello che manca al Lecce. La compattezza e le idee ci sono, ma è difficile incidere se già le poche occasioni create non sono rifinite al meglio. Un altro esempio arriva da una situazione in cui, nel primo tempo, Gendrey, solissimo in zona cross, ha calciato al centro con quattro giocatori intenti ad aggredire l’area. Il capocannoniere Strefezza ha provato a rompere il digiuno con la staffilata sul primo palo al 20′, ma la mira non è stata giusta.
La Fiorentina, stanca dopo il tour de force di Sivas in Conference League, ha operato dei cambi e in attacco Kouamé non ha dato riferimenti e contrasti al fisico duo del Lecce Baschirotto-Umtiti. Il campione del mondo 2018 ha vinto solo il 56% dei duelli (media stagionale 63.8) ma ha sbagliato solo 2 passaggi su 35, in controtendenza rispetto ai compagni. Il totale in percentuale dei passaggi precisi scende infatti al 74.5%, sottomedia (77%) e una sorta di stop rispetto alla lenta risalita dopo il 69% di Lecce-Sassuolo 0-1: Inter-Lecce 2-0 77.92 e Lecce-Torino 0-2 81%.
